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ROMA
SCULTURA,
diffidi cosa nell' invenzione di sepolcrali monumenti il
prescindere dalle allegorie , a meno che non vogliasi restaro
in un ritratto semplice , n in unsi cfimnlice egójfrfcife . E? per:
altro anche vero § che queste astratte 5 ed ingegnose ^rappre-
sentanze , espresse per via di figure , allusiva , favolose 5 o
immaginarie , ogni qualvolta siano convenienti al tema, e
facili ad intendersi ; danno al soggetto ricchezza, e lustro ;
in qualunque delle tre arti sorelle s"1 impieghino ; servendo ,
perciò che ne dice un critico , come appunto di cristallo , che
-quanto è più puro e limpido, tanto più chiaro e belio traman-
da V oggetto che in se racchiude „
Ciò posto per base, degna di elogio ci sembra per ogni
verso l' immaginosa poetica idea qui appresso delineata 5 con
cui il Signor Massimiliano Lciboureur Romano , uno de'no-
stri primarj Scultori ha inventato, e scolpito a basso rilievo
JJ Innocenza che conduce, o presenta alla Gloria Celeste
Castone di Francesco Artaud , fanciullo , che cessò di
vivere P ottavo giorno della sua nascita Panno 1805.
Per quanto appartiene alla semplicità , e chiarezza della
Bua invenzione , in quella striscia di raggi, che come pioggia 5
da un angolo discende ad occupare quasi per intiero il vivo
del Cippo , ciascuno intende rappresentarvisi il luminoso Cie-
lo , queir Empireo ielice , retaggio sicuro delle anime infan-
tili, non ancora capaci di colpe „ dosi la bella donna, che
campeggia nel mezzo 9 è impossibile di non ravvisarla per
l'Innocenza, tosto che stringe con la sinistra mano una Co-*
lomba . Che se lasciasse ancora di avere questo suo particola^
distintivo , pur facile sarebbe il riconoscerla al suo portamen-
to franco e sicuro ; alla placidezza , e serenità del suo volto ;
a quel petto seminudo, che non teme , anzi neppur conosce
ia rea malizia ; al vedere in fine , com' ella porge ; e consegna
■ E
ROMA
SCULTURA,
diffidi cosa nell' invenzione di sepolcrali monumenti il
prescindere dalle allegorie , a meno che non vogliasi restaro
in un ritratto semplice , n in unsi cfimnlice egójfrfcife . E? per:
altro anche vero § che queste astratte 5 ed ingegnose ^rappre-
sentanze , espresse per via di figure , allusiva , favolose 5 o
immaginarie , ogni qualvolta siano convenienti al tema, e
facili ad intendersi ; danno al soggetto ricchezza, e lustro ;
in qualunque delle tre arti sorelle s"1 impieghino ; servendo ,
perciò che ne dice un critico , come appunto di cristallo , che
-quanto è più puro e limpido, tanto più chiaro e belio traman-
da V oggetto che in se racchiude „
Ciò posto per base, degna di elogio ci sembra per ogni
verso l' immaginosa poetica idea qui appresso delineata 5 con
cui il Signor Massimiliano Lciboureur Romano , uno de'no-
stri primarj Scultori ha inventato, e scolpito a basso rilievo
JJ Innocenza che conduce, o presenta alla Gloria Celeste
Castone di Francesco Artaud , fanciullo , che cessò di
vivere P ottavo giorno della sua nascita Panno 1805.
Per quanto appartiene alla semplicità , e chiarezza della
Bua invenzione , in quella striscia di raggi, che come pioggia 5
da un angolo discende ad occupare quasi per intiero il vivo
del Cippo , ciascuno intende rappresentarvisi il luminoso Cie-
lo , queir Empireo ielice , retaggio sicuro delle anime infan-
tili, non ancora capaci di colpe „ dosi la bella donna, che
campeggia nel mezzo 9 è impossibile di non ravvisarla per
l'Innocenza, tosto che stringe con la sinistra mano una Co-*
lomba . Che se lasciasse ancora di avere questo suo particola^
distintivo , pur facile sarebbe il riconoscerla al suo portamen-
to franco e sicuro ; alla placidezza , e serenità del suo volto ;
a quel petto seminudo, che non teme , anzi neppur conosce
ia rea malizia ; al vedere in fine , com' ella porge ; e consegna
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