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Pellegrino, il quale, pag. 3n, non essendo stato sufficiente
a scovrire lo stolido ardimento de' copiatori, e non ravvi-
sando in Napoli calidarwn aquarum scaturigines, vuole,
che sieno quelle presso il Vesuvio, e per fermar si strana
opinione recita il verso di Lucrezio niente affacentesi,
Pompeii calidis ubi jumani jontibus aneti. Potea più to-
sto ricorrere all' acque di Pozzuoli, che son più vicine
di Pompei. Indi altiero fa reo d'aver errato Strabone, ed
appone nel margine colali parole : Strabone. notato in più
modi, il che è certo segnale, che non gli era nota la som-
ma autorità degli scrittori originali. Questa guisa di scri-
vere del Pellegrino mosse anche a sdegno colui, che pri-
ma di me lesse una copia del suo libro , ed indi giunse
in mio potere, che v'ascrisse questo piccol comento, e
pieno di semplicità: Il luogo di Strabone s intende de'ba-
gni nel territorio Napolitano, che hanno olii Bagnoli, non
avendo che fare col territorio del Vesuvio. Mi piace an-
che avvertire, che per non essersi ravvisata quest'audace
mutazione de' copiatori, e non compresa in Strabone la
Nea <xo\ig lungo Baia, v'è stato a questi di un uomo, di
cui , per decoro di sua persona, è bello tacere il nome ,
perchè il fallo è grave, il quale interpelrò in una italiana
dissertazione quelle parole, sxu yap AÀAH ITOAI2} yiyin^ai
ffvveokfììlopsitti'ctiv fioccriXiicvv aXkcov itf'aXkoig, bx ikurctw <rv)g A<-
xxixp^ias : Hic apud Baias alia urbs aedificata est, ex*
structis regiis aedificiis alias iuxla alia, non minor urbe Pu-
teolorum : dico, interpelrò, che re e principi fabbricarono
questa nuova città nella nostra Napoli ; e la voce ficcvikuor,
che dinota abitazione magnifica , è divenuta un re , un
Pellegrino, il quale, pag. 3n, non essendo stato sufficiente
a scovrire lo stolido ardimento de' copiatori, e non ravvi-
sando in Napoli calidarwn aquarum scaturigines, vuole,
che sieno quelle presso il Vesuvio, e per fermar si strana
opinione recita il verso di Lucrezio niente affacentesi,
Pompeii calidis ubi jumani jontibus aneti. Potea più to-
sto ricorrere all' acque di Pozzuoli, che son più vicine
di Pompei. Indi altiero fa reo d'aver errato Strabone, ed
appone nel margine colali parole : Strabone. notato in più
modi, il che è certo segnale, che non gli era nota la som-
ma autorità degli scrittori originali. Questa guisa di scri-
vere del Pellegrino mosse anche a sdegno colui, che pri-
ma di me lesse una copia del suo libro , ed indi giunse
in mio potere, che v'ascrisse questo piccol comento, e
pieno di semplicità: Il luogo di Strabone s intende de'ba-
gni nel territorio Napolitano, che hanno olii Bagnoli, non
avendo che fare col territorio del Vesuvio. Mi piace an-
che avvertire, che per non essersi ravvisata quest'audace
mutazione de' copiatori, e non compresa in Strabone la
Nea <xo\ig lungo Baia, v'è stato a questi di un uomo, di
cui , per decoro di sua persona, è bello tacere il nome ,
perchè il fallo è grave, il quale interpelrò in una italiana
dissertazione quelle parole, sxu yap AÀAH ITOAI2} yiyin^ai
ffvveokfììlopsitti'ctiv fioccriXiicvv aXkcov itf'aXkoig, bx ikurctw <rv)g A<-
xxixp^ias : Hic apud Baias alia urbs aedificata est, ex*
structis regiis aedificiis alias iuxla alia, non minor urbe Pu-
teolorum : dico, interpelrò, che re e principi fabbricarono
questa nuova città nella nostra Napoli ; e la voce ficcvikuor,
che dinota abitazione magnifica , è divenuta un re , un