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TOPOGRAFIA DI NARCE E DELLA SUA NECROPOLI

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tura il luogo, ed essendo state distrutte molte tracce
di recinti fortificati. E poiché l'andamento del poggio
è di forma rettangolare, così le mura erano formate da
perimetri della stessa configurazione del colle, soprap-
posti gli uni agli altri.

Poco rimane della cinta più elevata ; ma della se-
conda, che è pure la maggiore, appariscono ancora lun-
ghi tratti nel lato orientale. A nord di questa seconda
produzione partiva, come si è accennato, il viadotto
di congiunzione con Narce, il quale può considerarsi
come un prolungamento della linea del cardo nel ri-
piano superiore ; salvo che la strada piegando a nord,

NARCE

Nord

V LI SAN//
Fig. 32. i:375

gira intorno ad una torre, per mettere a questa se-
conda cerchia, che per la solidità delle opere sembra
aver costituita la più robusta difesa (cfr. tav. IV, fig. 4 ;
fig. 32 B).

Lo stato in cui troviamo gli avanzi di comunica-
zioni e di precinzioni in questi due centri abitati di
capitale importanza, è di estrema rovina. Ma per
quanto concerne una delle principali questioni di cro-
nologia, ci sono stati forniti alcuni dati dal fatto se-
guente. Nei riempimenti interni delle robuste costru-
zioni di Narce, non si trova che qualche rarissimo
avanzo del vasellame ad ingabbiatura sottile rosso-co-
rallina, il quale in generale nelle tombe a pozzo

ed a fossa dell'agro falisco, troviamo associato agli
oggetti che il commercio delle coste asiatiche tra
noi diffondeva verso l'Vili secolo prima dell'era vol-
gare. Per contrario i pezzi del vasellame stesso ab-
bondano nei riempimenti dei recinti di Monte li Santi.
Ora se ciò dimostra che questi riempimenti e queste
costruzioni si fecero nel tempo in cui quel commercio
era divenuto frequente, dimostra pure che la costru-
zione ed i riempimenti del muro di Narce si fecero
in età anteriore, quando cioè quel commercio non era
ancora diffuso.

Conferma tale supposizione il considerare che i pa-
rallelepipedi usati nelle costruzioni dei muri di Monte
li Santi hanno generalmente l'altezza di m. 0,50, mi-
sura che troviamo quasi costantemente usata nei re-
cinti dei grandi centri che si vennero costruendo sulla
seconda metà dell'VIII secolo, allorché il commercio
fenicio era molto in voga.

Avanzi di costruzioni che accennano a fortilizi si
riconobbero a sud di Monte li Santi, nel punto in
cui si apriva l'entrata principale a questo gruppo di
abitato (cfr. tav. Ili, tav. IV, fig. 5).

Un terzo gruppo di abitazioni dovè stabilirsi sul
colle di faccia a Monte li Santi, al di là del fossetto
della Mola di Magliano a sud sud-est di Narce. Questo
colle, che ha la forma di un triangolo scaleno, e trae

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Fig. 33.

da questa il nome moderno di Pizzo Piede (fig. 3 c, cfr.
tav. Ili), presentava superiormente la massima super-
fìcie per un abitato circoscritto da corsi d'acqua ed
inaccessibile per il taglio delle rupi. Pizzo Piede è
circondato dal fosso della Mola di Magliano ad ovest,
e dal fosso del Peccato ad est.
 
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