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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi: Antichità del territorio Falisco: esposte nel museo nazionale romano a villa Giulia (Parte prima) — 4.1894 (1895)

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Barnabei, Felice; Pasqui, Angiolo: Degli oggetti di ornamento personale, delle armi e degli altri istrumenti del corredo funebre
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https://doi.org/10.11588/diglit.9314#0190
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DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FAUSCO

368

per ornamenti si rinvennero nelle tombe del territorio
falisco sono le così dette etnische, le quali poco diver-
sificano dalle precedenti, cioè il loro arco è assai più
rigonfio, e per lo più vuoto. Sovente è abbellito o di
ornamenti a bulino od a trapano o di ornamenti di
altra materia che vi furono applicati. Un esempio di
fibula etnisca con ornati a bulino ci fu offerto dalla
tomba di Montarano, che ha il numero XVII nella serie
delle falische. È rappresentato nella tav. X, fig. 12.
Un esempio con intarsio di dischi di ambra che pro-
viene dalla tomba 30 del sepolcreto della Petrina
(fig. 3 A, tav. Ili A ; N. XXV, 2), è rappresentato
pure nella tav. X, fig. 15.

Numerosi furono i saggi delle fibule dette a na-
vicella, le quali somigliano alle etnische, salvo la
differenza che nel punto della maggiore espansione
presentano due appendici, l'una opposta all'altra, o a
punta, ovvero a globetti. Ed anche tali fibule sono tal-
volta ornate a bulino, talvolta poi con intarsio di or-
namenti in altra materia. Una ce ne fu offerta dalla
tomba a fossa del sepolcreto di Montarano, segnata col
numero XXI nella serie delle tombe falische; ed è rap-
presentata nella tav. X, fig. 13. Un'altra con dischetti
di ambra si rinvenne nella tomba 2 del secondo sepol-
creto a sud di Pizzo Piede (fig. 3 I, tav. Ili I;
N. XLVI, 3). Anch'essa è rappresentata nella tav. X,
fig. 17.

Abbiamo finalmente le fibule con arco ondulato,
dette anche fibule ad arco serpeggiante, od a drago
(cfr. Daremberg et Saglio, o. e, IV, p. 2006, fig. 2991,
2992). I saggi di queste non furono numerosi, e si tro-
varono tanto nelle tombe a pozzo quanto nelle tombe
a fossa; e mai si scoprirono nelle tombe a camera.
Nelle tombe a pozzo sovente l'arco ondulato di queste
fibule è a lamina sottile, e termina con un piccolo
scudetto. Un esempio ne avemmo dalla tomba del se-
polcreto di Montarano, segnata col n. II nella serie delle
falische, ed è rappresentato nella tav. X, fig. 6. Per
lo più l'arco ondulato è a bastoncello, come nella
fibula riprodotta nella tav. X, fig. 11. Proviene dalla
tomba del sepolcreto stesso di Montarano, indicata
col n. XXX nella serie delle falische.

Abbondarono le fibule ad arco ondulato con spor-
genze laterali in forma di bottoni, e si trovarono per
lo più nelle tombe a fossa con loculo sepolcrale.
Una ce ne fu offerta dalla tomba del sepolcreto

di Montarano, distinta col n. XVII tra le falische,
ed è rappresentata nella tav. X, fig. 7. Corrisponde
questa forma a quella della fibula serpeggiante ed a
bastoncelli (cfr. Daremberg et Saglio, o. e, IV, p. 2006,
fig. 2995-96) ('). A questa stessa categoria appar-
tiene la fibula detta di Palestrina, che ha l'arco
centrale molto incurvato verso l'interno (cfr. Da:em-
berg et Saglio, o. e, IV, p. 2006, fig. 2994). Se ne
ebbero esempì in argento, come sopra si è detto.

Trovammo finalmente un solo esemplare della
fibula della Certosa (cfr. Daremberg et Saglio, o. e, IV,
p. 2007, fig. 2999), ed era nella tomba 36 del sepol-
creto della Petrina (fig. 3 A, tav III A; N. XXVII, 5).
La tomba era a fossa con sarcofago di tufo a coperchio
testudinato, e con loculo pel vasellame di corredo, e
ne fu data la pianta nella fig. 54.

Abbiamo detto a suo luogo che appesi alle spille
di fibule frequentemente si trovarono piccoli uten-
sili siccome pettini, mollette, pendagli a grandi e
piccole bulle e via dicendo. Talvolta in luogo di questi
pendagli, trovammo gruppi di catenelle, con propri
pendaglietti ed anche pendagli in forma di animali,
come è quello rinvenuto nella tomba 16 del sepolcreto
della Petrina (N. XXIV, 15), e quello della tomba XXX
della necropoli di Falerii. Probabilmente ad uno di
questi pendagli apparteneva l'anello scoperto nella
tomba XXXVIII della necropoli falisca e rappresen-
tato nella tav. IX, fig. 45 (-).

Appesi alle fibule si trovarono talvolta anche le
armille di bronzo piene, o a solo cerchio, o coi capi
soprapposti e terminati a globetti. Quella che è rap-
presentata nella tav. X, fig. 25 proviene dalla tomba
a camera del sepolcreto della Penna segnata col nu-
mero XXXIX nella serie delle falische. Si trovarono
per lo più a coppia presso le spalle dello scheletro ;
e pare vi fossero state deposte come per rimanere a

(') Esempì simili si ebbero dalla necropoli di Vulci (cfr.
Gsell, Fouilles de la néerop. de Vulci, p. 204, fig. 65).

(2) Non ne mancarono esempi nella necropoli di Vetulonia
(cfr. Falchi, Vetulonia, tav. Vili, fig. 16). Gruppi di catenelle
con pendagli ritornarono alla luce in Tarquinii nella tomba
detta del guerriero (Ann. Inst., 1874, p. 259; Mon., voi. X,
tav. Xb, fig. 5), e nella necropoli di Vadena (Orsi, Xecrop. ital.
di Vadena, p. 67 e nota).
 
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