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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 2.1894-1895

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Le Gallerie Italiane
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Kristeller, Paul: Musei Civici, [2]: Museo civici di Prato
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https://doi.org/10.11588/diglit.17327#0230
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184

LE GALLERIE ITALIANE

2.

Museo Civico di Prato.

Silografia trovata nel palazzo municipale di Prato.

Da notizie e documenti contemporanei sappiamo che fin dal principio
del secolo XV l'arte silografica era esercitata in Italia come un mestiere,
e che molti artefici fabbricavano ogni sorta di silografie, dalle immagini
dei santi alle carte da giuoco. Ma di tanta produzione destinata all'uso e
nell'uso consumata, restano pochi avanzi della primitiva epoca, insufficienti
a darci un'idea dello stato della silografia italiana, mentre della tedesca
e della fiamminga si offre allo studioso uno straricco materiale di mo-
numenti.

Pure, dai pochissimi saggi conservati della silografia italiana prima che
fosse adoperata per l'illustrazione di libri stampati, è lecito desumere che
essa, per valore artistico e tecnico, non dev'essere stata punto inferiore
alla settentrionale. Anzi quasi tutte le silografie rimaste mostrano alta
valentia, originalità e varietà dello stile tecnico degli autori, così che
spesso ci permettono di studiarle non come rappresentanti di una massa
di produzioni schematiche e meccaniche, ma a una a una, come opere
dotate di artistica individualità.

Il ristretto numero di tali silografie italiane quattrocentistiche viene
opportunamente accresciuto da un grande e importante foglio scoperto
di recente nel palazzo municipale di Prato, dove il caso lo aveva serbato
in una nicchia da lungo tempo murata. Questo lavoro, che ora è nel
Museo comunale della stessa città, misura cent. 56.5 X 4-0«5> e rappresenta
la Crocifissione di Cristo. La riproduzione qui aggiunta mi dispensa dal
descriverla (tav. XVIII).

La silografia è stampata con inchiostro assai liquido, bruno pallido,
le linee sono impresse molto profondamente sulla carta, ciò che rende
probabile la supposizione che la tiratura sia stata eseguita a mano e non
con la macchina. Su varie parti dell' incisione si distinguono diversi colori,
qui bruno, lì verde, altrove rosso. Evidentemente questi colori sono stati
messi per mezzo d'un processo meccanico, poiché il contorno della super-
ficie colorita segue regolarmente il contorno stampato delle figure, senza
però coincidere, ciò che appunto non può derivare se non da un difetto di
processo meccanico, non mai da una fattura libera a guisa di miniatura.
Pure, non scorgendosi dall'altra parte alcuna traccia dell'impressione sui
contorni poco precisi della superfìcie colorita, se ne può concludere che
 
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