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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi: Antichità del territorio Falisco: esposte nel museo nazionale romano a villa Giulia (Parte prima) — 4.1894 (1895)

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Barnabei, Felice; Pasqui, Angiolo: Degli oggetti di ornamento personale, delle armi e degli altri istrumenti del corredo funebre
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https://doi.org/10.11588/diglit.9314#0198
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383

DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ NEL TERRITORIO FALISCO

384

nella tomba medesima. È rappresentato nella tavola
stessa, fig. 17.

(?) Altro simile al precedente coli'aggiunta di un
tubetto superiore, per cui passava il filo. Fu rinvenuto
nella tomba 15 del sepolcreto citato (N. XXII, 5) ed
è rappresentato nella tav. IX, fig. 19.

d) Altro in forma di scarabeo lavorato semplice-
mente nel dorso, ed in maniera assai schematica. Fu
scoperto nella stessa tomba 16 citata di sopra, ed è rap-
presentato nella tav. IX, fig. 23 (').

(?) Altro a rozza figurina umana. Se ne trovarono
due esempì, che sembrano usciti dalla medesima mano,
nella tomba 18 del sepolcreto di Monte lo Greco
(N. XXXII, 10), ed uno ne è rappresentato nella tav. IX,
fig. 22.

/) Altro in forma di scimia seduta, coi gomiti
sulle ginocchia ed il mento appoggiato alle mani. Ne
avemmo parecchi esempì, uno dei quali fu scoperto nella
medesima tomba 18 del sepolcreto di Monte lo Greco
(N. XXXII, 10), ed è rappresentato nella tav. IX,
fig. 12 (*).

g) Altro in forma di cane accovacciato. Appartiene
al monile della tomba 3 del secondo sepolcreto a sud
di Pizzo Piede (fig. 3 I, tav. III I; N. XLII, 6).

Ricorderemo finalmente alcuni pezzetti di ambra
di forma quadrangolare compressa, con prominenze
nel centro, o nel punto in cui sono attraversati dai
fori, e che si trovarono pure adoperati in alcuni dei
nostri monili. Uno di essi, appartenente alla tomba 16
del sepolcreto della Petrina (fig. 3 A, III A ; N. XXIV,
11), è rappresentato nella tav. IX, fig. 14.

Nel modo con cui agli archi delle fibule fu aggiunto
l'ornamento delle paste vitree, così vi fu aggiunto l'or-
nato di ambra. Questo generalmente si ottenne per
mezzo di tanti dischi decrescenti, alternati con gruppi
di laminette d'osso o di avorio (3). Un esempio con-

(') Scarabei simili furono frequenti nelle tombe più antiche
della necropoli di Vetulonia {Notizie, 1885, p. 120, tav. XI,
fig. 26 e 27 ; Falchi, Vetulonia, p. 68, tav. V", fig. 5).

(2) Figurine di ambra rappresentanti scimie sedute, simili
all'esemplare citato, si ebbero da altre necropoli, anche quivi
adoperate come pendagli di collane (Falchi, Vetulonia, p. 102,
tav. VII, fig. 4).

(3) Fibule così fatte furono assai comuni nella necropoli
di Tarquinii (Ghirardini, Notizie, 1881, p. 357 ; Notizie, 1882,

servitissimo ce ne diede la tomba 18 del sepolcreto
di Monte lo Greco (N. XXXII, 1), dove due braccia-
letti di bronzo si trovarono infilati in ardiglioni di
fibule così adorne. Un altro esemplare di fibula, a cui
è infilata come pendaglio una piccola bulla di rame,
è rappresentato nella tav. IX, fig. 46, e proviene dalla
tomba 16 del sepolcreto della Petrina (fig. 3 A,
tav. III A ; N. XXIV, 7). Dalla tomba 30 del sepol-
creto medesimo (N. XXV, 10) proviene il più grande
esemplare di fibule simili, che sia stato scoperto nelle
nostre necropoli (tav. X, fig. 18).

Si rinvennero ancora archi di fibule composti in-
teramente di dischi di ambra, cioè senza 1' interru-
zione delle laminette di avorio, e con la particolarità
di due prominenze laterali o piccoli bottoncini nel
punto del massimo rigonfiamento, come nelle fibule
di bronzo dette a navicella (tav. X, fig. 17). Una coppia
ne diede la tomba 2 del secondo sepolcreto a sud di
Pizzo Piede (fig. 3 I, tav. Ili I; N. XLVI 2) ; un'al-
tra coppia se ne trovò nella tomba 3 del terzo se-
polcreto pure di Pizzo Piede (fig. 3 J, tav. III J ;
N. LVI, 1).

Ad alcune fibule rivestite con questi dischi d'ambra
si aggiunse l'abbellimento di occhiettini in lamina
d'oro sbalzata, come a suo luogo superiormente fu detto;
e così ad alcune fibule di bronzo, per analogia, fu ag-
giunto 1' ornato di dischetti di ambra, intarsiati nei
fori fatti a trapano, come si vede in quella riprodotta
nella tav. X. fig. 15. Fu scoperta nella tomba 17 del
sepolcreto di Monte lo Greco (N. XXX, 1). Esempì di
fibule più piccole, così ornate, si ebbero dalla tomba 2
del secondo sepolcreto a sud di Pizzo Piede or ora citato
(N. XLVI, 3), ed uno ne è rappresentato nella tav. X,
fig. 17. Furono anche usati tasselli di ambra per
intarsio in fibbioni ed in altri oggetti di ornamento,
come fu detto.

Avorio.

A compimento dei monili servivano i fermagli pol-
lo più di avorio, i quali erano necessari anche per
mantenere i fili a distanza l'uno dall'altro ('). Dalle

p. 195, tav. XIII, fig. 4; Ann. List., 1874, p. 259; Moti., voi. X,
tav. Xb, fig. 12; Ann. Inst., 1883, p. 287; Mon., voi. X], tav. LIX,
fig. 9), e di Vetulonia (Falchi, Vetulonia, p. 102, tav. VII, fig. 7).

I1) Fermagli simili di altre necropoli furono ricordati dal-
l'Orsi (La necrop. ital. di Vadena, p. 72 e 73).
 
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