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TAVOLA LXXI.LX
N C O G N IT O può ben dirfi quefto
buio C1), notabile foltanto per racconcia-
tura de' ttaj0<?//i parte arricciati, e difpo-
fii in cannuoli sulla fronte, e parte rac-
colti in due gran trecce, che comincia-
no da fotto le orecchie, e girando allbp-
pofto vengono ad unirli al dinanzi su de'
ricci con reftar lifeio il rimanente dei capo.
TAVOLA LXXIII.LXXIV.
(i) Trovato in Refina a 28. Aprile 1756.
(2) Vedefi in una medaglia ( Canini n. 50. Fa-
Irì n. 77. ) il vecchio Giuda Re della Mauritania
co' capelli tutti calamiftrati , e difiinti in tre gra-
di di cannuoli l'uno fuperiore all' altro. Infatti Stra-
tone XVII. pag. 828. nota la cura particolare , che
quei popoli aveano di acconciarfi i loro capelli, i qua-
li per altro naturalmente erano anche ricci : Settimio
Sereno, 0 altri che ne fia V autore , in Moreto così
deferive una Mora:
Afra genus » tota patriam teftante figura -,
Torta comam labroque tumens, & fufea colore;
Pe&ore lata , jacens mammis, compreffior alvo,
Cruribus exilis , fpatiofa prodiga pianta:
e nella Priapeja Carm. 45.
Quum quemdam rigidus deus viderét
Ferventi caput ufiulare ferro >
Ut Maurae finiilis foret puellae:
e così anche gli 'Etiopi fon detti àhoQpiysg ricciuti da,
ArijìoUle H.A. V.3. e Probi. SeétXlV. qu.4. dove ricer-
ca la ragione del veder/i gli Etiopi , e gli Egizzii
ne' capelli, e nelle gambe anche torti ; qual difetto è
offervato da Tignarlo nelle figure della Menfa Ilìaca.
Così anche Petronio cap. 62. deferive gli Etiopi col
labro tumido , co' capelli ricci , e colle gambe tor-
te . Se dunque i capelli del nojlro bufio fi voleffero
fupporre naturalmente ricci -, potrebbe forfè fofpettarfi
efijère di qualche Moro, 0 Etiope: ma Vèdendofì trop-
ea cura -, e piuttòjlo V arte, che la natura , e non in
tutto il capo , ma in parte ; non è facile ne pur ciò
determinare : fapendofi , che i Tofani , à Greci , i
Romani , e anche i popoli dell' Afa ( Ateneo XII.
o. Virgilio XII. 100. e ivi Servio ) ufavano di arric*
ci are i capélli • Si veda ad ogni modo in Caylu's To.
IV. Tav. 33. a 1. « 2. »» Vecchio Etrufco col cap-
ito calamijlrato -, e cinto da uno ftroppo , 0 fimil co-
fa; e nel To. III. Tav. 23. n. 1. un Ercole giovane
alla maniera Etrufca con un' acconciatura di te/la li-
mile alquanto a quella del nofiro bufto : fi veda anche
il Muf. JEtr, To. I. Tav. 79- e 80, » altrove.