DOI Artikel:
Mariani, Lucio: Antichità Cretesi
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0174
335
ANTICHITÀ CRETESI
336
talvolta si trovano nell' interno, prodotte dalle dita del
tornitore. In quelli decorati solo pittoricamente, lo pa-
reti sono per lo più sottili, più spesse in quelli deco-
rati plasticamente (uno spessissimo v. a fig. 25 e 25 a).
Quanto alle forme, prevalgono due tipi :
1. ° Un vaso panciuto sferico un po'schiacciato,
con larga apertura senza alcun collo od orlo, la quale
si continua in un becco per versare il liquido conte-
nuto; ha due manichi sottili e rialzati ai lati della
bocca e di sotto un piede formato da un piccolo orlo
(fig. 8, 8 a). In un caso (fig. 39, 39 a) il becco non
è tutto aporto alla base, ma il liquido passava dal vaso
nel becco per mezzo di una finestretta.
2. ° Un vaso piriforme, sferico di sopra, conico di
sotto, con un collo stretto il quale si apre a becco
di boccale, e un manico che da questo si attacca al
corpo del vaso (fig. 14).
Non mancano però frammenti che provano l'esi-
stenza di altre forme, p. es. fig. 35, 40, che devono
aver appartenuto ad un vaso a foggia di bicchiere o
situla a scanalature orizzontali e pareti molto grosse.
La decorazione è di due generi: plastica e pitto-
rica, e l'ima accede all'altra.
La plastica consiste in leggeri rilievi ottenuti con
la terra ancora fresca, di natura molto originale. Essi
sono di due specie:
1. " (fig. 2) Piccolo protuberanze a forma di chiodi
o bolloncini emisferici disposti regolarmente.
2. ° Altre volte (fig. 0,14) sono una specie di mar-
morizzazione a facce concave e protuberanze taglienti,
modellata con la terra ancor molle a guisa di crema, che
si conosce nell'arte ceramica moderna col nome di bar-
bottina. Questa venne applicata alle pareti del vaso e
lasciata come un intonaco grezzo in modo da formare
una superficie scabra naturale, paragonabile alla buccia
di certi meloni napoletani (').
In entrambi i casi, la superficie così trattata forma
appositi scomparti, che fanno parte della concezione
decorativa, mista di pittura e di plastica ; p. es. fig. 6,
in cui sopra, al reticolato plastico, sono dipinti dei
dischetti neri; fig. 2, in cui, frammezzo alle protu-
beranze, si mescolano punti bianchi; e viceversa le
l'asce spirali che dividono i campi marmorizzati a
rilievo del vaso n. 14.
(l) Varietà di Cucumis melo, L.
Molto più ricca è la decorazione pittorica, anch'essa
d' un effetto vivacissimo. In parte è eseguita a fresco,
in parte riportata sopra in una seconda e più leg-
gera cottura. Il maggior numero dei vasi sono rico-
perti in prima cottura d'una bella e solida vernice
nera, tendente talvolta al verdastro, talvolta rossastra,
che riflette alquanto la luce. Alcuni pochi hanno il
fondo rosso vivace (v. fig. 21, 21 a), altri il fondo natu-
rale della terra (v. fig. 14). Sulla prima vernice di
fondo è eseguita, in seconda cottura, la decorazione.
I colori adoperati per questa sono il bianco latteo, un
bel rosso di ferro talvolta tendente al purpureo, e il
giallo' ocra.
Fra i singoli elementi adoperati per la decorazione
spesseggiano le forme geometriche: strisce semplici
(8, 13, 17, 29, 33, 34, 44) e parallele (8, 13);
linee ondulate (43, 44) o a tortiglione (4), alle volte
sovrapposte a fasce di altro colore (16); fasci di
linee disposte a zig-zag (8) o intersecantisi in vari
modi (13; cf. 7, 17, 21); rete (18, 30, 31); fasce
di vari colori intrecciantisi a guisa d'intessitura (4) ;
cerchi concentrici (9, 12); semicerchi e forse anche
cerchi radiati (28, 38) ; spirale (44) ; croce a braccia
espanse, sia rette, sia curve (15, 27). Particolarmente
frequenti sono macchie o palline più o meno tonde,
disposte in serie (7, 13, 17) o geminate (43; cfr. 29,
37) o aggruppate in cerchi (9) ; accompagnanti linee
e figure (3, 5, 7, 9); riempienti scomparti (19, 25)
e figure (21, 30; cf. 43) o sparse per gli spazi in-
terreticolari (18); accentuanti le estremità delle figure
(15); miste ai bolloncini (2) e al reticolato plastico (6)
e con distinta vivacità del colore, distribuite sopra e
framezzo ad altre figure (1, 3, 5, 9, 15, 27).
