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DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

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Attorno e dentro il medesimo si raccolsero i fram-
menti di una grande ciotola del diametro di m. 0,30,
a callotta sferica, ma con fondo piatto. Da un lato del
suo orlo si innalza quasi verticalmente un manico ri-
curvo ed attortigliato a fune; ed in giro all'orlo spor-
gono a distanze eguali alti listelli arrotondati. Tra
questi ultimi, ed ancora sotto l'ansa, si ripetono, roz-
zamente graffite, e con pettine a due denti, le croci
gammate. Sopra all'unione dell'ansa coll'orlo del vaso
per ciascun lato si aggruppano tre chiodetti di bronzo
disposti a triangolo.

Il corredo funebre si componeva di due fibule, una
delle quali con arco striato, ad anelli interrotti da nodi
rotondeggianti e perforati in giro (tav. X, fig. 2).

La sua staffa inginocchiata termina con scudetto
tirato a martello sulla staffa medesima e girato a spi-
rale. Il contorno di questa piastrina è ondulato con
leggiera solcatura a bulino, e nel campo della stessa
traspariscono dall'ossido che la riveste piccole impres-
sioni di ocherelle (?), ottenute a colpo con punzone.

L'altra fibula ha l'arco un poco rigonfio e sempli-
cemente avvolto a fune (tav. X, fig. 1); e la staffa in-
ginocchiata è girata a voluta.

Colle fibule si recuperò un frammento di lama
di cultro lunato, su cui resta l'immanicatura fissata con
perni ribaditi. Questa era composta di un filo quadran-
golare di rame girato a fune che formava un occhietto, e
si convertiva per ciascuna parte in una grossa spran-
gherà, con estremità a lamine triangolari, tra le quali
era inserita la base della lama.

Tomba IV.

La quarta tomba (fig. 20, lett. d) conteneva l'os-
suario intatto, foggiato a grande bulla piriforme (fig. 72),
che cioè ha eliminato il rientro nell'unione del corpo
al collo. Da un lato, nella massima prominenza del
corpo, si eleva obliquamente 1' ansa ritorta a fune.
La varietà della forma ha con sè la varietà degli
ornamenti che consistono in una greca, la quale fascia
in giro il collo, e fu fatta con pettine a tre denti.
È limitata sopra da listelletto intaccato a fune, colle
impressioni di una cordicella, o di un arco di fibula
attortigliato, e sotto da un giro di triangoli riversi,
compiti al vertice da punteggiature, e traversati obli-

quamente da tratti con uguali impressioni di cor-
dicella.

Sulla sporgenza del corpo si ripetono in giro gruppi
di striature, eseguite con pettine a tre denti ; e sopra al-
l'orlo un piccolo zig-zag impresso colla solita cordicella.

L'ornamento dei triangoli riversi torna sull'orlo
della grande ciotola, che si trovò spezzata e macera
in gran parte, a motivo dell'umidità. Questa aveva
l'orlo rabboccato in dentro ; ed era inoltre circondata,
sopra la fila dei medesimi triangoli, da un giro di
cordicella, e da striature di tre linee parallele, ese-
guite con pettine. Nella maggiore incurvatura della
ciotola si segue a fasce, foggiate a zita, un meandro
contornato da due profonde solcature, tra le quali un
tratteggio obliquo e parallelo di impressioni di cor-
dicelle.

Nell'interno dell'ossuario, sugli avanzi del rogo, si
rinvennero i frammenti di due grandi fibule con arco
composto di dischi di rame, infissi in una spina qua-
drangolare, e diminuiti in grandezza nel discendere
verso la staffa e verso la spirale dell'ardiglione. Erano
tenuti equidistanti l'uno dall'altro mediante un anel-
letto girato attorno alla spina. Questa da un capo si
avvolgeva a triplice spirale, dall'altro si ripiegava a
staffa con due occhiellature, e si convertiva in un disco
identico a quello dell'esemplare raccolto.

Avendo fatte nuove indagini per mezzo di scavi,
riconoscemmo la parte inferiore di altre tombe a pozzo
a poca distanza da quelle sopra citate ; ma non vi rac-
cogliemmo frammenti notevoli.

La disposizione che questi residui di pozzi avevano
è indicata dalla pianta che sopra se ne è data.

Non ci mancarono indizi anche da altri pozzetti.
Ne scoprimmo solo i fondi, tutto il resto essendo stato
asportato e distrutto dall'aratro. Ma bastò questa sco-
perta per mostrarci che attorno alle tombe, scavate sul
centro della sommità ed a qualche distanza da queste,
lo spazio era occupato da tombe a pozzo, le cui tracce
si notavano anche ai piedi del piccolo rialto. Dove-
vano essere sepolture molto semplici e di gente non
ricca o non ragguardevole, non essendosi trovato nes-
sun frammento di colonna di tufo o di altro materiale
che avesse potuto servire per custodire il cinerario.

Il poggetto prossimo verso nord (fig. 4M; tav. II,
fig. 1, M) non ci restituì nessun avanzo che fosse merite-
 
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