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ROMA
PITTURA.
Istoria ,
IO
fa le piLi valutabili ordinazioni pittoriche recentemente da-
te ai valorosi artisti di Roma , luogo distinto merita quella del
Sig. Marchese Pavesi di Pontreinoli al Sig. Giuseppe (olii-
gnon pittor Fiorentino , di una gran tela di Altare , di pal-
mi 24. sopra 20. 5 rappresentante una deposizione di Croce .
Ad onta che il soggetto 9 tanto per il sublime di quel
Mistero , quanto per il grande impegno di tante figure , e dif-
ficoltà fatto sembri per pennelli già maturi, e consumati nelP
arte ; l'Etrusco giovine 5 di giudizio non raen fornirò che -ricco
d'ingegno , lo ha , prevenendo gli anni , con tal gravità , e va-
lor sostenuto , che avendone riportato la comune approva-
zione , si è fatto un dritto ai giusti encomj de' nostri fogli »
Anzi che smarrirsi ai Magistrali nomi di un Michelangelo , Da-
niel da Volterra, Cecchin Sai vìnti , Andrea del Sarto , Gior-
gio Vasari , ed .altri che assai felicemente riescirono in quel-
la rappresentanza, egli le ha tutte giudiziosamente confrontate
o sii' dipinti stessi, o su1 fedeli stampe ; quindi avendone esa-
minato quel bene e quel male che dappertutto trovasi, in brac-
cio del genio e sentimento proprio ? segnò e tinse la sua nel
modo . che siegue .
Immaginò primieramente Gesù calato dalla Croce da Giusep-
pe cPArimatea 5 Nìcodemo , e Giovanni ; nobili operaj di co-
sì santa impresa, massime il primo 9 che dalla Scrittura viene
chiamato Nobilis Decurio .
Il Cristo, per essere il protagonista , occupa il centro del qua-
dro . Gentile più tosto e delicato nelle parti del suo corpo ,
mostra un profilo di volto regolare e soave , alla cui amabi-
lità poco o niun danno da Morte sia venuto . In ta! modo Ge-
sù bello comparisce all'occhio, sebberi cadavere; a differenza de1
cinquecentisti che per ordinario**non fecero caso di dargli roz-
ze ? e spiacenti forme , Abbiamo, in fatti di recente rive;
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ROMA
PITTURA.
Istoria ,
IO
fa le piLi valutabili ordinazioni pittoriche recentemente da-
te ai valorosi artisti di Roma , luogo distinto merita quella del
Sig. Marchese Pavesi di Pontreinoli al Sig. Giuseppe (olii-
gnon pittor Fiorentino , di una gran tela di Altare , di pal-
mi 24. sopra 20. 5 rappresentante una deposizione di Croce .
Ad onta che il soggetto 9 tanto per il sublime di quel
Mistero , quanto per il grande impegno di tante figure , e dif-
ficoltà fatto sembri per pennelli già maturi, e consumati nelP
arte ; l'Etrusco giovine 5 di giudizio non raen fornirò che -ricco
d'ingegno , lo ha , prevenendo gli anni , con tal gravità , e va-
lor sostenuto , che avendone riportato la comune approva-
zione , si è fatto un dritto ai giusti encomj de' nostri fogli »
Anzi che smarrirsi ai Magistrali nomi di un Michelangelo , Da-
niel da Volterra, Cecchin Sai vìnti , Andrea del Sarto , Gior-
gio Vasari , ed .altri che assai felicemente riescirono in quel-
la rappresentanza, egli le ha tutte giudiziosamente confrontate
o sii' dipinti stessi, o su1 fedeli stampe ; quindi avendone esa-
minato quel bene e quel male che dappertutto trovasi, in brac-
cio del genio e sentimento proprio ? segnò e tinse la sua nel
modo . che siegue .
Immaginò primieramente Gesù calato dalla Croce da Giusep-
pe cPArimatea 5 Nìcodemo , e Giovanni ; nobili operaj di co-
sì santa impresa, massime il primo 9 che dalla Scrittura viene
chiamato Nobilis Decurio .
Il Cristo, per essere il protagonista , occupa il centro del qua-
dro . Gentile più tosto e delicato nelle parti del suo corpo ,
mostra un profilo di volto regolare e soave , alla cui amabi-
lità poco o niun danno da Morte sia venuto . In ta! modo Ge-
sù bello comparisce all'occhio, sebberi cadavere; a differenza de1
cinquecentisti che per ordinario**non fecero caso di dargli roz-
ze ? e spiacenti forme , Abbiamo, in fatti di recente rive;
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