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DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

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alta circa 40 metri; questa rupe limita la spianata
superiore del monte. Sul lato occidentale verso il lago
di Martignano, e sul lato a nord, il banco tufaceo
presenta minore spessore, perchè quivi ad esso si sono
sovapposti lapilli incoerenti, ceneri e detriti vulcanici,
che formano lo_ strato superficiale del colle.

« A circa 30 metri dal piano, verso il lago di
Martignano, sono due fontane di acqua sorgiva (tav. II,
tìg. 1 «, b). Altre polle, un poco più abbondanti, sca-
turiscono quasi alla medesima altezza sul versante
orientale, ed alimentano i fontanili dell'Orlicheto e
dell'Oppio nella valle di Baccano.

« Ho detto dei contrafforti che si staccano dalla
collina a sud di Monte s. Angelo e che formano parte

2.

Le due insenature che a nord ed a sud di Monte
s. Angelo chiudono la parte più elevata del colle, e
che apparivano molto approfondite per lavoro artifi-
ciale, ci offrivano i primi indizi per assicurarci che
ci trovavamo innanzi ad un luogo, la cui asprezza
naturale era stata resa più inaccessibile dalla mano
dell'uomo, che quivi in un determinato tempo volle
formare la sede per un centro abitato.

Così mostravasi corroborato da una prima riprova
il programma che dalla direzione dei nostri scavi era
stato formulato, quando sulla guida della casuale sco-
perta delle tombe con cinerari di tipo Villanova, era

N

Fio. 5.

1 : 2000

integrante della circonvallazione dei crateri di Mar-
tignano e di Baccano.

* L'orientale e l'occidentale (fig. 4 E, D ; tav. II,
fig. 1 E, D) sono costituiti da tufo incoerente granulare
cinereo con proiettili minerali vulcanici, disseminati
nella loro massa.

u L'intermedio (P) è parimenti formato da tufo
incoerente granulare. Questo, nondimeno ha una con-
sistenza terrosa; e gli elementi leucitici e feldespa-
tici onde è formato sono talmente decomposti, da pre-
sentare una specie di impasto di ceneri minutissime
mescolate a piccola parte di argilla, che è pure un pro-
dotto della decomposizione.

« Anche nel tufo di questo contrafforte, sebbene
in minore frequenza che sulle circonvallazioni dei cra-
teri, si trovano disseminati dei proiettili vulcanici, co-
stituiti da piccoli frammenti irregolari di lava com-
patta, e specialmente di lava leucitica, decomposta
alla superficie e disgregabilissima ».

stata intrapresa, dopo gli scavi di Falerii e di Narce,
questa terza serie di investigazioni, nella parte più
elevata di quel territorio.

Ma crescevano le riprove col progredire degli studi
topografici, e prima che si iniziasse qualunque scavo.
L'altura nella sua sommità non ha la configurazione
che per la struttura geologica dovrebbe di necessità
avere.

Questa sommità (fig. 4 A ; cfr. tav. II, fig. 1 A),
invece di essere arrotondata, com' è generalmente nei
colli simili al nostro, è pianeggiante pel tratto di
m. 60 in larghezza, e m. 180 in lunghezza, secondo
che nella Nota dell'ing. Mengarelli è stato indicato.
Solo vi si veggono due nuclei di roccia, uno maggiore
dell'altro, come è segnato nei punti H, I della fig. 5,
qui riprodotta.

Questi nuclei furono lasciati ad arte; e senza
dubbio ad opera artificiale devesi attribuire lo spia-
namento della superficie : lavoro che potè essere ese-
 
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