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dùto in Firenze nella Casa Buonarroti in via Ghibellina il cele-
bre Cristo del divino Michelangelo Segnato in lapis rosso che
ancor vi si conserva freschissimo , insuperabil cosa per V in-
telligenza del nudo , la precisione de"1 contorni , e Pespression
eli morte; ma nelle forme o «c, n'urla del viso, di tal grossolana
idea, da poter far credere che ritratto sia di quel suo facchi-
no da lui crocefis so a bella posta ec, se tal favoletta non fos-
se di quelle ,
Che sogliono contare accanto al fuoco
Quando stanno a filar le vecchìarelle .
A piè della Croce sta Maria Santissima in piedi coerente*
mente alle sacre carte, e non isvenuta fra le braccia delle com-
pagne ; nel che errò Daniele maP accorto in pentirsi della
prima idea Ci) • Dolente in volto quanto dir si può , palesa
nulladimeno abbastanza un certo coraggio figlio della rassegna-
2Ìone , e proprio di chi tutto conosceva il come, ed il perchè
di quel gran mistero . Si vede perciò mirare in alto la gloria del
Figlio, e stassi come in atto di offrire al Padre con sovrumana
costanza la preziosa vittima. La Maddalena al contrario scalza,
e genuflessa giunte le mani; e le altre Marie con diversi mo-
di esprimenti duolo, tutte concorrono a render calda e pate-
tica la sacra scena.
Con ben inteso episodio vi ha poi introdotto due figure
più dozzinali , acciò la varietà del carattere di queste dia più
risalto ai soggetti sopradescritti. Ha fatto che uno di essi sten-
da un lenzuolo come per involtare il divin corpo, secondo il
costume degli antichi Ebrei ; Paltro col prendere le gambe del
Kedentore , fa mostra di ajutare non poco nella devota impresa
«quel pio, e devoto Triumvirato.
Sulla pendice del Golgota succede il fatto, ove molto con-
tribuisce al tragico della Scena il vedersi a traverso di un cie-
lo oscuro, e caliginoso la Città di Gerusalemme . Per essere il
sito di dovunque aperto, non vi è luogo a ombre taglienti, e
masse molto oscure ; perciò le figure non essendo suscettibili che
per i respettivi toni locali di ristringimento di luce, si vedono
campeggiare senz' alcuna impostura d'arte in un chiaro ben ri-
flessalo , e bastantemente armonioso.
(1) Veti. Vasari nella vita di erìiz. de* t'azzini , Carli , e Coni-
questo Pittore, e le Note Tom» IX. paguo
dùto in Firenze nella Casa Buonarroti in via Ghibellina il cele-
bre Cristo del divino Michelangelo Segnato in lapis rosso che
ancor vi si conserva freschissimo , insuperabil cosa per V in-
telligenza del nudo , la precisione de"1 contorni , e Pespression
eli morte; ma nelle forme o «c, n'urla del viso, di tal grossolana
idea, da poter far credere che ritratto sia di quel suo facchi-
no da lui crocefis so a bella posta ec, se tal favoletta non fos-
se di quelle ,
Che sogliono contare accanto al fuoco
Quando stanno a filar le vecchìarelle .
A piè della Croce sta Maria Santissima in piedi coerente*
mente alle sacre carte, e non isvenuta fra le braccia delle com-
pagne ; nel che errò Daniele maP accorto in pentirsi della
prima idea Ci) • Dolente in volto quanto dir si può , palesa
nulladimeno abbastanza un certo coraggio figlio della rassegna-
2Ìone , e proprio di chi tutto conosceva il come, ed il perchè
di quel gran mistero . Si vede perciò mirare in alto la gloria del
Figlio, e stassi come in atto di offrire al Padre con sovrumana
costanza la preziosa vittima. La Maddalena al contrario scalza,
e genuflessa giunte le mani; e le altre Marie con diversi mo-
di esprimenti duolo, tutte concorrono a render calda e pate-
tica la sacra scena.
Con ben inteso episodio vi ha poi introdotto due figure
più dozzinali , acciò la varietà del carattere di queste dia più
risalto ai soggetti sopradescritti. Ha fatto che uno di essi sten-
da un lenzuolo come per involtare il divin corpo, secondo il
costume degli antichi Ebrei ; Paltro col prendere le gambe del
Kedentore , fa mostra di ajutare non poco nella devota impresa
«quel pio, e devoto Triumvirato.
Sulla pendice del Golgota succede il fatto, ove molto con-
tribuisce al tragico della Scena il vedersi a traverso di un cie-
lo oscuro, e caliginoso la Città di Gerusalemme . Per essere il
sito di dovunque aperto, non vi è luogo a ombre taglienti, e
masse molto oscure ; perciò le figure non essendo suscettibili che
per i respettivi toni locali di ristringimento di luce, si vedono
campeggiare senz' alcuna impostura d'arte in un chiaro ben ri-
flessalo , e bastantemente armonioso.
(1) Veti. Vasari nella vita di erìiz. de* t'azzini , Carli , e Coni-
questo Pittore, e le Note Tom» IX. paguo