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Pretore, non Edile, che entrando in carica non cercasse
di rallegrare il popolo con siffatti spettacoli, e chi li dava
più grandiosi, era indubitatamente il più accetto. Aggiun-
gete le munificenze degl' Imperatori, che non conoscevano
altra via di rendersi benevoli, che dar congiarii e giuochi ;
le due cose , che tenevano contento il popolo Romano. Ag-
giungete le Feste, che agli stessi Imperatori per timore o
per adulazione dava il Senato, e voi vedrete una serie di
Giuochi, che appena s'interrompevano ; di modo che pas-
savasi allora la vita degli abitatori delle grandi città in
continuo sollazzo, purché però non veniva la guerra a
troncarlo.
Questi due spettacoli ebbero ancora più lunga vita; pri-
mi a nascere in Roma., furono gli ultimi a morire. I primi,
che diedero alcune paja di gladiatori, furono i fratelli Bru-
to nel funerale di loro padre l'anno 460 di Roma, preso
l'esempio dagli Etruschi. La prima caccia di fiere fu data da
Marco Fulvio l'anno 568.
I giuochi gladiatorii, proibiti più volte, prima da
Costantino l'anno di Cristo 025 (Leg. I. de Gladiat.
Cond. Teodos. ) e poi da varii Imperatori Cristiani, non
cessarono di fatto, che sotto Onorio, i) quale gli abolì
definitivamente ( Teodoreto lib. 5. cap. 26. della sua
Storia Ecclesiastica ). Le cacce sopravvissero più lungo
tempo. Due autentiche prove di fatto ne abbiamo sotto
Teoderico Re d' Italia. Neil' anno di Cristo 5ig , essen-
do consoli Flavio Giustino Augusto Imperatore di Oriente
ed Eularico , genero di Teoderico, perchè marito di A-
iiialpsunta di lui figliuola, questo re, Goto di nazione,
Pretore, non Edile, che entrando in carica non cercasse
di rallegrare il popolo con siffatti spettacoli, e chi li dava
più grandiosi, era indubitatamente il più accetto. Aggiun-
gete le munificenze degl' Imperatori, che non conoscevano
altra via di rendersi benevoli, che dar congiarii e giuochi ;
le due cose , che tenevano contento il popolo Romano. Ag-
giungete le Feste, che agli stessi Imperatori per timore o
per adulazione dava il Senato, e voi vedrete una serie di
Giuochi, che appena s'interrompevano ; di modo che pas-
savasi allora la vita degli abitatori delle grandi città in
continuo sollazzo, purché però non veniva la guerra a
troncarlo.
Questi due spettacoli ebbero ancora più lunga vita; pri-
mi a nascere in Roma., furono gli ultimi a morire. I primi,
che diedero alcune paja di gladiatori, furono i fratelli Bru-
to nel funerale di loro padre l'anno 460 di Roma, preso
l'esempio dagli Etruschi. La prima caccia di fiere fu data da
Marco Fulvio l'anno 568.
I giuochi gladiatorii, proibiti più volte, prima da
Costantino l'anno di Cristo 025 (Leg. I. de Gladiat.
Cond. Teodos. ) e poi da varii Imperatori Cristiani, non
cessarono di fatto, che sotto Onorio, i) quale gli abolì
definitivamente ( Teodoreto lib. 5. cap. 26. della sua
Storia Ecclesiastica ). Le cacce sopravvissero più lungo
tempo. Due autentiche prove di fatto ne abbiamo sotto
Teoderico Re d' Italia. Neil' anno di Cristo 5ig , essen-
do consoli Flavio Giustino Augusto Imperatore di Oriente
ed Eularico , genero di Teoderico, perchè marito di A-
iiialpsunta di lui figliuola, questo re, Goto di nazione,