zpB Lib. IL Gap. IL
te* con quella Caratteristica Tempre conveniente ai Pelasgi, cioè di
Peregrini, e di Errabondi» Ci avverte, che Locri, c Lelegi erano una
cosa medefima, perchè Duce dei Lelegi su uno per nome Locro, e che_,
ciò, che si dice dei Locri, fi può dire ancora dei Cauconi. Di fatto
Locro fu Fratello d’Alcinoo , che dall’ Italia condulse in Sicilia la
Colonia dei Feaci, come proviamo nel Capitolo dei primi Abita-
tori della SiciliaC* 1) . Con che panni, che si spieghi a sufficienza 5 che
Locri,Lelegi, e Cauconi erano un istelso popolo. Ma specifìca ancora
di più, cioè , che quefii Errabondi , o Foresiieri erano circa ai tempi Tro-
iani , ed anco innanzi, e facevano in Grecia molte invasioni, o es-
cursioni . Tanto è vero ciò, che contro Dionisio ci dice Tuci-
dide, cioè, che nes tempi ante-Trojani non i Greci facevano inva»
sioni nelle altrui Provincie, ma i Greci le pativano dai Foreltieri.
E liegue, che precisamente avanti i tempi Troiani, erano, o signo-
reggiavano, e Lelegi, e Cauconi, e Pelasgi ; e che quefii sono appunto
quegli, che Omero ce gli descrive per Ausiliarj dei Troiani, e che.
così andavano errando in molti luoghi d'Europa (*■) #
Non pare, che meglio polla descrivere la qualità di Errabondi
a guisa di Cicogne per conquistare l’altrui, nè che più chiaramente
polla dire che Lelegi, Cauconi, e Pelasgi erano un Popolo di i»
dentifica origine . Di fatto Omero quelli istessì e precilì Popoli gli
conta
rum vero Politia is nane Locros Lelegas vocat .... Hesiodo sidem adiri-
bendam crediderim, qui Lelegum populorum Ducem fuijse Locrum afe-
vit.. • •. Hac sané aliqu'ts^ & de Cauconibus dicere poteft s II pajso,
che di E/iodo cita Strabane, è perduto ; ma si trova nei di lui Fram-
menti in alcune buone Edizioni di Esiodo, come in quelle di Amsierdam
e dopo la pag. ìóz, ~ ,lHroìyàp Acnpcg AeXéyoov 'ryramo &
Sed quidem Locrus Lelegum suit Dux Populorum »
(i) Vedi il detto Capitolo dei primi Abitatori della Sicilia, §. Ciò poho.
(a) Strabon. L, 12. pag, 383. =: Sed precipue circa Troiana tempora , ac
etiam posìea excursiones [ in G rari am ] , trasmigr attoriefque salla fue-
runt, cum barbari sirnus ac Gradi ad aliena adipiseenda serrentur. Sed
ante res Troianas hac erant, Tunc enim Pelasgorum natio, & Cauco-
num Lelegum erat. Diftum esl enim, quod ohm //, quos poftea Poeta
[ Homerus ] Troianis Socios sacit, nequaquam ex ulteriore regione in mul-
tis Europa locis errabant =s ed al Lib, 14. pag. 442. ~ Et priori bus ha-
bitatoribus adimentes, qui & ipsi magna ex parte Leleges erant, (y
Pelasgi.
te* con quella Caratteristica Tempre conveniente ai Pelasgi, cioè di
Peregrini, e di Errabondi» Ci avverte, che Locri, c Lelegi erano una
cosa medefima, perchè Duce dei Lelegi su uno per nome Locro, e che_,
ciò, che si dice dei Locri, fi può dire ancora dei Cauconi. Di fatto
Locro fu Fratello d’Alcinoo , che dall’ Italia condulse in Sicilia la
Colonia dei Feaci, come proviamo nel Capitolo dei primi Abita-
tori della SiciliaC* 1) . Con che panni, che si spieghi a sufficienza 5 che
Locri,Lelegi, e Cauconi erano un istelso popolo. Ma specifìca ancora
di più, cioè , che quefii Errabondi , o Foresiieri erano circa ai tempi Tro-
iani , ed anco innanzi, e facevano in Grecia molte invasioni, o es-
cursioni . Tanto è vero ciò, che contro Dionisio ci dice Tuci-
dide, cioè, che nes tempi ante-Trojani non i Greci facevano inva»
sioni nelle altrui Provincie, ma i Greci le pativano dai Foreltieri.
E liegue, che precisamente avanti i tempi Troiani, erano, o signo-
reggiavano, e Lelegi, e Cauconi, e Pelasgi ; e che quefii sono appunto
quegli, che Omero ce gli descrive per Ausiliarj dei Troiani, e che.
così andavano errando in molti luoghi d'Europa (*■) #
Non pare, che meglio polla descrivere la qualità di Errabondi
a guisa di Cicogne per conquistare l’altrui, nè che più chiaramente
polla dire che Lelegi, Cauconi, e Pelasgi erano un Popolo di i»
dentifica origine . Di fatto Omero quelli istessì e precilì Popoli gli
conta
rum vero Politia is nane Locros Lelegas vocat .... Hesiodo sidem adiri-
bendam crediderim, qui Lelegum populorum Ducem fuijse Locrum afe-
vit.. • •. Hac sané aliqu'ts^ & de Cauconibus dicere poteft s II pajso,
che di E/iodo cita Strabane, è perduto ; ma si trova nei di lui Fram-
menti in alcune buone Edizioni di Esiodo, come in quelle di Amsierdam
e dopo la pag. ìóz, ~ ,lHroìyàp Acnpcg AeXéyoov 'ryramo &
Sed quidem Locrus Lelegum suit Dux Populorum »
(i) Vedi il detto Capitolo dei primi Abitatori della Sicilia, §. Ciò poho.
(a) Strabon. L, 12. pag, 383. =: Sed precipue circa Troiana tempora , ac
etiam posìea excursiones [ in G rari am ] , trasmigr attoriefque salla fue-
runt, cum barbari sirnus ac Gradi ad aliena adipiseenda serrentur. Sed
ante res Troianas hac erant, Tunc enim Pelasgorum natio, & Cauco-
num Lelegum erat. Diftum esl enim, quod ohm //, quos poftea Poeta
[ Homerus ] Troianis Socios sacit, nequaquam ex ulteriore regione in mul-
tis Europa locis errabant =s ed al Lib, 14. pag. 442. ~ Et priori bus ha-
bitatoribus adimentes, qui & ipsi magna ex parte Leleges erant, (y
Pelasgi.