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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0273
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colla defira (5).
Tom.V.Pit.

TAVOLA LX.

RARIOSAMENTE elpreffo in quefto
intonaco di campo bianco W , fi vede un
Genio (2) , con panno di color cangian-
te tra il rojfo, e il verde \ che fòftiene
colla finijìra una conca di color rojfo (3)
in atto di verfarvi dell'acqua M da un
00/0 dello fteffo colore, che tiene alzato
mentre una cerca fi accofta per bere (ó).

Oo

(1) Fu trovato nelle fcavazioni di Civita.

(2) Si è già detto altrove , che ad ogni dio Jì at-
tribuiva il fuo Genio, come miniflro ed efecutore degli
ordini fuoi ( Ocello cap. 3. Platone in Conv. Plutarco
de Orac. Def. p. ^ij.'jamblico de Myft. I. 5. Marziano
Capello. lib.Il., e oltre agli altri Platonici, e Pita-
gorici antichi , pojfon vederfv il VoJJìo , il Vandale ^ il
Gale , l'Ide , il VVonna , che illudano la dottrina^
de' Genii colla teologia Orientale , e fpecialmente de*
Perfìani ). Può quejlo dir/i il Genio di Diana , a cui
ferialmente era fiera la cerva (Jl veda la nota 6. );
ficcarne da Marziano Cesella ( libi, come nota anche Cu-
berò Mon. Ant. p. 243.) è nominato il Genio di Giu-
none fofpita; e dagli jlntiquarìi fi riconofeono quello
di Minerva, di Venere, e di altre deità , da'finiboli, e
dalle divife corri fendenti (Cori Muf.Etr. p.200. To.U.
jLveranì difi. 17. in Liv. e diff. 36. in Virgil. e 'l

Pafferi Lucerne To.I., dove Ira gli altri Genii jì ve-
de anche quello di Minerva, da noi prima non ojpr-
vato , de conferma il nojlro della Tav. XI. ) . E
zn un marmo , che vedefi in S. Nicandro vicino alla
Città dell'Aquila ( prejò il Muratori p. DLXXXVIt.
1 ) fi le£ge : Jovi . Libero • Aut. Jovis . Genio.
Cade qui in acconcio di pubblicare una hellijjìma ifcri-
zione feoverta in Mifeno , mentre ftampavafi appunto
quejlo Tomo. L'ifcrizione è in due lingue, latina, e
greca , ed è meifa in tutti i quattro lati di un' ara
quadrata, di marmo bianco , alta palmi fei ,e larga
due palmi. / caratteri latini fon più grandi, i greci
più piccoli . Le parole fon le ftejjl- in tutte le quattro
facciate ; e mancano folamente in una le greche, rofe
forfè dal tempo . La latina è quejla : DEO. MAGNO
ET. F ATO. BONO . VALerius. VALENS. Vir. Per-
fecWimus • PKAEFECTus . CLASsis. MlSJENatium.

Piae.
 
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