Mauro, Lucio; Aldrovandi, Ulisse [Editor]: Le Antichita De La Citta Di Roma (Venedig, 1556) [Cicognara, 3572; 3787]

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ptctjche era nel mondo,nacque in terra il Signor
noftro Giefu Chrifo.

Dinmpeto dcpiefa fopralaporta oppoftae
cynaltra heìla tefla di Pallade colpetto veftito.

Sono ancho in quefla camera due tauole mar~
imoree antiche : in i>na è fcolpito di mexG9 t'ileno
un leonCj che ammax^a yn toro : ne taltraf ye
ide yno idoleito ifcolpito.

In yn 'altra camera piu adentro è yna hella
ssatna di Diana in pie yeflita: ha il carcajfo die-
tro lefftallei& yna faettam mano: &hale
sue treccie rauolte uavamente dietro. S’e na det

«' O O

■to j che Diana conferuando la fua yernmtd ya fo
loper h hofcht con le fue mmphe cacctando.

/ In unaitra camera f troua un Fauno ignudoj
inpie ; e fla tn atto} chepare che haìli : ma ha le
braccia e la tefla moderne. Vtfl troua una Ve-
nere inpie yefìita da le cofcie ingiu : et ha le tre-
cte hgate dietro. Vi è ynaltra Venere ptcciola m
piejche efce dal hagno ignuda: onde co yna mano
fi tiene la camiciajchèpendegtujcon l’altra si cuo
pre le memhra fue yergo^nofe.

Vt è ancho yn torjo di Imp. armata ; al quale
hanfatta modernamente Lt tejìa..

/ Jn ynaltra camerapm d dentro fonomoltie