fr due
■i ecof(
» 1
lì donnei
ulto fra
avendo
^differente [
. bronzo H
lobo {ltìt
oro,e a'/iwi
ite lucertele
timo lavoro è ;
iettatori é ÀHààl1-
i Vittoria-/ UffW
te Sto T*-^
,ionedÌFfr>tkììl
ovVft£H
era forjew*" ,#,
,edendcvifi^kì
, non vosi*Jf]kllp
Proclo in llffl.#l(«'
•razione ai
"&D a' frudetti » j;
' ** SH
" Tifo &* V'
ago- evJi.W
ALCUNE OSSERVAZIONI. 275
fio gruppo di bronzo (l5\ che contiene un dimorino fé-
duto sul]1 intreccio delle code di due Cavalli marini rap-
prefentati neir acqua , e traile gambe de1 quali fon ittuati
due delfini ^.
Finale . A quefta maschera di bronzo , 0 fra mezza
tefta di Leone W fta fermato un ##^/& mobile anche di
bronzo (l8).
Tav. VI. Teftata. Sono in quefio frammento di $r#//~
zo dorato (I9) un mezzo bufto di giovane con ^/^o , e
corazza ^°\ due feudi (2I), un 0/2^0 (2Q,\ due dardi ^l\
un delfino, e un altro ^200 non facile a determinarti^4).
Tom.I. Bron, Gg Finale.
Num. p. 12.7? u«fe «« ««^ medaglia la dea Ippona,
wo« cok a/fro diftintivo , fé non di una rofa «z mano,
0 dì un modio in tefta, e nel re/io così nell' acconcia-
tura de' capelli , come negli aditi, Jìmile alle figure
de' nqflri tondini. Plutarco in Parali, p. 312. dice,
che Fulvio Stello ingravidò una Cavatici , la quale
■partorì una bellifìima ragazza , detta Epona , che
fu poi la dea de' Cavalli . In Gruferò p. LXXXVTL
Af.fi trova Deae Eponae: e ivi 5. Herculi ; & Spe-
me. e 6. Campes . & Eponae. Il Gori Infc. Don.
p. 38. di quefta mezza parola Campes ne forma una
dea detta Campe , che prefedea al girar de' cocchi ;
e Muf. Etr. To. I. p. 223. ne trova anche l'imma-
gine in una tefta dì. bronzo giovanile con elmo lifeio.
Ma quel Campes di Gruferò di tutti gli altri A.n-
iìquarìi è fpiegato J>er Campeftribus , che li trova
intiera nello ftefib Gruferò p. MXV.2. Campeftribus Sa-
crum , e in Muratori p. CVII.3. Campeftribus ex voto;
e così nello Spon. Mifc. Er. Ant. n. 82. p.107. nel quale
anche ivi n.83. fi legge :S\i\<ìvh (forfè Sulenis oSulveis
fer Silenis 0 Sylvis) & Campeftribus Sacrum : lo ftejfo
p. 90. Lunae Invi&ae Campeftri Sacrum. Sofpetta lo
Sponi0 1. e. p. 107. che le dee Campeftri fojfero le
jlejjè, che le dee Matres, 0 Matronae, 0 Herae (che
egli ivi p. 106. fpiega per gli Genii delle Provincie,
0 delle Città ; fi veda anche il Gori Inic. Don. p.
53.) ; ed offerva , che nel marmo n. 83. p. 107.
fon rapprefentate tre donne fedenti .
(15) Fu trovato nelle fcavazioni di Portici , e
ferviva di manubrio ad un difeo .
(16) Spejfo s'incontrano de'' fimili fcherzi di JLmo-
<s>e fopra moftri marini : fi veda la Tav.XXXVII. To.
I. Pitt. Neil3 Antologia è rapprefentato Amore col
pomo in una mano , e col delfino in un' altra , per
«fprimers il fio impero e in terra, e sul mare.
Tvfi'Jog spag Sta tSto ysXa , xxi [xstPiiyég esiv,
Où ydp 'éyst tò^pv, noti mqósvTO. (ìsTììì •
OCSs /j.aT/jv jia?iCCjJLOig w.cnìy£L Ss'/.C^lvx , xat ccvQdq,
T3 iiììf yxq yoiiav , rijSè Ùd'AOtTTCtv 'éyst .
