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CALABRIA ABITATA LIBRO L
i ut.*
h Lib.J .
de inriera la chiefr di S.Solìi có altre Fabriche,
e nelMonailero delle Monache di quetta Cic-
ca fi confcrvano fcritture, da'Paefanidi quello
Villaggio fatte nel dotare le loro figliuole, per
Monache in detto Monandro. Spiimga, mezzo
miglio dittante dalla Città,edificatoda'Fran-
cefi per loro fpafiò à tempo del loro dominio.
Cropanei, nel fine della Montagna,da miglia^
18. Oggidì però li trova nediricato dalia feJ.
mem.di D.Fabrizio Carafa,col nome di Fabri-
zia, e corrottamente le Brunare. Numerofo di
Popolo da 2ooo.Abitatori,con molta maeftrà-
za, diipofìe le genti in belle rattezze di corpo ,
e di acuto ingegno . Abbonda di Caiiagneo ,
Noci, legnami, per ogni ufo,e per tavolami,ef-
fendovila Serra , cosi come di Caccie di ogni
forte.TnbutaaJ Regio Lrario, allieme con la_>
Città(quale e Camera riferbata,ed alla qualo
detto villaggio foggiace) per677.Fuochi.
XII. Sta fituata quella Città nella fronte
d'Italia, cipolla all'Oriente tra'l Promontorio
£afìrio > e Corinto , in mezzo a due Fiumi, Sa-
gra, oggidì A laro, e Bozza, oggidì Mofa, di-
nante un miglio dall'uno » e dall'altro , per
quello anche fcrive Pomponio Melag , intsr
Tromontorium %afirfum,& Cocyntum Cauloma,
{rime Caftrum vetus)extat. Mà in luogo aito, e
molto eminente,parte m piano,e parte pende n-
Ce,ìn aere molto fulubre, e ventilato, come an-
che Barrio b l'afferma. Inde eft Caftrum vetus
falubn loco fttumjitsr Sagram, nunc Alarum,S
Mofam amnes troclis,& angudlis fxcundos>undi
que rupibas fefium , diftat à Mare tria millia—t
paffus,d LocrisQiuncffyerace)duo dcvignithCau^
Ionia olim ditta: onde vi fu chi dille : Locris, &
Cautoma nunqua Tcfiisfuit La fua lùgheza è di
un migliora larghezza meno di mezzo miglio.,e
per circuirla di tuori miglia tre". La fua fortez-
za, tra per la natura,sù l'altezza de'Kocchi, e_j
tré per l'arte,circuita di fopradi mura,e di for-
ti Baloardi,proveduti di Cànoni di Bronzo, có
4<Porte,fituate a'fiàchi in forma di Croce, per
i'ufeire, ed entrare de'Cittadini,fi tede inefpu-
gnabilejcome anchealcune pitture antiche ci 1'
àdditanojCÓ quelle parole:*? Ar$,4?tef&Na-
tura munitus. Q^ndì e, che l'anno 1584. à 8.
Settembre airimprovifo ailediataui cento Ga-
jee Turchefche, lotto la condotta di Sinam Ci.
|gàla,MeiDnefenuegatOi doppo un fiero com-
battimento di un giorno iutiero ,' itilo vitto-
riosi , fen za offlTa di niun Cittadino , con la_i
no le guaiule per alimento de'Porc«Abb01ida-
110 di legname , per l'ufo delle fabriche e del
fuoco, di f igli, Agrofcelli, damali fi lavora
no opere alfai nobii»3perle Chiefe.e perla No-
biltà ', come dideliziofe Caccie di ognifbrte_;
di Animali Silvellri, e volatili. Le marine fono
in fpaziofe pianure,producevoii di ogni forte_5
di fromenti, di grani majorchini, orgi, migli
fave, ceci, foriachi, con altre forti di legumi ;
Abbonda di Vigneti, per tutto il fuo circuito
da4.miglia all'interno piene di nobili Uvo ,
che producono vini deiicati/2mi;come di Giar.
dini pieni di Agrumi, con copia di altri frutti,
per l'Lllade , e per l'Inverno , e di verdumi
in ogni tempo , ogii di qualità , mele , cere_? 3
bombaggio,lino,caoape,con ogni altra colk_»
ueceflàriai fi fàgran copia di fete,eper alimen-
to del verme vi fono copiolìflìmi Giardini di
Celli bianchi,e neri. Ne vi mancano le minie-
re dell'Oro, del Piombo, del Ferro, la Calami
ta, il Sai terrefìre, la terra rolla, il Gillo, le Pie-
tre frigie, l'Amomo* la Vitice, l'Agrofcino,che
fonde la maiììce, come anche rapporta il Ma-
rafioti - ;'
XfV. Barrio anche in tal manierane de
fcrive la fertilità : Fiunt C anioni a(nnnc Caftel
veto e) vina bonitate mirifica,uem olea,& meli,
clava, & Cafeusprobatiffimus, & Hyppaceslau-
datijfimè, & Figulina opera non vulgaria : Fit
Gofsypium,&Stfama^iafcuntur Cappares,prove-
nit L bc>-ebyntbus, nafeitur Gypfum, & Magnefia
lapis, & rubrica Fabrilis ; Item Sai nativum_>,
Aurum,Ftriiim, Vlumbum. Extant,lk sylvx ad
domoruni tigna, & ad Navigiorum fabricam ap-
tce. Item fylvjt Glandi/era , & Cafìanetaporcis a
lcndis,&pabulis opportuna • Fiunt, & venatio
nes uheres Aprorum> Cervorum, & aliorum syl
veftrium Animahum.Sunt,& teftitudines,& He-
rinacia.
