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Fiore, Giovanni; Badolato, Domenico da [Hrsg.]
Della Calabria Illustrata: Opera Varia Istorica Del P. Giovanni Fiore Da Cropani, Predicatore ... (Band 2): In cui si descrivono il Culto divino nella Calabria prima, e dopo il Vangelo ... fino al corrente anno 1743: Opera Erudita ... ; Per la morte dell'Autore succeduta nel 1683 accresciuta fino all'anno presente 1743 — Neapel, 1743 [Cicognara, 4011-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.10172#0135
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DI ALTRI CONFESSORI CAP. IV.

Savj, che conoscevano detto Padre,asseriro-
no , che non potea cuer opera del medemo,
se non le da lume superiore communicata-
gli. Un Giovedì Santo riandò in orazione,*
alla presenza del Venerabile, si viddero da'
Padri cirecftanti useire alcuni raggi dalla_»
sua faccia , che corrispondevano al Sagro
Depolìto.Pervenuto all'anno cinquantaquat-
tro dell'età sua, e trentaquattro di vita Reli-
giosa, s'insermò nella Grancìa di S. Anna,
dove munito de' Santi{simi Sagramenti con
atti di vera umiltà , e servorofa divozione ,
postosi in ginocchio con sune al collo, rice-
vè il Sagro Viatico . Indi fattori cantare dal
Clero il Salmo Lauda]erufalem,z la Sequen-
zia Lauda Sion, tenendo nelle mani l'Imma-
gine del CrocenlTo, spirò l'anima al Creato-
re a 29. d'Agofto del 1701.
Oltre a Religiofi Certoiini già detti, vi so-
no ancora altri viOùti con lode di virtù, e
morti in concetto di SantirÌ5ina perche non
oliami le diligenze tifate , non li potè aver
notizia particolare delle loro gelta, pertan-
to lì notano qui folamente i nudi nomi di ef-
fi col giorno della lor morte . Eglino dun-
que fono D. Nicolò Riccio di Taverna Sa-
cerdote morto in S. Stefano al Bofco a 9. Fe-
braro l'anno 1^92 Frà Benedetto da Gafpa-
rina Laico Profelfo,morì nel medefimo Mo-
nafterio aio. Giugno del 1606. D.Maurizio
Franchino da Terranova Sacerdote nell'
isielfo Convento, pafsò al Signore ai], Ot-
tobre del kJi 5. Frà Girolamo Isabeila da
Melicoccà Laico Profelso, morì ivi a }.De-
cembredel 170^. D. Gio: Battifta Cosenza
di Cropani Sacerdote, riposò nel Signore in
detto Convento agli 11. Aprile del 1710.
Frà Stefano Melìa da Squiliace Laico Pro-
feflò,fìnì il corso de'fuoi giorni a21.De-
cembre del 1714. Fra Gio: Battista Luca da
Grotterìa Laico Professb , terminò il viver
mortale nella medeiima Casa a 17. Febraro
17*33. Frà Michele Spagnuolo da Pazzano
Laico Proselfo cambiò quella coli' altra vita
a 24. Febraro del 1740.
* V.
-
Di alcuni Religiosi Carmelitani ài
Santa vita .

FRà Girolamo Salviati nacquo
nella Città di Cotrqne,ed abbrac-
ciato l'Istituto Carmelitano , divenne fpec-
chio elsemplare di penitenza,ed acerrimo
eftirpatore de'vizj,avendo colle Tue prediche
ridotti molti Eretici alla Santa Fede,e liber-
tini al timore di Dio . Lasciò fua spoglia_,
mortale nel Convento della sua Patria, por-
tandoli dietro gran sama di Santità, alle cui
essequie concorfero i popoli per pianger
communemente la perdita d'un Uomo sì ce-
lebre. Fù sepolto nel 1619.


JIL Frà Grisostomo Masino dell' istcflà-,
Patria, e Religione, che il sopradetto, su
xveligioso, decorato d' ogni virtù . Esfendo
Vicario Provinciale fi sè conoseere vero mo-
dello^ fpecchio di persezione.Ne'rostri più
samigerati sacondissiaio oratore,ed etììcacif-
simo neirappoftoiicapersuafiva,riducendo i
peccatori più catenari dal demonio alia li-
bertà de'figliuoli di Dio .Morì fintamente
in.Cotrone nel i5z^.
pi III. Frà Giufeppe Prato Sacerdote Car-
melitano della Terra di Corogiiano,sìo-
rì in povertà di fpirito , nella virtù dell'ub-
bidienza, e dell'umiltà, efercitandosi di con-
tinuo nell'impiego dell'opere più vili,ed ab-
iette . Ville con gran fama di Santità, e colle
fue predicazioni Appoitoliche traile alla via
dei Cielo molte anime perdute, riducendoie
a vigere , e morire coi Santo timor di Dio
Chiufe feriremo de giorni fuoi nel Conven
to di Corogliano, compianto da tutti i fuoi
Cittadini nel itfxj.
pz IV. Frà Vincenzo Comitò della Città
Jsg di Reggio fù foggetto degniifimo da_>
rammemorarli tra Carmelitani di Santa vi
ta. Dimorò egli lunga pezza nella Città di
Melsina, afsine di riftorare quel Convento
del fuo Ordine, come fece, non folo toccan
te a bifogni materiali, ma molto più a' for
mali, iliuftrandolo colla Santità della vita, e
colla moltiplicità de'miracoli, avendo fanati
non pochi ammalati di morbi incurabili co.'
tocco della fua mano . Sorta un orribil tem~
pefta in tempo , che il fuo Convento trova-
vafi feoperto per occafion di sabrica, la fedo
col segno della Croce , richiamando in un_»
iftante la bramata ferenità. Gli altri prodig
satti da quello Servo di Dio fi rapportano
dal P< Placido Samperi Gefuita nella fua I
conologia lib.z, fol.19;. Pieno finalmente di
virtù, e di meriti morì qual ville neiia llef-
sa Città, concorrendo alii suoi funerali quaf
tutti li Cittadini, che cercavano qualche re
liquia del benedetto Cadavero, per conser-
varsela come ptezioso tesoro . Sortì quello
selice tranlìto nell'anno 1635.
fa V. Fra Santoro Borromeo della Terra di
<t& Corogliano era dotato di tanta semplici-
tà , che invitava la Santisfima Vergine , e li
Santi del suo Ordine a sar seco orazione,
che soleva chiamare cena dolce della sua_»
povertà. Fù chiamato all' eterni riposi dal
Carmine di Cosenza nel 16}6.
fa VI. Fra Gio: Giacomo Tagliserro ancor
4I egli di Corogliano, Religiofo Carmeli-
tano fu Fondatore, e Risormatore della Pro-
vincia , aflìeme col Padre Maestro Alsonzo
Licandro 5 a tal essetto sondarono in Cunn-
ea il Convento di S. Elia del primo litituto.
acciò servine d'elsemplare dell'olservanza
più persetta, e rigorofa a tutti gli altri Con-
venti . Al pari della risorma de' Monalterj
su quella dell'anima, eh'egli fè coll'elfera-
plarità de'coftumi, e colla làntità della vita,
" " P ì che
 
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