ranza fu trascritta da Francesco Melzi nel Trat-
tato della Pittura 4.
La notizia del rinvenimento dei codici madri-
leni e diventata subito sensazionale per i vincia-
ni. La stampa internazionale le aveva dedicato
uno spazio molto ampio; le trattative fra le isti-
tuzioni dei vari paesi sulhelaborazione e la pub-
blicazione completa dei manoscritti rinvenuti, so-
no durate a lungo. La pubblicazione, portata a
termine nel 1974, e il frutto della collaborazione
di varie officine: ąuella italiana di Barbera Giun-
ti, ąuella spagnola di Edicione Taurus e ąuella
americana di Mac Graw Hiill. Promotore della
pubblicazione fu lo studioso italiano Ladislao Re-
ti, il ąuale mori prima di poter vedere 1’edizione
compiuta. Essa e composta dl cinąue volumi (per
ąuanto do sappia in Polonia non se ne trova nem-
meno una copia). I volumi I e II comprendono dei
facsimili, il volume III rintroduzione, la storia
dei manoscritti e il commento — scritti di pugno
da Ladislao Reti (eon la collaborazione di Augu-
sto Marinom). II volume IV e V comprendono la
trascrizione critica di ambedue i codici, sempre
opera di Reti. L’edizione e integrata dalie Appen-
dici segnate eon le lettere A, B, C, D comprenden-
td la bibliografia, il glossario, le tavole compara-
tive dei corrispondenti passi dei codici madrileni,
degli altri codici ccmosciuti e del Trattato della
pittura 5.
Oltre ąuesta pubblicazione preziosissima ed
esemplare (che ho avuto fortuna di vedere a Fi-
4 Codex Vaticanus 1270 comprende la compilazione
di Melzi dei testi di Leonardo, conosciuta come il Trat-
tato della pittura. Le edizioni piu importanti: H. Lud-
wig, Leonardo da Vinci. Das Buch von der Malerei,
Wien 18182 (2 vol.); A. P. Mahoń, Treatise on Pa-
inting by Leonardo da Vinci. Introduction by L. H.
Heydenreich, Princeton 1956. Ed. polacca: Wrocław
1961, traduzione, introduzione, commento di M. Rzepiń-
ska.
5 Leonardo da V i n c i, I Codici di Madrid, Firenze
1974 (5 vol.). Introduzione, storia dei manoscritti e com-
menti a cura di L. Reti (collaborazione di A. M a-
r i n o n i).
6 L. Reti, Two unpublished manuscripts of Le-
onardo da Vinci in the Biblioteca Nacional of Madrid
(The Burligton Magazine, February 1968), p. 81 e ss.;
N. de Toni, Frammenti Vinciani XXVI. Contributo al-
la conoscenza dei manoscritti 8936 e 8337 della Bibliote-
ca Nazionale di Madrid (Physis, fasc. I. A. IX), pp. 5—
—90; J. G a n t n e r, Die neu entdeckten Manuskripten
und Zeichnungen von Leonardo da Vinci in Madrid (Sonn-
tagsbeilage, 14 I 1968); A. Parronchi, La bibliote-
ca di Leonardo (La Nazione, maggio 1967); M. Rości,
Settecento nuove pagine di Leonardo (Atlantę, nr 28,
Aprile 1967), pp. 82—91; A. C o r b e a u, La dicouuerte
renze nel 1974) nelle riviste scientifdche e nella
stampa specialistica troviamo molti articoli sui
codici madrileni che trattano del loro significato
e che ne commentamo la tematica 6. Interesse par-
ticolare e molte polemiche ha suscitato il passo
relativo alla Battaglia di Anghiari, uno dei rari
riguardanti direttamente 1’arte. Infatti, altre osser-
vazioni e i „precetti” di pittura trovati nei codici
madrileni apportano poche movita: essi rdpetono
o confermano le idee vinciane gia notę dagli altri
suoi manoscritti7.
Nel presente studio vorrei esaminare invece
uin testo molto enigmatico, contenuto nel Ma-
drid I (foglio 6 r). Ne riporto la trascrizione fatta
da Reti nelFedizione sucitata dei codici madri-
leni: „Leggimi lettore setti ddletti di me perche
son rarissime volte rinata al mondo perche la
pat'ie![n]tda di tale proffessicne sdi trova in poehi
Phe voglino di novo richoi[n]porre simile cose
dd nowo <e venite omind a vedere d mirajcoli che
per ąueste tali stu di si scop/re mella natura” (ed
Reti, vol. IV, p. 19).