Mudo Ajnor perciò ride, ed è tranquillo,
Perchè non ha il turcaffo, e l'ignee frecce:
Né invano in man tiene un delfino, e un fiore:
Tiene in quefto la terra, e in quello il mare.
BeUiJJimi fono ancora ì verfi di Sofocle nell' Antigo-
na v. 796. e fegg. dove deferivs il dominio d'Amo-
re sulla terra, sul mare , sugli uomini , e sugli dei.
finche Nevio prefio Nonio cap, 2. uni/ce i delfini a'
cavalli marini ne' cocchi delle Sirene .... Sìrenes.
citis Delphlno jun&is vehiculis , hìppocampifque alpe-
ri s , come legge Scalìgero Varrone de ,L. L. p. 35.
dove dilìingue Hippocampi da Hippocampae, e Campae
propriamente diceanji i Cavalli marini , fecondo Fe-
Jlo in Campas. Kd[j.7T'/] è anche /Eruca ,forta di ani-
maletto così chiamato da' Latini , e dagl'Italiani, e
da' noflri Contadini Campa , dì cui fi veda Columelhì
XI. 3. 63. e fegg. e forfè quindi è derivata la ma-
niera di dire preJJ'o Plauto Trucul. V. 1. 50. Campas
dicere , per dire inezzie , bagattelle.
(17) Fu trovata nelle fcavazioni dì Portici.
(18) Si veda la nota (26).
(19) F" quefio un pezzo di un pettorale di un
Cavallo di bronzo dorato, trovato così rotto in Refina.
Da Latini il pettorale era detto antilena, e da'Gre-
ci Sispsisvjg , e 7cpo<;Yi&i§iov : fi veda il Vojfio Etym..
in Poftilena.
(20) E' rapprefentato a modo di trofeo , fenza "brac-
cia; fi vedano le note della Tav. XXXIX. To.III. Pitt.
(21) La figura degli Scudi prejfo i Greci, e prefi
fo i Latini era bislunga : onde da' Greci fu dettopro-
priamenfe Dupsòg da Dò pio la porta, a cui famigli ava",
/'Etimologico in Dupsóg.
(22) Il "Clipeo ( così detto , fecondo Salmafio, e,
VoJJio in Clypeus , quafi K'jkMoq circularis ) era di
figura rotonda ; e perciò da' Greci propriamente chìa-
mavafi àcmìg per la fomìglìanza col ferpe ravvolto in
fiMo-
(23) / dardi , jacula propriamente eran corti , e
fi lanciavano a mano : fi veda la nota (8) della cit.
Tav. XXXIX.
(24) Vi fu chi pensò poter efière un ìfiromento per
ere
■i ecof(
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lì donnei
ulto fra
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^differente [
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Proclo in llffl.#l(«'
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"&D a' frudetti » j;
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" Tifo &* V'
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ALCUNE OSSERVAZIONI. 275
fio gruppo di bronzo (l5\ che contiene un dimorino fé-
duto sul]1 intreccio delle code di due Cavalli marini rap-
prefentati neir acqua , e traile gambe de1 quali fon ittuati
due delfini ^.
Finale . A quefta maschera di bronzo , 0 fra mezza
tefta di Leone W fta fermato un ##^/& mobile anche di
bronzo (l8).
Tav. VI. Teftata. Sono in quefio frammento di $r#//~
zo dorato (I9) un mezzo bufto di giovane con ^/^o , e
corazza ^°\ due feudi (2I), un 0/2^0 (2Q,\ due dardi ^l\
un delfino, e un altro ^200 non facile a determinarti^4).
Tom.I. Bron, Gg Finale.
Num. p. 12.7? u«fe «« ««^ medaglia la dea Ippona,
wo« cok a/fro diftintivo , fé non di una rofa «z mano,
0 dì un modio in tefta, e nel re/io così nell' acconcia-
tura de' capelli , come negli aditi, Jìmile alle figure
de' nqflri tondini. Plutarco in Parali, p. 312. dice,
che Fulvio Stello ingravidò una Cavatici , la quale
■partorì una bellifìima ragazza , detta Epona , che
fu poi la dea de' Cavalli . In Gruferò p. LXXXVTL
Af.fi trova Deae Eponae: e ivi 5. Herculi ; & Spe-
me. e 6. Campes . & Eponae. Il Gori Infc. Don.
p. 38. di quefta mezza parola Campes ne forma una
dea detta Campe , che prefedea al girar de' cocchi ;
e Muf. Etr. To. I. p. 223. ne trova anche l'imma-
gine in una tefta dì. bronzo giovanile con elmo lifeio.
