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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 2.1894-1895

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Le Gallerie Italiane
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Supino, Igino Benvenuto: Musei Civici, [1]: Museo civico di Pisa
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https://doi.org/10.11588/diglit.17327#0219
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MUSEI CIVICI i73

stava sopra la porta del Duomo, che è dirimpetto al Campanile, come
ricorda il Vasari che l'attribuisce a Giovanni Pisano. 1

Nel punto ove parte la leggenda sta una piccola croce, siccome in
tutti gli altri, ma questa è fiancheggiata da due ramoscelli di gramigna
fiorita, alludenti al popolo pisano. Il gambo di gotica forma ed analogo
per solidità al resto della mole, porta nella sua base alcuni merli come
per simbolo della città murata, alla quale appartiene. Scrive il chiarissimo
conte Passerini : « Il sigillo originale è di squisito lavoro, ed esiste in Pisa
nella preziosa collezione di oggetti antichi messa insieme dal cavaliere
Moisè Supino... E se tutta debbo esporre la mia opinione su quel sigillo,
dirò che parmi di riconoscere in esso la bella maniera, che fece tanto
onore a Niccolò Pisano ed alla sua scuola, e più specialmente quella di
Nino per il raffronto del tipo e della corona messa in capo alla Vergine
con alcune delle sue statue ». 2

4. Sigillo del parlilo ghibellino. Grande sigillo di forma circolare, in
bronzo dorato, di finissimo lavoro, rappresentante nel centro l'aquila co-
ronata nell'atto di ghermire un leone simboleggiato per la fazione Guelfa,
e avente attorno la leggenda:

ȣ SIGILLVM : PARTIS : COMVNIS : ET : POPVLI : PISANI.

Il presente importantissimo si-
gillo è stato illustrato dal Manni,
il quale scrive in proposito : « Ma
perchè l'aquila del nostro sigillo in-
vece di avere sotto gli artigli un
capitello di colonna, come hanno per

10 più le monete (pisane) accennate...
ella ha un piccolo leone, abbattuto
e mortificato, convien supporre esser
questo il Leone Impresa de'fioren-
tini ». E ricordando la novella del
Sacchetti, la quale narra la piacevole
burla fatta da Buffalmacco al vescovo
d'Arezzo, Guido Tarlati, il quale
aveva ordinato al pittore che gli dovesse fare nel suo palagio « una aguglia
(chè in tal guisa addimandavano l'aquila gli antichi) che paresse un' aguglia
viva, che fosse addosso a un leone, ed avesselo morto », non dubita punto

11 Manni che « o il sigillo presente dalla pittura divisata avesse dipen-

1 Ed. Sansoni, voi. I, pag. 318.

2 Loc. cit., pag.
 
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