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119

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO PALISCO

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Ognuna di queste tombe fu destinata ad accogliere i
resti di una persona soltanto.

La tomba a fossa è una buca rettangolare, in fondo
a cui fu deposto e ricoperto un cadavere. Solo in casi

Fio. 38.

rarissimi in una fossa medesima furono collocati due
defunti.

La tomba a camera consiste in una cavità sotter-
ranea artificiale, entro cui uno o più cadaveri furono

Fig. 39.

deposti e rinchiusi. Differisce dalle due prime in ciò
che mentre nelle tombe a pozzo ed a fossa non si

accedeva comodamente, ma si scendeva una sola volta,
dall' apertura a picco, ossia da quella che gli scavatori
chiamano « la calatoia » , nelle tombe a camera si
giungeva per mezzo di una strada, o si scendeva per
mezzo di una scala, ricavata nel masso. La porta vi
si riapriva tutto le volte che era il caso di seppellirvi
nuovi cadaveri.

Lasciando questa varietà di pura forma architet-
tonica, è chiaro che tra le tombe a pozzo e le altre
corre una differenza sostanziale, collegata a diversità
di credenze intorno alla vita oltraterrena ; essendo le
tombe a pozzo tutte di cremali e le tombe a fossa ed
a camera sempre di inumati. Solo raramente e nelle
camere sepolcrali di età tarda, si trovarono nelle ne-
cropoli di Falerii e di Narce depositati anche avanzi
di rogo accanto ai depositi incombusti.

Mentre pertanto sono queste le differenze maggiori
per le quali le tombe innanzi tutto si distinguono,
in ciascuna delle tre specie occorrono varietà che me-
ritano di essere notate.

5.

Per le tombe a pozzo vanno distinte le forme
seguenti :

1. Pozzetto circolare o quadrato, scavato nel masso,
largo generalmente poco meno di un metro, profondo
per lo più circa due metri. Nel fondo, e nello strato
più resistente, è una piccola cavità, entro cui è de-
posta un' urna cineraria fìttile. Serve di coperchio al
cinerario una rozza lastra di pietra, posta immediata-
mente sulla bocca dell'ossuario stesso, come è rappre-
sentato nell'annessa figura (fig. 40). Rappresenta la
tomba 10 del sepolcreto della parte bassa della Pe-
trina (fig. 3 B, tav. Ili B).

Il riempimento della tomba era eseguito per metà
con la terra estratta dallo scavo del pozzetto, che era
la terra più sottile, e veniva adoperata nella coper-
tura e rivestitura del vaso ossuario; per altra metà con
ciottoli e scaglie di tufo, o con altri materiali tra-
sportati. A superficie si ponevano i massi di maggiore
dimensione.

Qualche volta la terra più fine, posta immediata-
mente sopra ed intorno al vaso, era impastata con
 
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