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LIBRO UNICO
CAPO I.
Scoperta inaspettata del cimitero di Generosa SUPER PII1LIPP1
al quinto miglio della via Campana o Portuense.
Il nome del cimitero di Generosa super Philippi in niuno degli antichi marti-
rologii, itinerarii, passionarii è registrato: esso ci è rivelato soltanto dalla nota iscri-
zione, della quale dovrò poi distintamente ragionare: X MARTVRES SIMPLI-
CIVS ET FAVSTINVS QVI PASSI SVNT IN FLVMEN UBERE ET POSITI SVNT
IN CIMITERIVM GENEROSES SVPER FIIJPPI. Cotesti martiri con Beatrice loro
sorella e compagna di sepoltura furono deposti presso la via portuense circa il
luogo appellato Sextum Philippi; le ecclesiastiche memorie lo attestano. Rispetto al
sito preciso però del Sextum Philippi le notizie topografiche discordano; ed il cimitero
di Generosa dopo tre secoli di vane ricerche inaspettatamente è venuto in luce proprio
nel luogo, dove un autorevole antico testimonio ci dissuadeva dal ricercarlo. Fa
d'uopo adunque premettere alla narrazione della scoperta un cenno critico intorno alle
memorie e notizie, che dei predetti luoghi e sepolcri l'antichità ci ha tramandato.
Del martirio di Simplicio, Faustino, Beatrice gli antichi passionarii conservano
gli atti o separatamente o congiunti a quelli di s. Antimo e dei suoi compagni '.
La forma e lo stile, in che quel racconto è a noi pervenuto, non sono primitivi
e contemporanei all'età dei fatti narrati. Il nome medesimo di Beatrice ce ne darà
una prova evidente. Ma la scoperta del sepolcro dei santi in nulla contradice, in
molti punti conferma la sostanza di quella narrazione. Essa fu epilogata da Adone
di Vienna nel suo martirologio in modo, che chiaramente dimostra avere lui avuto
dinanzi gli occhi quel medesimo dettato, che noi leggiamo 2; il quale perciò in
siffatta forma già esisteva nel secolo ottavo o nei principii del nono. Ed io lo
stimo, come gli atti dei martiri greci in questo tomo prodotti e discussi ed altri
i V. Ada ss. T. VII Julii p. 36 e segg.; cf. Tillcmont, llist. eccl. T. IV p. 560, 758.
- V. Adonis Marttjrol. 29 Jul. ed. Georgìi p. 359.
LIBRO UNICO
CAPO I.
Scoperta inaspettata del cimitero di Generosa SUPER PII1LIPP1
al quinto miglio della via Campana o Portuense.
Il nome del cimitero di Generosa super Philippi in niuno degli antichi marti-
rologii, itinerarii, passionarii è registrato: esso ci è rivelato soltanto dalla nota iscri-
zione, della quale dovrò poi distintamente ragionare: X MARTVRES SIMPLI-
CIVS ET FAVSTINVS QVI PASSI SVNT IN FLVMEN UBERE ET POSITI SVNT
IN CIMITERIVM GENEROSES SVPER FIIJPPI. Cotesti martiri con Beatrice loro
sorella e compagna di sepoltura furono deposti presso la via portuense circa il
luogo appellato Sextum Philippi; le ecclesiastiche memorie lo attestano. Rispetto al
sito preciso però del Sextum Philippi le notizie topografiche discordano; ed il cimitero
di Generosa dopo tre secoli di vane ricerche inaspettatamente è venuto in luce proprio
nel luogo, dove un autorevole antico testimonio ci dissuadeva dal ricercarlo. Fa
d'uopo adunque premettere alla narrazione della scoperta un cenno critico intorno alle
memorie e notizie, che dei predetti luoghi e sepolcri l'antichità ci ha tramandato.
Del martirio di Simplicio, Faustino, Beatrice gli antichi passionarii conservano
gli atti o separatamente o congiunti a quelli di s. Antimo e dei suoi compagni '.
La forma e lo stile, in che quel racconto è a noi pervenuto, non sono primitivi
e contemporanei all'età dei fatti narrati. Il nome medesimo di Beatrice ce ne darà
una prova evidente. Ma la scoperta del sepolcro dei santi in nulla contradice, in
molti punti conferma la sostanza di quella narrazione. Essa fu epilogata da Adone
di Vienna nel suo martirologio in modo, che chiaramente dimostra avere lui avuto
dinanzi gli occhi quel medesimo dettato, che noi leggiamo 2; il quale perciò in
siffatta forma già esisteva nel secolo ottavo o nei principii del nono. Ed io lo
stimo, come gli atti dei martiri greci in questo tomo prodotti e discussi ed altri
i V. Ada ss. T. VII Julii p. 36 e segg.; cf. Tillcmont, llist. eccl. T. IV p. 560, 758.
- V. Adonis Marttjrol. 29 Jul. ed. Georgìi p. 359.