Questa nota ritorna due volte nella letteratu-
ra vinciana. Ecco dn ąuale contesto viene citata
da A. Marinoni durante la sua conferenza a Vinci
il 20 IV 1974: ,,Ed ecco al f. 6 un solenne, pate-
tdco invito al lettore in mezzo a notę che possiam
dire di stronomia. Non parła Leonardo, ma eon
ardita prosopopea parła la sua dichiarata profes-
sione di studioso della natura: Leggimi, lettore
se ti diletti di me, perche son rarissime volte ri-
des manuscrits de Leonard a la Bibliotheąue Nationale
de Madrid (La Croix-en-Touraine 1969, Documenta, VII);
A. C o r b e a u, Les manuscrits de Leonard de Vinci.
Examen critiąue et historiąue de leurs ślements externes,
Caen 1968; A. M. B r i z i o, Correlazioni e rispondenze
fra il Ms. 8937 della Biblioteca Nacional di Madrid e il
Ms. A delUInstitut de France (L’Arte, nr 3/4, dicembre
1968), pp. 106 e successive; C. P e d r e 11 i, Le notę di
pittura di Leonardo da Vinci nei manoscritti inediti di
Madrid (VIII Lettura Viniciana, 15 aprile 1968), Firenze
1969; L. H. Heydenreich, Bemerkungen zu den zwei
wiedergefunden Manuskripten Leonardo da Vinci’s in
Madrid (Kunstchronik, XXI, April 1968) pp. 85—100; L.
H. Heydenreich, Visualized Knowledge. An Interpre-
tation of Leonardo’s Madrid Codices, Washington 1974;
A. Marinoni, I Codici di Madrid (8937 e 8936) (XIV
Lettura Vinciana, 20 aprile 1974, Firenze 1975; C. Mac-
c a g n i, Riconsiderando il problema delle fonti di Le-
onardo. L’elenco dei libri ai fogli 2 verso 3 redo del
Codice 8936 della Biblioteca Nacional di Madrid (X Let-
tura Vinciana, 20 aprile 1970), Firenze 1971.
7 Vedi: Pedretti, o.c. e A. Chastel, Les Notes
de Lśonard de Vinci sur la peinture d’apres le nouueau
manuscrit de Madrid (Revue de l’Art 1972, No 15).
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tato della Pittura 4.
La notizia del rinvenimento dei codici madri-
leni e diventata subito sensazionale per i vincia-
ni. La stampa internazionale le aveva dedicato
uno spazio molto ampio; le trattative fra le isti-
tuzioni dei vari paesi sulhelaborazione e la pub-
blicazione completa dei manoscritti rinvenuti, so-
no durate a lungo. La pubblicazione, portata a
termine nel 1974, e il frutto della collaborazione
di varie officine: ąuella italiana di Barbera Giun-
ti, ąuella spagnola di Edicione Taurus e ąuella
americana di Mac Graw Hiill. Promotore della
pubblicazione fu lo studioso italiano Ladislao Re-
ti, il ąuale mori prima di poter vedere 1’edizione
compiuta. Essa e composta dl cinąue volumi (per
ąuanto do sappia in Polonia non se ne trova nem-
meno una copia). I volumi I e II comprendono dei
facsimili, il volume III rintroduzione, la storia
dei manoscritti e il commento — scritti di pugno
da Ladislao Reti (eon la collaborazione di Augu-
sto Marinom). II volume IV e V comprendono la
trascrizione critica di ambedue i codici, sempre
opera di Reti. L’edizione e integrata dalie Appen-
dici segnate eon le lettere A, B, C, D comprenden-
td la bibliografia, il glossario, le tavole compara-
tive dei corrispondenti passi dei codici madrileni,
degli altri codici ccmosciuti e del Trattato della
pittura 5.
Oltre ąuesta pubblicazione preziosissima ed
esemplare (che ho avuto fortuna di vedere a Fi-
4 Codex Vaticanus 1270 comprende la compilazione
di Melzi dei testi di Leonardo, conosciuta come il Trat-
tato della pittura. Le edizioni piu importanti: H. Lud-
wig, Leonardo da Vinci. Das Buch von der Malerei,
Wien 18182 (2 vol.); A. P. Mahoń, Treatise on Pa-
inting by Leonardo da Vinci. Introduction by L. H.
Heydenreich, Princeton 1956. Ed. polacca: Wrocław
1961, traduzione, introduzione, commento di M. Rzepiń-
ska.
