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ogni cinque anni un certame di musica e di ginnastica che
dura parecchi giorni, ed è tale da potersi paragonare co'
più famosi dell'Eliade. Avvi anche colà una strada sotter-
ranea nascosta traversa a quel monte che è posto fra Di-
cearchia e Napoli, e somigliante a quella che mena, come
si è detto dal lago di Averno a Cuma : questa strada, la
quale può capire due carri che vadano in opposta dire-
zione, si stende per molti stadii, e la luce vi è introdotta
per molte aperture che dalla superficie del monte si ad-
dentrano ad una grande profondità. Anche Napoli ha sor-
genti di acque calde, con edilìzi di bagni non punto infe-
riori a quelli di Baia, ma assai meno bastevoli alla mol-
titudine , perocché quivi si è formata una nuova città non
meno grande di Dicearchia a forza di costruirvi palagi gli
uni vicini agli altri. A Napoli poi mantengono viva l'u-
sanza del vivere ellenico coloro che vi si trasferiscono da
Roma per riposare ; uomini letterati e notabili per altre
doti, che l'età o l'inferma salute costringe a desiderar ia
quiete, oltreché alcuni Romani ai quali diletta quel cotal
modo di vivere, vedendo la moltitudine di coloro che quivi
ne godono, volentieri vi si trasferiscono e vi fermano la
loro stanza.
Vicinissimo a Napoli è il castello Eraclio che ha un
promontorio sporgente nel mare, dove il vento di Libia
soffia mirabilmente j sicché l'abitarci è salubre. Questo sito
con Pompei, che viene subito dopo ed è irrigato dal fiume
Sarno , furono un tempo posseduti dagli Osci, poi dai Tir-
reni , da' Pelasgi, e poi dai Sanniti, i quali ne furono an-
che essi cacciati. Pompeia è l'arsenale marittimo di Nola,
ogni cinque anni un certame di musica e di ginnastica che
dura parecchi giorni, ed è tale da potersi paragonare co'
più famosi dell'Eliade. Avvi anche colà una strada sotter-
ranea nascosta traversa a quel monte che è posto fra Di-
cearchia e Napoli, e somigliante a quella che mena, come
si è detto dal lago di Averno a Cuma : questa strada, la
quale può capire due carri che vadano in opposta dire-
zione, si stende per molti stadii, e la luce vi è introdotta
per molte aperture che dalla superficie del monte si ad-
dentrano ad una grande profondità. Anche Napoli ha sor-
genti di acque calde, con edilìzi di bagni non punto infe-
riori a quelli di Baia, ma assai meno bastevoli alla mol-
titudine , perocché quivi si è formata una nuova città non
meno grande di Dicearchia a forza di costruirvi palagi gli
uni vicini agli altri. A Napoli poi mantengono viva l'u-
sanza del vivere ellenico coloro che vi si trasferiscono da
Roma per riposare ; uomini letterati e notabili per altre
doti, che l'età o l'inferma salute costringe a desiderar ia
quiete, oltreché alcuni Romani ai quali diletta quel cotal
modo di vivere, vedendo la moltitudine di coloro che quivi
ne godono, volentieri vi si trasferiscono e vi fermano la
loro stanza.
Vicinissimo a Napoli è il castello Eraclio che ha un
promontorio sporgente nel mare, dove il vento di Libia
soffia mirabilmente j sicché l'abitarci è salubre. Questo sito
con Pompei, che viene subito dopo ed è irrigato dal fiume
Sarno , furono un tempo posseduti dagli Osci, poi dai Tir-
reni , da' Pelasgi, e poi dai Sanniti, i quali ne furono an-
che essi cacciati. Pompeia è l'arsenale marittimo di Nola,