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,5 Vi è anche tra il poeta ed il pittore un' altra differen-»
95 za, ed è quella, che il primo narra fatti, e li narra un dopo
5j l'altro, coordinati, o subordinati tutti ad un fatto principale
J3 che forma il suo soggetto : il secondo al contrario non narra,
3) che un fatto solo , ed è il principale ; tutti gli altri appena
?j &h è permesso di farli indovinare. Come far questo? Sosti-
5, tuendo alla narrazione de-1 fatti la dipintura degli affetti . Se
3, Temistocle' fosse morto nella propria patria, amato ed ono-
9, rato quanto le sue virtù lo esigevano , i suoi funerali sareb-
3, bero stati molto diversi . Avreste visto nel quadro campeg-
9, giar largamente il dolore, della natura, senza sospetti , sen-
3, za mistero ,'senza disperazione . Nel quadro del quale parlia-
99 fflo al dolore della natura sono unite altre specie di dolore 9
55 e con tinte tutte diverse, ma che tutte tendono ad esprimere
9, queir affetto principale , che dovea destar la sepoltura di un
?, grandissimo uomo , che avea salvata la patria , e che ne era
99 stato con tanta ingratitudine esiliato .
„ A noi pare , che il quadro del quale parliamo ci sia nel
55 tempo istesso e la massima varietà di espressioni, il che è
99 cagione di tanto diletto nelle opere dell'1 arte, e quella riu-
33 nione di tante varie espressioni in una sola fondamentale e
35 predominante , il che tanto può accrescer la forza di ciascu-
,5 na . Ed in questo noi crediamo che consista il belio ideale
35 éeP quadri composti, cioè de"1 quadri che hanno molte figure,
55 un vasto teatro, ed Nun' azione complicata. Grandissimo in
3, questo come in tante altre cose era Raffaele; e crediamo,
3, che il suo quadro di S. Paolo in Listri possa servir di modello
„ di quella varietà neW unità 5 che forma tanta parte della
35 bellezza .
„ Se con questi principj si analizzano le minimie parti del
55 quadro del quale parliamo, si ritroverà sempre la stessa va-
3, rietà ed unità, sia ne1 volti, sia nelle fisionomie tutte imi-
5, tate dal vero, sia ne' panneggiamenti. Niuno de'personaggi,
35 .che assistono alla funzione mostra un dolore simile a quello
35 dell' altro. Le fisionomie sono variate ali1 infinito , ma nes-
55 suna dà nello strano o nell'affettato: tutte tengono quella
,5 compostezza nella quale consiste ciò che gli antichi chiama-
„ van decoro , e che era il principale attributo delle grazie. Le
5, grazie pittoriche del maggior numero de' moderni soglion es>
35 sere un poco meretrici. Gli stessi colori sono disposti in mo-
,5 Vi è anche tra il poeta ed il pittore un' altra differen-»
95 za, ed è quella, che il primo narra fatti, e li narra un dopo
5j l'altro, coordinati, o subordinati tutti ad un fatto principale
J3 che forma il suo soggetto : il secondo al contrario non narra,
3) che un fatto solo , ed è il principale ; tutti gli altri appena
?j &h è permesso di farli indovinare. Come far questo? Sosti-
5, tuendo alla narrazione de-1 fatti la dipintura degli affetti . Se
3, Temistocle' fosse morto nella propria patria, amato ed ono-
9, rato quanto le sue virtù lo esigevano , i suoi funerali sareb-
3, bero stati molto diversi . Avreste visto nel quadro campeg-
9, giar largamente il dolore, della natura, senza sospetti , sen-
3, za mistero ,'senza disperazione . Nel quadro del quale parlia-
99 fflo al dolore della natura sono unite altre specie di dolore 9
55 e con tinte tutte diverse, ma che tutte tendono ad esprimere
9, queir affetto principale , che dovea destar la sepoltura di un
?, grandissimo uomo , che avea salvata la patria , e che ne era
99 stato con tanta ingratitudine esiliato .
„ A noi pare , che il quadro del quale parliamo ci sia nel
55 tempo istesso e la massima varietà di espressioni, il che è
99 cagione di tanto diletto nelle opere dell'1 arte, e quella riu-
33 nione di tante varie espressioni in una sola fondamentale e
35 predominante , il che tanto può accrescer la forza di ciascu-
,5 na . Ed in questo noi crediamo che consista il belio ideale
35 éeP quadri composti, cioè de"1 quadri che hanno molte figure,
55 un vasto teatro, ed Nun' azione complicata. Grandissimo in
3, questo come in tante altre cose era Raffaele; e crediamo,
3, che il suo quadro di S. Paolo in Listri possa servir di modello
„ di quella varietà neW unità 5 che forma tanta parte della
35 bellezza .
„ Se con questi principj si analizzano le minimie parti del
55 quadro del quale parliamo, si ritroverà sempre la stessa va-
3, rietà ed unità, sia ne1 volti, sia nelle fisionomie tutte imi-
5, tate dal vero, sia ne' panneggiamenti. Niuno de'personaggi,
35 .che assistono alla funzione mostra un dolore simile a quello
35 dell' altro. Le fisionomie sono variate ali1 infinito , ma nes-
55 suna dà nello strano o nell'affettato: tutte tengono quella
,5 compostezza nella quale consiste ciò che gli antichi chiama-
„ van decoro , e che era il principale attributo delle grazie. Le
5, grazie pittoriche del maggior numero de' moderni soglion es>
35 sere un poco meretrici. Gli stessi colori sono disposti in mo-