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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0144
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96 TAVOLA XXV, XXVI.

fembri a taluno faaflante ragione di dubitarne F effer nel
noftro bronzo alquanto più gracile e delicato &),

X. 22.) ; e la principal cura, di Epicuro negli ulti*
mi momenti della fua vita fu di raccomandare ad
Idomeneo ( come dice Laerzio X 22. ), 0 ad Ermarco
( come fcrive Cicerone de Fin. II. 30.) i figli di Me-
trodoro , de'quali uno chiamavaji Epicuro , con lafciar
loro nel fuo tejlamento gli alimenti , e alla figlia an~
che la dote ; e con avere anche ordinato a' fiuoi di-
fcepoli il far perpetua memoria di se, e di Metrodo-
ro unitamente il dì venti di ogni mefe, la qual cofa
religiofamente ojfervojjì fino a che durò la fetta Epi-
curea ( Laerzio X. 8. e fegg. Plinio XXXV, 2. e
gli altri altrove da noi mentovati ). Il Catalogo de'
libri fcritti da Metrodoro fi vede in Laerzio X,
24, accrefeiuto poi dalla diligenza del Menagio ivi,
t del Fabricio Bibliot. Graec. Tom. III. p. 312.
Da Cicerone de N. D. I. p. 28. è detto: Epicuri
collega fapientiae : e altrove Epicurus pene alter.
Epicuro fi'efifo lo chiamava col titolo di fapiente ; Ci-
cerone de Fin. I. p. 65. ed è citato con grandiffima
lode da Clemente JLlefifandrino Stromat. I. p. 417.
(4) Sella Tav, V. To. I. del Mufeo Capitolino,

dove fi veda il doiiijfimo Efpofitore .

(§) Morì in età di cinquantatre anni, fette anni
prima di Epicuro ( Laerzio X. 24. ) : e da Corne-
lio Ceìfo III, 21.fi sa , che •pativa egli d'idropifia,
e che tifava di vomitare dopo aver bevuto : Metrodo-
rurn, Epicuri difeipuium „ referunt, quum hoc mor-
bo tentaretur ( hydrope ) , neque aequo animo ne-
ceflfariam fìtim fuftineret , ubi diu .abftinuerat , fo-
litum bibere , deinde evomere : quod fi redditur (fe-
gue egli a dire ) quicquid receptum eft , multum
taedio demit; fi a flomacho retentum eft , morbum
auget . Or fapendqfi da A.rsteo II. 1. che una forte
^'idropifia gonfia tutte le parti del corpo fuperiorì,
ficcome un' altra forte le diffecca gonfiando le inferio-
ri ; non farebbe inverijìmile il credere derivata da
ciò la piccola differenza tra il tiqfiro bronzo, e 'l
marmo del Campidoglio ; con fupporfi che quefio ha po-
tuto effer fatto sujl' immagine di Metrodoro già at-
taccato dal morbo , e 'l nojlro lo rapprefenti alquanto
già giovane, e prima di tal malattìa.

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TAVOLA XXVn.XXVIII.
 
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