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reclutava soldati, ed esigeva danaro in casa e fuori da*'
cittadini, da'sudditi, dagli alleati-, mentre egli consu-
mava due anni in allestir navi , e nel mettere insieme
ed esercitare gli uomini dell' armala ; Cesare osservava si
queste, come tutte le altre cose, che si facevano nell'Ita-
lia e nella Gallia sollevata di fresco, e dava ordini op-
portuni di mettere in punto una flotta , avendone com-
messa ad Àgrippa la cura. In fatti costui, che allora contro
i sediziosi faceva la guerra , per la quale il secondo fra i
Romani aveva passato il Reno, era stato richiamato da Ce-
sare ed onorato dell' onor del trionfo. Dopo aver ricevuti
ordini ancor esso di apprestare e di esercitare una flotta
di cui sarebbe stato il comandante ; pure trovandosi in quel
tempo consolo in compagnia di Gallo, tralasciò di cele-
brare il trionfo, reputando vergogna innalzar sè medesi-
mo quando a Cesare era infelicemente succeduta l'impre-
sa, ed attese in vece con ogni studio a porre in ordine l'ar-
mata. Si costruirono adunque navi in tutta la costa marit-
tima d'Italia; ma siccome non v'era alcun lido, dove le
medesime con sicurezza potessero stare ( imperciocché in
quel tempo in quasi tutte le parti di quel continente -non
eranvi porti ), Agrippa immaginò ed eseguì un'opera vera-
mente magnifica, e ciò fu di far comunicare il Lucrino col
mare da una parte, coll'Averno dall'altra, perchè servissero
così di porli. Frequentati in tal guisa questi luoghi, comin-
ciarono intorno all'uno ed all'altro lago a sorgere di molli
edifìzii, buoni per trarvi piacevole e salubre dimora.
E qui giunti, non vogliamo trasandare un frammento
di Fabio Giordano, il quale anche tocca del luogo di Stra-
reclutava soldati, ed esigeva danaro in casa e fuori da*'
cittadini, da'sudditi, dagli alleati-, mentre egli consu-
mava due anni in allestir navi , e nel mettere insieme
ed esercitare gli uomini dell' armala ; Cesare osservava si
queste, come tutte le altre cose, che si facevano nell'Ita-
lia e nella Gallia sollevata di fresco, e dava ordini op-
portuni di mettere in punto una flotta , avendone com-
messa ad Àgrippa la cura. In fatti costui, che allora contro
i sediziosi faceva la guerra , per la quale il secondo fra i
Romani aveva passato il Reno, era stato richiamato da Ce-
sare ed onorato dell' onor del trionfo. Dopo aver ricevuti
ordini ancor esso di apprestare e di esercitare una flotta
di cui sarebbe stato il comandante ; pure trovandosi in quel
tempo consolo in compagnia di Gallo, tralasciò di cele-
brare il trionfo, reputando vergogna innalzar sè medesi-
mo quando a Cesare era infelicemente succeduta l'impre-
sa, ed attese in vece con ogni studio a porre in ordine l'ar-
mata. Si costruirono adunque navi in tutta la costa marit-
tima d'Italia; ma siccome non v'era alcun lido, dove le
medesime con sicurezza potessero stare ( imperciocché in
quel tempo in quasi tutte le parti di quel continente -non
eranvi porti ), Agrippa immaginò ed eseguì un'opera vera-
mente magnifica, e ciò fu di far comunicare il Lucrino col
mare da una parte, coll'Averno dall'altra, perchè servissero
così di porli. Frequentati in tal guisa questi luoghi, comin-
ciarono intorno all'uno ed all'altro lago a sorgere di molli
edifìzii, buoni per trarvi piacevole e salubre dimora.
E qui giunti, non vogliamo trasandare un frammento
di Fabio Giordano, il quale anche tocca del luogo di Stra-