DOI Heft:
Le Gallerie Italiane
DOI Artikel:Mariani, Lucio: Museo del Palazzo Ducale in Venezia, [2]: Raccolta archeologica
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74 LE GALLERIE ITALIANE
con segni particolari aventi un significato convenzionale, oggi non facil-
mente spiegabile.
La sala successiva è detta dei busti, perchè ivi sono rimasti, come
prima, i ritratti antichi della collezione, ordinati però cronologicamente
e scelti fra i migliori che erano sparsi pel museo ; essi sono una serie
iconografica non spregevole per l'epoca romana ; fra gli altri v' è un ci-
melio nell'effigie molto veristica e di arte eccellente, di Vitellio.1
Da questa si rientra nella sala dello Scudo, un tempo anticamera per
le guardie ed i servitori dei personaggi che avevano accesso presso il
Doge. Ciò è confermato anche dai graffiti delle pareti, alcuni dei quali
sono tornati in luce, rimovendo, per restauri, il rivestimento dei muri.
La Galleria delle Statue o sala Priuli, antico ingresso del museo,
con questa nuova disposizione ne è divenuta l'uscita. Per la sua solidità vi
si trovano collocate le statue più pesanti, non però ammassate senz'ordine
come erano prima. Così, per esempio, le statue ed i gruppi di tipo pras-
sitelico sono disposti l'uno accanto all'altro, nella parete lunga, di fronte
alle finestre; lo stesso si dica del gruppo mitriaco, del gruppo bacchico, ecc.
A compiere poi in modo decoroso il ripristinamento dell'antica di-
mora ducale, si ò riaperto al pubblico l'altro braccio della scala d oro,
riccamente decorato, che ricongiunge il museo con le altre parti del
palazzo, rendendo più facile il percorso ai visitatori.
Roma, 22 novembre 1895.
Lucio Mariani.
1 Bernoulli, Rómische Ikonographie, II, 2, tav. V.
con segni particolari aventi un significato convenzionale, oggi non facil-
mente spiegabile.
La sala successiva è detta dei busti, perchè ivi sono rimasti, come
prima, i ritratti antichi della collezione, ordinati però cronologicamente
e scelti fra i migliori che erano sparsi pel museo ; essi sono una serie
iconografica non spregevole per l'epoca romana ; fra gli altri v' è un ci-
melio nell'effigie molto veristica e di arte eccellente, di Vitellio.1
Da questa si rientra nella sala dello Scudo, un tempo anticamera per
le guardie ed i servitori dei personaggi che avevano accesso presso il
Doge. Ciò è confermato anche dai graffiti delle pareti, alcuni dei quali
sono tornati in luce, rimovendo, per restauri, il rivestimento dei muri.
La Galleria delle Statue o sala Priuli, antico ingresso del museo,
con questa nuova disposizione ne è divenuta l'uscita. Per la sua solidità vi
si trovano collocate le statue più pesanti, non però ammassate senz'ordine
come erano prima. Così, per esempio, le statue ed i gruppi di tipo pras-
sitelico sono disposti l'uno accanto all'altro, nella parete lunga, di fronte
alle finestre; lo stesso si dica del gruppo mitriaco, del gruppo bacchico, ecc.
A compiere poi in modo decoroso il ripristinamento dell'antica di-
mora ducale, si ò riaperto al pubblico l'altro braccio della scala d oro,
riccamente decorato, che ricongiunge il museo con le altre parti del
palazzo, rendendo più facile il percorso ai visitatori.
Roma, 22 novembre 1895.
Lucio Mariani.
1 Bernoulli, Rómische Ikonographie, II, 2, tav. V.