Mauro, Lucio; Aldrovandi, Ulisse [Hrsg.]: Le Antichita De La Citta Di Roma (Venedig, 1556) [Cicognara, 3572; 3787]

L E S T T V E

ajj.ii beìldj ma non ha capo, ne braccia.

Nel decimo è unaltra dónapure yejìita, e fen
%a, capOj ne braccia.

Nel mdecmOjè un Termino uejìito comegli
altn 3ma fenza tefa : & è un termine Diode
gh hortijCome fi puo uedere dalfuo membro uin-
le, che fi yede ifcouerto.

Nel cortigho fi yede medefimamente yno Plu-
tone Dio de tinferno ; ignudo da la metd in fu\ et
afifo fopra yn cerbero : it Plutone stende la ma-
no destra : ma non ha ilcapo, ne it braccio man-
C0j ne ilpiede dntto. E di Plutone ? e di Cerbero
sèparLito attroue.

Si yedegiu in terra una donna uefitAjma fen
%a tejìaj e Jenxa braccia : e di ynapietra ofcura.

Vif yede anchogiu uno huomo di fìatura di
Zvante con ueste tun?a ,ma non ha tes\a3nt
braccia.

Vifono ancho trepiccioti torfi afsii belli.

Netla bellajovgiapoi doue e ta sontanajsi uc~
de in yn nicchio jopra ta porta un paforello yefi
tOj & appoggiando ìl usofu la man manca dor-
me : ha tegambe fcouerte >• e nellaJua bas si

leggono quejìe parote ;

UT SECV R^s QVIES, ET NE-

SCl^C