5 Leonardo da V i n c i, I Codici di Madrid, Firenze
1974 (5 vol.). Introduzione, storia dei manoscritti e com-
menti a cura di L. Reti (collaborazione di A. M a-
r i n o n i).
6 L. Reti, Two unpublished manuscripts of Le-
onardo da Vinci in the Biblioteca Nacional of Madrid
(The Burligton Magazine, February 1968), p. 81 e ss.;
N. de Toni, Frammenti Vinciani XXVI. Contributo al-
la conoscenza dei manoscritti 8936 e 8337 della Bibliote-
ca Nazionale di Madrid (Physis, fasc. I. A. IX), pp. 5—
—90; J. G a n t n e r, Die neu entdeckten Manuskripten
und Zeichnungen von Leonardo da Vinci in Madrid (Sonn-
tagsbeilage, 14 I 1968); A. Parronchi, La bibliote-
ca di Leonardo (La Nazione, maggio 1967); M. Rości,
Settecento nuove pagine di Leonardo (Atlantę, nr 28,
Aprile 1967), pp. 82—91; A. C o r b e a u, La dicouuerte
renze nel 1974) nelle riviste scientifdche e nella
stampa specialistica troviamo molti articoli sui
codici madrileni che trattano del loro significato
e che ne commentamo la tematica 6. Interesse par-
ticolare e molte polemiche ha suscitato il passo
relativo alla Battaglia di Anghiari, uno dei rari
riguardanti direttamente 1’arte. Infatti, altre osser-
vazioni e i „precetti” di pittura trovati nei codici
madrileni apportano poche movita: essi rdpetono
o confermano le idee vinciane gia notę dagli altri
suoi manoscritti7.
Nel presente studio vorrei esaminare invece
uin testo molto enigmatico, contenuto nel Ma-
drid I (foglio 6 r). Ne riporto la trascrizione fatta
da Reti nelFedizione sucitata dei codici madri-
leni: „Leggimi lettore setti ddletti di me perche
son rarissime volte rinata al mondo perche la
pat'ie![n]tda di tale proffessicne sdi trova in poehi
Phe voglino di novo richoi[n]porre simile cose
dd nowo <e venite omind a vedere d mirajcoli che
per ąueste tali stu di si scop/re mella natura” (ed
Reti, vol. IV, p. 19).
Questa nota ritorna due volte nella letteratu-
ra vinciana. Ecco dn ąuale contesto viene citata
da A. Marinoni durante la sua conferenza a Vinci
il 20 IV 1974: ,,Ed ecco al f. 6 un solenne, pate-
tdco invito al lettore in mezzo a notę che possiam
dire di stronomia. Non parła Leonardo, ma eon
ardita prosopopea parła la sua dichiarata profes-
sione di studioso della natura: Leggimi, lettore
se ti diletti di me, perche son rarissime volte ri-
des manuscrits de Leonard a la Bibliotheąue Nationale
de Madrid (La Croix-en-Touraine 1969, Documenta, VII);
A. C o r b e a u, Les manuscrits de Leonard de Vinci.
Examen critiąue et historiąue de leurs ślements externes,
Caen 1968; A. M. B r i z i o, Correlazioni e rispondenze
fra il Ms. 8937 della Biblioteca Nacional di Madrid e il
Ms. A delUInstitut de France (L’Arte, nr 3/4, dicembre
1968), pp. 106 e successive; C. P e d r e 11 i, Le notę di
pittura di Leonardo da Vinci nei manoscritti inediti di
Madrid (VIII Lettura Viniciana, 15 aprile 1968), Firenze
1969; L. H. Heydenreich, Bemerkungen zu den zwei
wiedergefunden Manuskripten Leonardo da Vinci’s in
Madrid (Kunstchronik, XXI, April 1968) pp. 85—100; L.
H. Heydenreich, Visualized Knowledge. An Interpre-
tation of Leonardo’s Madrid Codices, Washington 1974;
A. Marinoni, I Codici di Madrid (8937 e 8936) (XIV
Lettura Vinciana, 20 aprile 1974, Firenze 1975; C. Mac-
c a g n i, Riconsiderando il problema delle fonti di Le-
onardo. L’elenco dei libri ai fogli 2 verso 3 redo del
Codice 8936 della Biblioteca Nacional di Madrid (X Let-
tura Vinciana, 20 aprile 1970), Firenze 1971.
7 Vedi: Pedretti, o.c. e A. Chastel, Les Notes
de Lśonard de Vinci sur la peinture d’apres le nouueau
manuscrit de Madrid (Revue de l’Art 1972, No 15).
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