Ma quel Campes di Gruferò di tutti gli altri A.n-
iìquarìi è fpiegato J>er Campeftribus , che li trova
intiera nello ftefib Gruferò p. MXV.2. Campeftribus Sa-
crum , e in Muratori p. CVII.3. Campeftribus ex voto;
e così nello Spon. Mifc. Er. Ant. n. 82. p.107. nel quale
anche ivi n.83. fi legge :S\i\<ìvh (forfè Sulenis oSulveis
fer Silenis 0 Sylvis) & Campeftribus Sacrum : lo ftejfo
p. 90. Lunae Invi&ae Campeftri Sacrum. Sofpetta lo
Sponi0 1. e. p. 107. che le dee Campeftri fojfero le
jlejjè, che le dee Matres, 0 Matronae, 0 Herae (che
egli ivi p. 106. fpiega per gli Genii delle Provincie,
0 delle Città ; fi veda anche il Gori Inic. Don. p.
53.) ; ed offerva , che nel marmo n. 83. p. 107.
fon rapprefentate tre donne fedenti .
(15) Fu trovato nelle fcavazioni di Portici , e
ferviva di manubrio ad un difeo .
(16) Spejfo s'incontrano de'' fimili fcherzi di JLmo-
<s>e fopra moftri marini : fi veda la Tav.XXXVII. To.
I. Pitt. Neil3 Antologia è rapprefentato Amore col
pomo in una mano , e col delfino in un' altra , per
«fprimers il fio impero e in terra, e sul mare.
Tvfi'Jog spag Sta tSto ysXa , xxi [xstPiiyég esiv,
Où ydp 'éyst tò^pv, noti mqósvTO. (ìsTììì •
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Mudo Ajnor perciò ride, ed è tranquillo,
Perchè non ha il turcaffo, e l'ignee frecce:
Né invano in man tiene un delfino, e un fiore:
Tiene in quefto la terra, e in quello il mare.
BeUiJJimi fono ancora ì verfi di Sofocle nell' Antigo-
na v. 796. e fegg. dove deferivs il dominio d'Amo-
re sulla terra, sul mare , sugli uomini , e sugli dei.
finche Nevio prefio Nonio cap, 2. uni/ce i delfini a'
cavalli marini ne' cocchi delle Sirene .... Sìrenes.
citis Delphlno jun&is vehiculis , hìppocampifque alpe-
ri s , come legge Scalìgero Varrone de ,L. L. p. 35.
dove dilìingue Hippocampi da Hippocampae, e Campae
propriamente diceanji i Cavalli marini , fecondo Fe-
Jlo in Campas. Kd[j.7T'/] è anche /Eruca ,forta di ani-
maletto così chiamato da' Latini , e dagl'Italiani, e
da' noflri Contadini Campa , dì cui fi veda Columelhì
XI. 3. 63. e fegg. e forfè quindi è derivata la ma-
niera di dire preJJ'o Plauto Trucul. V. 1. 50. Campas
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(17) Fu trovata nelle fcavazioni dì Portici.
(18) Si veda la nota (26).
(19) F" quefio un pezzo di un pettorale di un
Cavallo di bronzo dorato, trovato così rotto in Refina.
Da Latini il pettorale era detto antilena, e da'Gre-
ci Sispsisvjg , e 7cpo<;Yi&i§iov : fi veda il Vojfio Etym..
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(20) E' rapprefentato a modo di trofeo , fenza "brac-
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(21) La figura degli Scudi prejfo i Greci, e prefi
fo i Latini era bislunga : onde da' Greci fu dettopro-
priamenfe Dupsòg da Dò pio la porta, a cui famigli ava",
/'Etimologico in Dupsóg.
(22) Il "Clipeo ( così detto , fecondo Salmafio, e,
VoJJio in Clypeus , quafi K'jkMoq circularis ) era di
figura rotonda ; e perciò da' Greci propriamente chìa-
mavafi àcmìg per la fomìglìanza col ferpe ravvolto in
fiMo-
(23) / dardi , jacula propriamente eran corti , e
fi lanciavano a mano : fi veda la nota (8) della cit.
Tav. XXXIX.
(24) Vi fu chi pensò poter efière un ìfiromento per
ere