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107 DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ

tanto, o per costruzioni che avrebbero potuto servire
di vedetta, piuttosto che di ultimo rifugio. Conferma
tale supposizione il considerare che dal penultimo ri-
piano si penetrava sulla cima per mezzo di cammino
sotterraneo, scavato nella roccia. Da questa cima,
che deve considerarsi come il luogo prescelto per la
più antica dimora della città, che a mano a mano si
venne poi accrescendo nei colli circostanti, sono visi-
bili in mezzo ai burroni, due luoghi solamente, l'altura
di Monte s. Angelo a monte del Treia, ed il sito del-
l'antica Falerii a valle.

Le mura seguivano il taglio delle rupi; ne cor-
reggevano le irregolarità nel primo piano, e davano
andamento omologo al secondo.

NEL TERRITORIO FALISCO 108

In un tempo, intorno a cui forse non sarà ar-
dito il fare qualche congettura, questo centro fortifi-
cato di Narce, fu messo in comunicazione con la col-
lina meridionale, denominata oggi Monte li Santi, me-
diante un viadotto, alto 30 metri, lungo circa metri
150, e con una larghezza alla base di circa 10 metri
(tìg. 32, cfr. tav. III). Le misure dell' altezza sono
date dal taglio della roccia di Monte li Santi; per cui
si dimostra che quest'opera d'arte metteva a livello il
ripiano intermedio di Narce col ripiano intermedio
del colle opposto. Nel punto indicato con lettera A
nella fig. 32, conservasi un cospicuo avanzo di tale
viadotto, di cui si offre la rappresentanza nella tav. IV,
fig. 3. Pel modo della sua costruzione quest'opera ci

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Nata

Fig. 31.

Nella seconda precinzione se ne conserva un tratto,
il quale ha finora resistito all'urto dei secoli (cfr. tav. IV,
fig. 2). Misura m. 25 in lunghezza e m. G in altezza.
La larghezza oltrepassa l'altezza.

A primo aspetto si crederebbe che i filari fossero
stati disposti l'uno per testa, e l'altro per lato; ma nel-
l'interno i blocchi sono tutti indistintamente ordinati
con l'asse maggiore normale alla superfìcie.

Quelli che formano la fronte del recinto sono spia-
nati all'esterno, ed aggiustati con cura. Per contrario i
blocchi adoperati nel riempimento hanno disuguali lun-
ghezze e pareti irregolarissime. L'altezza dei blocchi
è di circa m. 0,45, la larghezza è da m. 0,70 a m. 0,90.

riporta ad un'età meno remota di quella a cui le pre-
cinzioni del colle di Narce si debbono far risalire.

Il colle di Monte li Santi è circoscritto dai corsi
del Treia ad ovest e dal fosso della Mola di Magliano
ad est, il quale ultimo, accresciuto dalle acque del
fosso del Peccato, sotto la punta nordica di Pizzo
Piede, si perde nel Treia a sud di Calcata. Ora anche
il detto colle fu munito con recinto a scaglioni; e
poiché i resti di tale muro somigliano a quelli del
viadotto, forza è concludere che l'uno e l'altro muro
sieno stati eseguiti nel medesimo tempo. Sventurata-
mente gli avanzi di tali costruzioni sono oggi meno
visibili che pochi anni fa, essendo stato messo a cui-
 
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