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- Questo malizioso Monarca cui sommamente cale il menar
seco Edipo in Tebe , non per zelo di parentela , nè di pietà verso
di lui, ma perchè l'Oracolo avea predetto fortunato quel suolo ,
ov1 Edipo fosse stato sepolto , è la causa movente di-tutta la sce-
na . Dopo aver egli lungamente ma indarno tentato di persua-
derlo con quelle inganaevoli filastrocche , che Sofocle gli pone in
bocca ; viene finalmente agii estremi della violenza . Vedesi per-
ciò nel quadro in gran manto di porpora fra Edipo e Antigona ,
con volto pieno d' ira e dispetto , nel punto di porgli egli mede-
simo le mani indosso per trascinarlo con dirgli = non io mode-
rerò certamente di più. lo sdegno mio , ma benché vecchio e
solo ti trascinerò meco a tuo dispetto .
Dall' altro lato intanto ( il che forma il secondo gruppo ) un
Soldato Tebano d" imponente statura , e pieno di scupida risolu-
tezza si è già impadronito d1 Ismene , sollevata e stretta tenen-
dola fra le braccia . Antigona nel mezzo fa quanto donna può, per,
opporsi alle mire di costui, freme, grida, minaccia .... Ac-
corre Edipo brancolando per cecità , squallido , e seminudo ; e co-
me i ciechi fanno , avanzando incerte ambe'dùe le mani ad ogget-
to d'incontrare la figlia, e soccorrerla . La sua viva espressio-
ne rende visibili le parole del Tragico z Figlia ove sei "? o Figlia
dammi la mano . Lo stesso fa Ismene dilungando le sue, che
non possono ad onta di tutti gli sforzi giungere a quelle del pa-
dre , per cui * risponde la misera = non poss"1 io , sono condotta
et forya : ed egli allora = oh me infelice ! oh veramente infelice !
Il momento non può essere , per la scelta , nè più caldo , nè
più" interessante : nessuna delle figure tradisce il soggetto, quan-
tunque tutte esprimano un sentimento diverso . Al primo sguar-
do riconosce chiunque 1' indifferenza nel Soldato, 1' avvilimento
in Ismene , la disperazione in Antigona , la malizia in Creonte ,
ed in Edipo ? Tutti i più vivi rammarichi di un uomo macerato
dalle angustie , agitato dai rimorsi, esule, ramingo ; e che per
ultimo de'suoi cordogli vedesi al punto di'cedere , e dover suo
malgrado giovare a quel nemico , che vorrebbe oppresso. Quan-
te passioni?- e pur tutte le mostra la sua faccia, la quale perciò
viene meritamente giudicata un capo d'opera , in cui sembra , che
1' autore abbia superato se stesso .
Crediamo inutile il diffonderci sull' effetto che regna nella
tela tutta per la parte del colorito ; essendo questo un pregio
ordinario . che suole sempre avere il magico pennello del nostro
- Questo malizioso Monarca cui sommamente cale il menar
seco Edipo in Tebe , non per zelo di parentela , nè di pietà verso
di lui, ma perchè l'Oracolo avea predetto fortunato quel suolo ,
ov1 Edipo fosse stato sepolto , è la causa movente di-tutta la sce-
na . Dopo aver egli lungamente ma indarno tentato di persua-
derlo con quelle inganaevoli filastrocche , che Sofocle gli pone in
bocca ; viene finalmente agii estremi della violenza . Vedesi per-
ciò nel quadro in gran manto di porpora fra Edipo e Antigona ,
con volto pieno d' ira e dispetto , nel punto di porgli egli mede-
simo le mani indosso per trascinarlo con dirgli = non io mode-
rerò certamente di più. lo sdegno mio , ma benché vecchio e
solo ti trascinerò meco a tuo dispetto .
Dall' altro lato intanto ( il che forma il secondo gruppo ) un
Soldato Tebano d" imponente statura , e pieno di scupida risolu-
tezza si è già impadronito d1 Ismene , sollevata e stretta tenen-
dola fra le braccia . Antigona nel mezzo fa quanto donna può, per,
opporsi alle mire di costui, freme, grida, minaccia .... Ac-
corre Edipo brancolando per cecità , squallido , e seminudo ; e co-
me i ciechi fanno , avanzando incerte ambe'dùe le mani ad ogget-
to d'incontrare la figlia, e soccorrerla . La sua viva espressio-
ne rende visibili le parole del Tragico z Figlia ove sei "? o Figlia
dammi la mano . Lo stesso fa Ismene dilungando le sue, che
non possono ad onta di tutti gli sforzi giungere a quelle del pa-
dre , per cui * risponde la misera = non poss"1 io , sono condotta
et forya : ed egli allora = oh me infelice ! oh veramente infelice !
Il momento non può essere , per la scelta , nè più caldo , nè
più" interessante : nessuna delle figure tradisce il soggetto, quan-
tunque tutte esprimano un sentimento diverso . Al primo sguar-
do riconosce chiunque 1' indifferenza nel Soldato, 1' avvilimento
in Ismene , la disperazione in Antigona , la malizia in Creonte ,
ed in Edipo ? Tutti i più vivi rammarichi di un uomo macerato
dalle angustie , agitato dai rimorsi, esule, ramingo ; e che per
ultimo de'suoi cordogli vedesi al punto di'cedere , e dover suo
malgrado giovare a quel nemico , che vorrebbe oppresso. Quan-
te passioni?- e pur tutte le mostra la sua faccia, la quale perciò
viene meritamente giudicata un capo d'opera , in cui sembra , che
1' autore abbia superato se stesso .
Crediamo inutile il diffonderci sull' effetto che regna nella
tela tutta per la parte del colorito ; essendo questo un pregio
ordinario . che suole sempre avere il magico pennello del nostro