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Ili

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

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A sud, ove la collina andava a perdersi nell'alti-
piano, era scavato un largo fossato artificiale, che ser-
viva all'abitato di estremo limite e di difesa. Questo
lato sud conserva ancora qualche filare di mura
(tav. IV, fig. G) ; e nell'alto del poggio sono rico-
noscibili delle fondazioni, formate da grandi blocchi
squadrati di nenfro (trachite), materiale che general-
mente veniva adoperato nella costruzione dei templi.
Alcuni dei tratti di muri scoperti in Pizzo Piede
essendo formati con blocchi più piccoli, e non presen-
tando la robustezza che dovevano avere i recinti di
Monte li Santi, anziché ai veri baluardi, ci sombra-
rono destinati alle sostruzioni, ossia al ripianamento
delle aree necessarie alla sede delle capanne o delle
case, nell'ultimo ampliamento della città.

Un quarto centro abitato dovè essere nel colle ove
ora sorge il paesetto di Calcata (fig. 33). Accessibile
da un sol lato, e per uno stretto sentiero fra due rupi,
era posto in comunicazione con la cittadella di Narce
mediante occulto e protetto cammino (cfr. fig.3, tav.III).
Il paese era così alto e ripido, da non aver bisogno di
ulteriori sussidi per la difesa, se si eccettua il tratto
rivolto all'entrata, dove fu necessario aggiungere le
munizioni artificiali. Pare nondimeno che in antico non
vi fosse un' entrata soltanto, e che il piccolo paese
che accoglie attualmente poco più di 500 abitanti,
avesse avuto due altre porte, una a nord, ed una a
sud, e che originariamente vi si accedesse per mezzo
di tagli fatti nella rupe.

Più a nord, al di là del Treia, si riconosce aver
avuto sede un quinto gruppo di abitazioni nel sito
denominato Santa Maria, dove certamente venne for-
mandosi un pago che rimase connesso con questi pros-
simi centri (tav. III). Coi quali è certo che rimase
in intimo rapporto, come è dimostrato dalla rete stra-
dale, un altro gruppo di abitazioni, che si costruì sulla
roccia ove è l'attuale Mazzano Komano (fig. 34), e dove
appariscono cunicoli, pozzi e tagli di abitazioni.

Degli avanzi delle abitazioni, nelle aree dei vari
centri superiormente enumerati, nulla si conservò fino
a noi. Le condizioni del suolo in Narce in Monte li
Santi, in Pizzo Piede, ed in Mazzano, non offrono lo
spazio per la parte ipogea delle case, la quale è vi-
sibile tuttora nei siti di parecchie città nella bassa
Etruria. Solo in Calcata possono vedersi le sezioni delle
grandi fosse di depositi e dei magazzini, che tornarono

a luce nel taglio dell'entrata moderna, assai più bassa
dell'antica.

Ma questi tagli, come in generale quelli delle case
in altri luoghi prossimi, e nell'area stessa della vi-
cina Falerii, non ci riportano alle dimore di età pri-
mitiva; e però per mettere innanzi qualche ipotesi in-
torno alla forma di esse e per giudicare in generale
sopra le varie costruzioni delle case in questi nostri
luoghi, converrà contentarsi dei lumi che potranno

Fig. 34.

essere offerti dallo studio delle tombe, che, destinate
all'abitazione del defunto, dove più, dove meno, e se-
condo le varie età, ad imitazione della casa vera e
propria furono costruite.

:ì.

A quest'ampia superficie, in cui furono edificati
vari castelli, entro i quali si raccolsero in sicura stanza
numerose famiglie che, o per ragioni di origine o per
condizioni sociali, dovettero in un determinato tempo
 
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