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TAVOLA XXXIII.
IMIL E quali in tutto alla precedente
è quefta pittura ^ , chiufa anche effa
da una cornice col giro interiore o/cu-
ro , e colf efteriore rojfo -, e che ci rap-
prefenta parimente un Satiro in atto
di alzare il panno bianco , dal quale in
piccola parte è coverta una Baccante
nuda ; coi capelli ravvolti sul capo , e addormentata
fopra un fajfo col cembalo rojjo accanto,
Tom.V.Ptx. x
(i) Fu ritrovata anche in Civita
(a) Quejta femplice ripiegatura di capell^ a i>rQT
ftìa delle Baccanti per trovarjì pronte a fcioglierh
iteli' atto dell' entufiafmo , e del furore ( Euripi-
de Bacch. 694. ) . In fatti Nonno chiama general-
mente le Baccanti d>;a,fJi7ruKix,g fenza fafce in tefta
( XXXV. 261. ) ; e altrove chiama una Baccante
ctKpfàeiMoy , Kaì oìgolv$ol2iov , fenza vitte , e fenza
fcarpe ( XIV. 346. ) ; e ad un' altra da, efprejfa-
mente nTiOXfJ-'ès si%xósi>tus, le trecce ravvolte (XIV.
349. ) > come qui Ji vedono ; ad imitazione forfè del
nodo viperino ( Orazio II. Od. XIX. 19. ) , con
cui fi chgeaw di vere ferpi il capo k Baccanti : Han-
no ( XIV. 234- ) :
tfHirtismv. $$QfjM$$ tydKovrsi'ù) Tgi'xx &sl*%»
L'irto crin ftrini'e con vipereo nodo.
(3) Puejla itwrrMgìne così è fpiegata da ProperzÌ9
(% EL. ÌÌL 5.) :
Nec minus affiduis Edonis feda choreis
Qualis in herbofo concidit Apidano;
Talis vifa mihi niollem fpirare quietem
Cynthia •
Del re/lo fpejb ne'poeti s' incontrano delle fimili for-
prefe fatte alle Ninfe addormentate. Ovidio , oltre a
quella di Marte ad Eia ( Faft. III. 19. e fegg.), raccon-
ta con fomma grazia , e vivezza le altre di Vriapo
a Lotide ( Faft. I. 421. ) , e di Pan a fole ( Faft.
II. 331.) ] e con delicatezza ancora, ed elegantemen-
te
TAVOLA XXXIII.
IMIL E quali in tutto alla precedente
è quefta pittura ^ , chiufa anche effa
da una cornice col giro interiore o/cu-
ro , e colf efteriore rojfo -, e che ci rap-
prefenta parimente un Satiro in atto
di alzare il panno bianco , dal quale in
piccola parte è coverta una Baccante
nuda ; coi capelli ravvolti sul capo , e addormentata
fopra un fajfo col cembalo rojjo accanto,
Tom.V.Ptx. x
(i) Fu ritrovata anche in Civita
(a) Quejta femplice ripiegatura di capell^ a i>rQT
ftìa delle Baccanti per trovarjì pronte a fcioglierh
iteli' atto dell' entufiafmo , e del furore ( Euripi-
de Bacch. 694. ) . In fatti Nonno chiama general-
mente le Baccanti d>;a,fJi7ruKix,g fenza fafce in tefta
( XXXV. 261. ) ; e altrove chiama una Baccante
ctKpfàeiMoy , Kaì oìgolv$ol2iov , fenza vitte , e fenza
fcarpe ( XIV. 346. ) ; e ad un' altra da, efprejfa-
mente nTiOXfJ-'ès si%xósi>tus, le trecce ravvolte (XIV.
349. ) > come qui Ji vedono ; ad imitazione forfè del
nodo viperino ( Orazio II. Od. XIX. 19. ) , con
cui fi chgeaw di vere ferpi il capo k Baccanti : Han-
no ( XIV. 234- ) :
tfHirtismv. $$QfjM$$ tydKovrsi'ù) Tgi'xx &sl*%»
L'irto crin ftrini'e con vipereo nodo.
(3) Puejla itwrrMgìne così è fpiegata da ProperzÌ9
(% EL. ÌÌL 5.) :
Nec minus affiduis Edonis feda choreis
Qualis in herbofo concidit Apidano;
Talis vifa mihi niollem fpirare quietem
Cynthia •
Del re/lo fpejb ne'poeti s' incontrano delle fimili for-
prefe fatte alle Ninfe addormentate. Ovidio , oltre a
quella di Marte ad Eia ( Faft. III. 19. e fegg.), raccon-
ta con fomma grazia , e vivezza le altre di Vriapo
a Lotide ( Faft. I. 421. ) , e di Pan a fole ( Faft.
II. 331.) ] e con delicatezza ancora, ed elegantemen-
te