XV. Dimorò quella Città nella Cecità
delì'fdolatria.moltianni doppo,che fù dettai
Calìelvetere.come tutta la M.Grecia,bn all'an
no di Cnito ìz.che palfando da Tarato l'Apo
Itolo S. Pietro per Reggio, anche con la fua_j
dottrina convertì alla Fede di Grillo , e battez-
zo co'luoi propj mani li Popoli di quella Cit
tàjndi partitoli per.Reggio, vilafciò un certo
Uomo,per nome Pietro Antiocheno,acciò me-
glio l'alìòdaflè nella S.Fede,il quale poi da'Mi
nidri Imperiali fù fatto morire crocifìflo,come
i/a/.ije.
nel Martirologio Rom.kdi legge* Eodem dit^»^ i j.
morte di più di 200.Turchi. Così come l'anno j S. l'etri, qui apud Civitatem Aitloniam , Crucis Gc*"'
iéa^.à ló.Giugno alièdiatauel far delgiorno I fupplicio eftinteremptus , Beda, Ufuardo,ed il
dallo sbarco di 13, Galee Algerini, e Biierta_>, I Surionel x.toni.fanno anche di ciò memoria.
XVf. Venne poi confirmita nella ricevuta
S.Fede da S.Policarpo Veic.di .Smirne,ali'ora
che palfando à Roma dimorò tre giorni in_>
quella Città,nelquul luogo ove s'imbarcò,in_>
memoria di sì gran beneficio) fabricarono una
CL
ppo lungo combattimento reftò vittoriola,
lenza off. fa de'Cittadini,e con la morte di più
di 100.Turchi.
XI IL li fuo Territorio è molto ampio, O
fpaziofo.chegionge à miglia loo.di circuito,
per la parte delle Montagne iiu'à S. Stefano del
Solco miglia 26. parte moutuofo, e parte iru
piano , mà di tolti, e dehziou Bofchi, pieni
q'IìicLPiuhAbetLFarne.e Ceife, che produco-
hiefa in onore di S.Policarpo, lì vedono og-
gidì li rovinati veft/gg/,col nome di S.Poliìca
llro.Pui dentro Terra la aXhiefa in onore del-
la Sii, Ffiuità, nella quale ogni anno la 3. Fellta
~- ™ ' " ~ tu
CALABRIA ABITATA LIBRO L
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h Lib.J .
de inriera la chiefr di S.Solìi có altre Fabriche,
e nelMonailero delle Monache di quetta Cic-
ca fi confcrvano fcritture, da'Paefanidi quello
Villaggio fatte nel dotare le loro figliuole, per
Monache in detto Monandro. Spiimga, mezzo
miglio dittante dalla Città,edificatoda'Fran-
cefi per loro fpafiò à tempo del loro dominio.
Cropanei, nel fine della Montagna,da miglia^
18. Oggidì però li trova nediricato dalia feJ.
mem.di D.Fabrizio Carafa,col nome di Fabri-
zia, e corrottamente le Brunare. Numerofo di
Popolo da 2ooo.Abitatori,con molta maeftrà-
za, diipofìe le genti in belle rattezze di corpo ,
e di acuto ingegno . Abbonda di Caiiagneo ,
Noci, legnami, per ogni ufo,e per tavolami,ef-
fendovila Serra , cosi come di Caccie di ogni
forte.TnbutaaJ Regio Lrario, allieme con la_>
Città(quale e Camera riferbata,ed alla qualo
detto villaggio foggiace) per677.Fuochi.
XII. Sta fituata quella Città nella fronte
d'Italia, cipolla all'Oriente tra'l Promontorio
£afìrio > e Corinto , in mezzo a due Fiumi, Sa-
gra, oggidì A laro, e Bozza, oggidì Mofa, di-
nante un miglio dall'uno » e dall'altro , per
quello anche fcrive Pomponio Melag , intsr
Tromontorium %afirfum,& Cocyntum Cauloma,
{rime Caftrum vetus)extat. Mà in luogo aito, e
molto eminente,parte m piano,e parte pende n-
Ce,ìn aere molto fulubre, e ventilato, come an-
che Barrio b l'afferma. Inde eft Caftrum vetus
falubn loco fttumjitsr Sagram, nunc Alarum,S
Mofam amnes troclis,& angudlis fxcundos>undi
que rupibas fefium , diftat à Mare tria millia—t
paffus,d LocrisQiuncffyerace)duo dcvignithCau^
Ionia olim ditta: onde vi fu chi dille : Locris, &
Cautoma nunqua Tcfiisfuit La fua lùgheza è di
un migliora larghezza meno di mezzo miglio.,e
per circuirla di tuori miglia tre". La fua fortez-
za, tra per la natura,sù l'altezza de'Kocchi, e_j
tré per l'arte,circuita di fopradi mura,e di for-
ti Baloardi,proveduti di Cànoni di Bronzo, có
4<Porte,fituate a'fiàchi in forma di Croce, per
i'ufeire, ed entrare de'Cittadini,fi tede inefpu-
gnabilejcome anchealcune pitture antiche ci 1'
àdditanojCÓ quelle parole:*? Ar$,4?tef&Na-
tura munitus. Q^ndì e, che l'anno 1584. à 8.
