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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 5): Busti — Neapel, 1767 [Cicognara, 2645-6]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3709#0150
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ioa

TAVOLA XXVII. XXVIII.

tano il nome (*\ farebbe una bafiante ragione di dubita-
re ancora della nofìra , a cui mancano parimente quei
contraffegni, defcrittici dagli antichi autori nelF indicar lq
fattezze di Platone ^ . La particolar circofìanza della
curvatura della cervice , la quale nel bronzo originale è
molto fenfibile, potrebbe per avventura produrre il leggie-
riffimo folpetto di Speufippo ^ fucceffore del fuo gran zio.

TAVOLA XXIX.XXX.

Ariftotele a Plato alzò queft' ara ,
Uom, cui lodar né pur lece ai cattivi.
(3) Molte fono le immagini , che fi credono di
Platone , quantunque non ne portino il nome , e fieno
anche diverfe tra loro . Il Canini n. 48. p. 79. ne
porta una in gemma: un'altra in corniola fi vede nel
Mufeo Romano Sez, I. Tav. 17. un'altra nel Mufeo
Fiorentino To. I. CI. III. Tav. 42. n. 2. quelle tre
fono in qualche maniera fimili -tra loro , e femlrano
corrifpondere alquanto anche al noftro bronzo , il qua-
le per altro è affai più fcarne , e più fmunto di quel-
le y e più folto di barba . Mena fimile è 1' altra an-
che in gemma preffo il Patri n. 112. e nelP edizion
di Laerzio del VVetflenio. Diverfe intieramente da
quefte fono quelle in marmo del Mufeo Capitolino
To, I. Tav, 21. e 22. e del Teforo Brandeburgico
Tom. 3. p. 322. le quali fono per altro con più. ve-,
tifimiglianza riferite a Giove dal dotto Ejpofifore
del Mufeo Capitolino 1, e. Di quelle poi , che por-
tano il nome di Platone , una è in marmo preffo il
Bellori P. I. n. 27. e preffo il Gronovio Ant, Gr.
To, II. n. 83. I' altra in gemma preffo V Or fino , e
preffo il Bellori Le. n. 28, ( che in qualche parte ha-
uti pò d' aria al noftro bronzo ) , e l'altra in bronzo
in una medaglia , che dall'altra parte ha il volto di
Auguflo , preffo lo Sponio Mifc. Er. Ant. p. 140. e
preffo il Fatino To. IX. Ant. Gr. p. 1^89. e ficco-.
ime quefte tre non hanno né pur molta fomiglianza tra
loro, così fi allontanano anche affai dalle quattro cern-
ine , e dai marmi di fopra mentovati . In una fola
cofa fero confrontano tutte , ed è la fafeetta ritorta ,
che ftringe ad una , 0 più rivolte intorno alla tefta i
capelli . L' eruditi/fimo Efpofitore del Mufeo Capito-
lino T- I. p- 46. offerva col Cupero Apodi. Hom.
Tp. 138. che quefto ornamento può corrifpondere allo
ftroppo de'latini {proprio de' facerdoti al dir di Fe-
Jlo ) e allo spóQioy de' Greci ; e che vedendofi dato, da-
gli artefici non folamente ai Poeti , che fono i facer-
doti delle Mufe , ma anche ai Filofofi, come Empe-
docle , Archita, Platone , Apollonio Tianeo, ed altri;
pojfa forfè indicare , effer quejli gli iniziati ai'mifte-
ri più occulti della natura . Avrebbe potuto aggiun-
gete , che i 'Filofofi fi gloriavano d' effere i facerdoti
della virtù : almeno Diogene V Epicureo con volle
efprefffamente chiamarfi : fi veda ateneo V. 1 3. p. 211.
Del rcfto per ciò che riguarda la cura di Platone , e
de'fuoi feguaci di comparir con decenza, fi veda quel
ebe dice il Comico Efippo preffo Ateneo XI. p. 509.
fcrivendo fpecialmente della chioma , e della barba,

E'y S ùnoxcctitstg t? yctxpd irùywog fijt$yj:
E i ricci ben col ferro acconci , e rafi,
E della barba il ben cadente pefo :
fi veda sull'ornamento del capo la n. (4)ie//«Tav.feg.

(4) 77 vero nome di quefto Filofofi era ^Ariftocle,
poi fu detto Platone Stri TW sùs^luv . . ■ Jj hi irTd-
tuq fy tò yhomov per la buona corporatura ....
o perchè avea larga la fronte : Laerzio III. 4. e Se-
neca Ep. 59. Erat quidem corpus validum ac forte
fortitus ; & illi nomen latitudo pettoris fecerat . Efi-
chio Milefio accenna ì una e V altra ragione, TTÀccTÙg
Ss fa tòL ségM , Yj to y.étutto» , U?.cctìw 7T§osr,yopsù-
6~/i : effendo largo di petto , o di fronte, fu detto
Plafone: ed Olimpiodoro 1. e. le unifee: ixXrfi'/i $'fcu~
TOjg Sia to Suo yógict tS GcóyccTog ìysiy TT7,a,TÙTtt.Ttt,,
tóts sspyoy, xc/.t to y.STomov , èg Sfilila 1 7ra,not,y% ai
dvaxsi'y.svai olùttó eìxóvsg 'èra Qatvóysvcii ; fu così
chiamato ( Platone ) , perchè avea due parti del
corpo larghifiime il petto , e la fronte : come dimo-
ftrano le di lui immagini pofte da per tutto 3 che
così fon fatte , Or nel foifto del Bellori fi vedono ap-
punto quefte due circoftanze , che mancano nel noftro bronzo.

(5) Sidonio Apollinare IX.9. fcrive, che Speufippo
dipingeafi curva cervice ; e da Laerzio IV.3.fi sa, che
quefto Filofofi , figlio di Potonaforella di Platone , e fuo

fucceffore nella Accademia, pativa di paralifia, e morì
molto vecchio : e Sui da fcrive di lui : aù<r/]gòg T'fo y;ij-
/j.7iy , ei'g aupo» ò'fcuihyog : d'indole aufìera, e incli-
nato air iracondia : e 'l Menagio a Laerzio IV. 1.
fifpetta, che dicendo Eficbio : Oofk'rac . ^.TTsCaiTTirog 6
Cfi?.ó(JoCpog , poffa intenderfi del coftume alpro e inci-
vile di quefto Filofofi. Or quefta afprezza appunto, e
quefta aria auftera fi ricomfee nel nojìro bronzo; le
quali cofe non len convengono a Platone , il quale,
/ebbene da' Comici era dipinto per troppo ferio , ed ac-
cigliato ( Laerzio III. 28. ) , era nondimeno ( come
fcrive Cqftantino preffo lo ftejfo Menagio 1. e. ) ùnèp
TrdvTttg TBg a?^g fiTUohctTog , placidiflimo più che
ogni altro . Jslon è ad ogni modo da diffìmularfi ,
che debol/JJimo , e incerto dijlintivo è per decidere di
quefto bufto la curva cervice , attribuendofi una tal
moffa generalmente a tutti i Filofofi da Perfio III.73,,
. . . Arcefilas, aerumnofique Solones
Obftipo capite, & fìgentes lumine terram,
Muratura quum fecum & rabiofa filentia rodunt,
Atque exporreéto trutinantur verba labello :
che è l'immagine appunto del noftro bronzo . Qualfia la
forza del capite obftipo ,y£ vede in Orazio Sat.U.5.92.
Stes capite obftipo , multum fimilis metuenti.
 
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