(J02, Ltb. IV, Cdp, 11,
dicendo sO, che per accrescer gloria alla lingua Ebrea Jì può quasi ogni
cosa ridurre all'* Ebraifmo , e al Fenici sino. Eppure con sella , che i
Greci anno ignorato assatto il Fenicio (*0. E non ostante ciò* dice, che
coir Ebreo si Spiega il tutto ; e che le più remote antichità non sa-
lò di Grecia» ma di qualunque altra Nazione da ella disparatissima,
si posiono ridurre al detto Ebraismo (3).
Ciò sia detto anco in faccia dei nostri moderni e dottisfimi Inter.,
preti della lingua Etrusca, che con sirn ili etimologie intendono il
tutto (piegare. Io, che mi protetto ignorante in limili giuochi di
parole» non ho mai adottate altre spiegazioni Etrusche, se non-,
che quelle, che ci attestano per Etrusche i vecchi, e classìci Au-
tori. E quelle le credo verilsime, e le credo significative di quan-
to elsi ci dicono ; e non escludo nemmeno quelle spiegazioni dei
detti nostri recenti Autori, le quali a prima faccia esprimono la
loro innocenza, e verità. Ma se quelle felici spiegazioni sono die-
ci e venti, trovo all* incontro, che le infelici, e le forzate so-
no trenta e cento. '
Se leviamo dal Bochart tutte quelle etimologie, gli leviamo uru
terzo, e forsè la metà del suo libro - nel quale peraltro rella sem-
pre una gran melTe d* erudizione. Si accordi, che egli dica benjsfi'
mo, credendo il Fenicio un dialetto dell* Ebreo ; ma per egual ra-
gione dobbiam credere un dialetto dell* Ebreo anco V Etrusco . E
se il Fenicio» come egli prova (4), deriva da Cam, figlio di Noè,
anco V Etrasco deriva da Jafet altro figlio di Noè» che colla me*
desima lingua in bocca popolò l’Italia, e 1’ Europa .
Ma perchè dunque il Bochart a forza di dette sue derivazioni e-
timologiche dall* Ebreo alTerisce, che sia Fenicio ogni vocabolo »
ogni
CO Bochart Prasat, in Chanaan circa sin• rs- Porro id quoque satebuntur....
Unde plus majefìatis, O* authoritatis Hebree lingule concilietur, quam
si docearur ex ea elici pojse pene quìdquid uspiam suìt antiquijsimum »
ettam apud gentes a Judeorum commercio remotijsimas.
{2, ) Bochart Prasat. in Chanaan circa sin. s Ex bis .... Veteres Phoenices
apparet in vocibus ludentes, Grecìs imposu'tsse ; & sabularum Archite~
61 is latam portam aperuijse . Sed (3* ipfi Oraci multo plura de suo con•
sixerunt Phoenicismi ignorattone.
C 3 ) Bochart in nota precedenti.
( 4) In de Presazione, e in d. Uh. in Canaan pag. %6it
dicendo sO, che per accrescer gloria alla lingua Ebrea Jì può quasi ogni
cosa ridurre all'* Ebraifmo , e al Fenici sino. Eppure con sella , che i
Greci anno ignorato assatto il Fenicio (*0. E non ostante ciò* dice, che
coir Ebreo si Spiega il tutto ; e che le più remote antichità non sa-
lò di Grecia» ma di qualunque altra Nazione da ella disparatissima,
si posiono ridurre al detto Ebraismo (3).
Ciò sia detto anco in faccia dei nostri moderni e dottisfimi Inter.,
preti della lingua Etrusca, che con sirn ili etimologie intendono il
tutto (piegare. Io, che mi protetto ignorante in limili giuochi di
parole» non ho mai adottate altre spiegazioni Etrusche, se non-,
che quelle, che ci attestano per Etrusche i vecchi, e classìci Au-
tori. E quelle le credo verilsime, e le credo significative di quan-
to elsi ci dicono ; e non escludo nemmeno quelle spiegazioni dei
detti nostri recenti Autori, le quali a prima faccia esprimono la
loro innocenza, e verità. Ma se quelle felici spiegazioni sono die-
ci e venti, trovo all* incontro, che le infelici, e le forzate so-
no trenta e cento. '
Se leviamo dal Bochart tutte quelle etimologie, gli leviamo uru
terzo, e forsè la metà del suo libro - nel quale peraltro rella sem-
pre una gran melTe d* erudizione. Si accordi, che egli dica benjsfi'
mo, credendo il Fenicio un dialetto dell* Ebreo ; ma per egual ra-
gione dobbiam credere un dialetto dell* Ebreo anco V Etrusco . E
se il Fenicio» come egli prova (4), deriva da Cam, figlio di Noè,
anco V Etrasco deriva da Jafet altro figlio di Noè» che colla me*
desima lingua in bocca popolò l’Italia, e 1’ Europa .
Ma perchè dunque il Bochart a forza di dette sue derivazioni e-
timologiche dall* Ebreo alTerisce, che sia Fenicio ogni vocabolo »
ogni
CO Bochart Prasat, in Chanaan circa sin• rs- Porro id quoque satebuntur....
Unde plus majefìatis, O* authoritatis Hebree lingule concilietur, quam
si docearur ex ea elici pojse pene quìdquid uspiam suìt antiquijsimum »
ettam apud gentes a Judeorum commercio remotijsimas.
{2, ) Bochart Prasat. in Chanaan circa sin. s Ex bis .... Veteres Phoenices
apparet in vocibus ludentes, Grecìs imposu'tsse ; & sabularum Archite~
61 is latam portam aperuijse . Sed (3* ipfi Oraci multo plura de suo con•
sixerunt Phoenicismi ignorattone.
C 3 ) Bochart in nota precedenti.
( 4) In de Presazione, e in d. Uh. in Canaan pag. %6it