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TAVOLA LXVI1I.
NCHE i due frammenti uniti in que-
llo rame ^ rapprefentano Pigmei ^ .
Quelli del pezzo di fopra fon tutti co-
ronati di alloro v e di quei due, che
portano un m/e ^, il primo è veftito
di giallo, il fecondo di verde ( nel qua-
le è notabile quel cerchio ^ a armacol-
lo , che fi vede anche nel quarto ) -, il terzo è vefìito
di
(1) Furono trovati anche in Pompei.
(2) Efichio: Nafioti, nuy/xatot : Rubi i 'Pigmei.
La Nubia propriamente era quella , che oggi chia-
ma/i /'AbhTmia ( Strabene XVII. p. 786. 0 1134.
m deferive diftintamente la Jituazione ) : ma il Bo-
chart dimoerà ( Geog. Sac. II. 23. p. 125. ), che
chiamavafi anche Nubia una parte dell'Arabia rIroglo-
ditica nelfeno Avalite del Mar Rofo, che ivi dagli
antichi eran Jìtuati i Pigmei ( Arinotele H. A. Vili.
12. Mela III, 8. Tolomeo IV.8. PlinioVL 30. ove l'Ar-
duino ), intorno'alle paludi, onde credeafi , che fca-
turìffe il Nilo ( Arinotele 1. c. Mela I. 9- ) • ®el
rep altri Jituavano i Pigmei India ( Fìlqftrato
A poli. HI. 47. ) s ^//ri Tracia in una Città
detta Cattuza , onde i Pigmei pjfi fi dijfero Cattuzi
( Stefano in Karrs^r ) , 0 Catizi ( P//»/o IV. I.li
dove Arduino ritiene la parola Cattuzi) . Ma Pan~
tunque non convenijjero del jito, tutti gli antichi con*
•venivano nel credere vera la nazione de' Pigmei ( no-
minati da Omero II. y'. 6. e deferitti da Ctejìa
prejfo Fozio p. 145. e da Nonno/o frefo lo pjfo p. 6.
veduti a tempo di Giufliniano ) : onde Arinotele
( 0 altro che Jia l'autore de' Problemi Se& X. 7. )
s' impegna a dar la ragione naturale del come fi for-
mino i Pigmei; e fon notabili al noftro propofito que~
Jle parole : òkmsp §v oi èm mitritiw y^x^àfis-
voi , (j.ixgoS sfat . QaivovTat $s syeiv jtAìt^,
mi firfdij , è[iot'ag aufifixivet mi to7c ^uyfixioig:
come dunque le figure dipinte nelle ofierìe fon
piccole, ma compariscono larghe, e profonde ; così
parimente accade a' Pigmei . Potrebbe da ciò rica-
varfi, che dipingeanfi nelle taverne, e in altre fimi lì
"botteghe ( dove appunto furon trovate quefle no/ire )
tali caricature : e alle quali par che alluda Cicerone
( de
TAVOLA LXVI1I.
NCHE i due frammenti uniti in que-
llo rame ^ rapprefentano Pigmei ^ .
Quelli del pezzo di fopra fon tutti co-
ronati di alloro v e di quei due, che
portano un m/e ^, il primo è veftito
di giallo, il fecondo di verde ( nel qua-
le è notabile quel cerchio ^ a armacol-
lo , che fi vede anche nel quarto ) -, il terzo è vefìito
di
(1) Furono trovati anche in Pompei.
(2) Efichio: Nafioti, nuy/xatot : Rubi i 'Pigmei.
La Nubia propriamente era quella , che oggi chia-
ma/i /'AbhTmia ( Strabene XVII. p. 786. 0 1134.
m deferive diftintamente la Jituazione ) : ma il Bo-
chart dimoerà ( Geog. Sac. II. 23. p. 125. ), che
chiamavafi anche Nubia una parte dell'Arabia rIroglo-
ditica nelfeno Avalite del Mar Rofo, che ivi dagli
antichi eran Jìtuati i Pigmei ( Arinotele H. A. Vili.
12. Mela III, 8. Tolomeo IV.8. PlinioVL 30. ove l'Ar-
duino ), intorno'alle paludi, onde credeafi , che fca-
turìffe il Nilo ( Arinotele 1. c. Mela I. 9- ) • ®el
rep altri Jituavano i Pigmei India ( Fìlqftrato
A poli. HI. 47. ) s ^//ri Tracia in una Città
detta Cattuza , onde i Pigmei pjfi fi dijfero Cattuzi
( Stefano in Karrs^r ) , 0 Catizi ( P//»/o IV. I.li
dove Arduino ritiene la parola Cattuzi) . Ma Pan~
tunque non convenijjero del jito, tutti gli antichi con*
•venivano nel credere vera la nazione de' Pigmei ( no-
minati da Omero II. y'. 6. e deferitti da Ctejìa
prejfo Fozio p. 145. e da Nonno/o frefo lo pjfo p. 6.
veduti a tempo di Giufliniano ) : onde Arinotele
( 0 altro che Jia l'autore de' Problemi Se& X. 7. )
s' impegna a dar la ragione naturale del come fi for-
mino i Pigmei; e fon notabili al noftro propofito que~
Jle parole : òkmsp §v oi èm mitritiw y^x^àfis-
voi , (j.ixgoS sfat . QaivovTat $s syeiv jtAìt^,
mi firfdij , è[iot'ag aufifixivet mi to7c ^uyfixioig:
come dunque le figure dipinte nelle ofierìe fon
piccole, ma compariscono larghe, e profonde ; così
parimente accade a' Pigmei . Potrebbe da ciò rica-
varfi, che dipingeanfi nelle taverne, e in altre fimi lì
"botteghe ( dove appunto furon trovate quefle no/ire )
tali caricature : e alle quali par che alluda Cicerone
( de