Settembre airimprovifo ailediataui cento Ga-
jee Turchefche, lotto la condotta di Sinam Ci.
|gàla,MeiDnefenuegatOi doppo un fiero com-
battimento di un giorno iutiero ,' itilo vitto-
riosi , fen za offlTa di niun Cittadino , con la_i
no le guaiule per alimento de'Porc«Abb01ida-
110 di legname , per l'ufo delle fabriche e del
fuoco, di f igli, Agrofcelli, damali fi lavora
no opere alfai nobii»3perle Chiefe.e perla No-
biltà ', come dideliziofe Caccie di ognifbrte_;
di Animali Silvellri, e volatili. Le marine fono
in fpaziofe pianure,producevoii di ogni forte_5
di fromenti, di grani majorchini, orgi, migli
fave, ceci, foriachi, con altre forti di legumi ;
Abbonda di Vigneti, per tutto il fuo circuito
da4.miglia all'interno piene di nobili Uvo ,
che producono vini deiicati/2mi;come di Giar.
dini pieni di Agrumi, con copia di altri frutti,
per l'Lllade , e per l'Inverno , e di verdumi
in ogni tempo , ogii di qualità , mele , cere_? 3
bombaggio,lino,caoape,con ogni altra colk_»
ueceflàriai fi fàgran copia di fete,eper alimen-
to del verme vi fono copiolìflìmi Giardini di
Celli bianchi,e neri. Ne vi mancano le minie-
re dell'Oro, del Piombo, del Ferro, la Calami
ta, il Sai terrefìre, la terra rolla, il Gillo, le Pie-
tre frigie, l'Amomo* la Vitice, l'Agrofcino,che
fonde la maiììce, come anche rapporta il Ma-
rafioti - ;'
XfV. Barrio anche in tal manierane de
fcrive la fertilità : Fiunt C anioni a(nnnc Caftel
veto e) vina bonitate mirifica,uem olea,& meli,
clava, & Cafeusprobatiffimus, & Hyppaceslau-
datijfimè, & Figulina opera non vulgaria : Fit
Gofsypium,&Stfama^iafcuntur Cappares,prove-
nit L bc>-ebyntbus, nafeitur Gypfum, & Magnefia
lapis, & rubrica Fabrilis ; Item Sai nativum_>,
Aurum,Ftriiim, Vlumbum. Extant,lk sylvx ad
domoruni tigna, & ad Navigiorum fabricam ap-
tce. Item fylvjt Glandi/era , & Cafìanetaporcis a
lcndis,&pabulis opportuna • Fiunt, & venatio
nes uheres Aprorum> Cervorum, & aliorum syl
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XV. Dimorò quella Città nella Cecità
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Calìelvetere.come tutta la M.Grecia,bn all'an
no di Cnito ìz.che palfando da Tarato l'Apo
Itolo S. Pietro per Reggio, anche con la fua_j
dottrina convertì alla Fede di Grillo , e battez-
zo co'luoi propj mani li Popoli di quella Cit
tàjndi partitoli per.Reggio, vilafciò un certo
Uomo,per nome Pietro Antiocheno,acciò me-
glio l'alìòdaflè nella S.Fede,il quale poi da'Mi
nidri Imperiali fù fatto morire crocifìflo,come
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nel Martirologio Rom.kdi legge* Eodem dit^»^ i j.
morte di più di 200.Turchi. Così come l'anno j S. l'etri, qui apud Civitatem Aitloniam , Crucis Gc*"'
iéa^.à ló.Giugno alièdiatauel far delgiorno I fupplicio eftinteremptus , Beda, Ufuardo,ed il
dallo sbarco di 13, Galee Algerini, e Biierta_>, I Surionel x.toni.fanno anche di ciò memoria.
XVf. Venne poi confirmita nella ricevuta
S.Fede da S.Policarpo Veic.di .Smirne,ali'ora
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quella Città,nelquul luogo ove s'imbarcò,in_>
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ppo lungo combattimento reftò vittoriola,
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XI IL li fuo Territorio è molto ampio, O
fpaziofo.chegionge à miglia loo.di circuito,
per la parte delle Montagne iiu'à S. Stefano del
Solco miglia 26. parte moutuofo, e parte iru
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hiefa in onore di S.Policarpo, lì vedono og-
gidì li rovinati veft/gg/,col nome di S.Poliìca
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la Sii, Ffiuità, nella quale ogni anno la 3. Fellta
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