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Jd
, . . . , ,
quei/Afa flt/ttir Sto»
TAVOLA XXV. XXV
OTREBBE in quefto bufio W cre-
derli rapprefentato Metrodoro ^ ( il
più confidente , e 1 più grande amico
di Epicuro , e '1 primo di lui difcepo-
lo, illuftre ugualmente ed onorato quali
al pari del fuo maeflro te) ) , per la
non piccola fomiglianza col marmo del
Campidoglio , che porta il fuo nome M : fé pur non
fembri
(i) Fu ritrovato nelle ficavazìonì dì Rsfina Pan-
no 1753- il dì 15. Giugno .
(2) Fu quejlo Metrodoro di Lampfiaco : Strattone
XIIIY p.. 489. ex Aa^vpa'xB Ss ..... ucci Mm^óSagog,
ò t« Éwxsps stocìpos ; di Lampfaeo fu ... . anche
Metrodoro , l'amico di Epicuro ■" benché il Jonfio 1. e.
I. 20. lo voglia Ateniese., contro anche V efipreffe pa-
role di Cicerone Tuf. qu. V. p. 249.. E" ver%i•fimi'le,
che fiofifie- egli di famiglici affai civile , avendo data,
in moglie fina fioretta Batide ad Idoraeneo , uomo, di
grandi affari : Laerzio X. 23.. e 26. Amò. egli , e
prefie 0 per concubina ( come ficrive Laerzio X. 23.),
0 per moglie ( come fiojliens Gaffenda To. VI. Oper.
p. 128. ) la famofia meretrice Leonzio ( amata an-
che da Epicuro , come vuole il Sarisberienfie de Nug.
Curial. VII. li. ed altri , impugnati e contraddetti
dal Goffendo 1. e, ) , dificepla certamente anche effa,
e della ficuola di Epicuro , così erudita, eie ficriffe
elegantemente contro. Teofiraflo ( Plinio nella Prefazione
della Storia Naturale; e Cicerone de N. D. I. p. 24.
fed meretricula etiam Leontium contra Theophra-
ftum fcribere aufa fit : feito quidem illa fermone,
& Attico ) : fi veda, dì quejla donna ( celebrata dal
poeta Ermefianatte , ne' tre libri di Elegie de' fimi
amorì con effa. ) , e della fiua figlia Danae , quel
che ficrive- Ateneo XIII.. p. 593. e 597. ed altri prefi-
fio il Menagio- Hiftor. Mul. Philof. Segm. 69.. e 70.
il Gaffendo 1. e. e lib. VII. de V. & Morib. Epic.
2. 5. e- 6. e'I Bayle Art. Leontium . Del reflo fin
Metrodoro uomo, dabbene in tutte le cofe ....
e che non fi. avviliva in faccia alle avverfità, e al-
la ftefTa morte : yèyovs Ss ayadòc narri n.dvra ....
xxc' dKCiTdKÀYìKrog npòg ts rdg ò-yTwjasis* Kixì tqv 9ri-
VOCTOv: Laerzio X. 23.
(3) Da che- conobbe egli Epicuro, non fie ne fiepa-
rò mai , e conviffe con hi fino alla morte ( Laerzio
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TAVOLA XXV. XXV
OTREBBE in quefto bufio W cre-
derli rapprefentato Metrodoro ^ ( il
più confidente , e 1 più grande amico
di Epicuro , e '1 primo di lui difcepo-
lo, illuftre ugualmente ed onorato quali
al pari del fuo maeflro te) ) , per la
non piccola fomiglianza col marmo del
Campidoglio , che porta il fuo nome M : fé pur non
fembri
(i) Fu ritrovato nelle ficavazìonì dì Rsfina Pan-
no 1753- il dì 15. Giugno .
(2) Fu quejlo Metrodoro di Lampfiaco : Strattone
XIIIY p.. 489. ex Aa^vpa'xB Ss ..... ucci Mm^óSagog,
ò t« Éwxsps stocìpos ; di Lampfaeo fu ... . anche
Metrodoro , l'amico di Epicuro ■" benché il Jonfio 1. e.
I. 20. lo voglia Ateniese., contro anche V efipreffe pa-
role di Cicerone Tuf. qu. V. p. 249.. E" ver%i•fimi'le,
che fiofifie- egli di famiglici affai civile , avendo data,
in moglie fina fioretta Batide ad Idoraeneo , uomo, di
grandi affari : Laerzio X. 23.. e 26. Amò. egli , e
prefie 0 per concubina ( come ficrive Laerzio X. 23.),
0 per moglie ( come fiojliens Gaffenda To. VI. Oper.
p. 128. ) la famofia meretrice Leonzio ( amata an-
che da Epicuro , come vuole il Sarisberienfie de Nug.
Curial. VII. li. ed altri , impugnati e contraddetti
dal Goffendo 1. e, ) , dificepla certamente anche effa,
e della ficuola di Epicuro , così erudita, eie ficriffe
elegantemente contro. Teofiraflo ( Plinio nella Prefazione
della Storia Naturale; e Cicerone de N. D. I. p. 24.
fed meretricula etiam Leontium contra Theophra-
ftum fcribere aufa fit : feito quidem illa fermone,
& Attico ) : fi veda, dì quejla donna ( celebrata dal
poeta Ermefianatte , ne' tre libri di Elegie de' fimi
amorì con effa. ) , e della fiua figlia Danae , quel
che ficrive- Ateneo XIII.. p. 593. e 597. ed altri prefi-
fio il Menagio- Hiftor. Mul. Philof. Segm. 69.. e 70.
il Gaffendo 1. e. e lib. VII. de V. & Morib. Epic.
2. 5. e- 6. e'I Bayle Art. Leontium . Del reflo fin
Metrodoro uomo, dabbene in tutte le cofe ....
e che non fi. avviliva in faccia alle avverfità, e al-
la ftefTa morte : yèyovs Ss ayadòc narri n.dvra ....
xxc' dKCiTdKÀYìKrog npòg ts rdg ò-yTwjasis* Kixì tqv 9ri-
VOCTOv: Laerzio X. 23.
(3) Da che- conobbe egli Epicuro, non fie ne fiepa-
rò mai , e conviffe con hi fino alla morte ( Laerzio