Non mancano però forme tolte dal mondo vege-
tale : a queste si avvicinano gli spicchi incurvati a S
che ricordano foglie e che si trovano o in serie (30,
33, 34, 37) o riuniti in una figura somigliante ad una
foglia lanciolata più grande (37) ; inoltre vi sono rosacee
geometrizzate (11, 42). Di spiccato carattere vegetale
poi sono foglie ricurve in punta, poste in serie 1' una
accanto all' altra, alternate con foglie composte (di le-
guminose? 3), spighe o foglie di mirto (26), e ghirlande
di foglie simili interrotto qualche volta da foglio lan-
ciolate più grandi (35, 40).
Di animali vi sono pesci (5), le cui squame sono
ottenute col rilievo; hanno un riccio nella bocca.
ANTICHITÀ CRETESI
336
talvolta si trovano nell' interno, prodotte dalle dita del
tornitore. In quelli decorati solo pittoricamente, lo pa-
reti sono per lo più sottili, più spesse in quelli deco-
rati plasticamente (uno spessissimo v. a fig. 25 e 25 a).
Quanto alle forme, prevalgono due tipi :
1. ° Un vaso panciuto sferico un po'schiacciato,
con larga apertura senza alcun collo od orlo, la quale
si continua in un becco per versare il liquido conte-
nuto; ha due manichi sottili e rialzati ai lati della
bocca e di sotto un piede formato da un piccolo orlo
(fig. 8, 8 a). In un caso (fig. 39, 39 a) il becco non
è tutto aporto alla base, ma il liquido passava dal vaso
nel becco per mezzo di una finestretta.
2. ° Un vaso piriforme, sferico di sopra, conico di
sotto, con un collo stretto il quale si apre a becco
di boccale, e un manico che da questo si attacca al
corpo del vaso (fig. 14).
Non mancano però frammenti che provano l'esi-
stenza di altre forme, p. es. fig. 35, 40, che devono
aver appartenuto ad un vaso a foggia di bicchiere o
situla a scanalature orizzontali e pareti molto grosse.
La decorazione è di due generi: plastica e pitto-
rica, e l'ima accede all'altra.
La plastica consiste in leggeri rilievi ottenuti con
la terra ancora fresca, di natura molto originale. Essi
sono di due specie:
1. " (fig. 2) Piccolo protuberanze a forma di chiodi
o bolloncini emisferici disposti regolarmente.
2. ° Altre volte (fig. 0,14) sono una specie di mar-
morizzazione a facce concave e protuberanze taglienti,
modellata con la terra ancor molle a guisa di crema, che
si conosce nell'arte ceramica moderna col nome di bar-
bottina. Questa venne applicata alle pareti del vaso e
lasciata come un intonaco grezzo in modo da formare
una superficie scabra naturale, paragonabile alla buccia
di certi meloni napoletani (').
In entrambi i casi, la superficie così trattata forma
appositi scomparti, che fanno parte della concezione
decorativa, mista di pittura e di plastica ; p. es. fig. 6,
in cui sopra, al reticolato plastico, sono dipinti dei
dischetti neri; fig. 2, in cui, frammezzo alle protu-
beranze, si mescolano punti bianchi; e viceversa le
l'asce spirali che dividono i campi marmorizzati a
rilievo del vaso n. 14.
(l) Varietà di Cucumis melo, L.
Molto più ricca è la decorazione pittorica, anch'essa
d' un effetto vivacissimo. In parte è eseguita a fresco,
in parte riportata sopra in una seconda e più leg-
gera cottura. Il maggior numero dei vasi sono rico-
perti in prima cottura d'una bella e solida vernice
nera, tendente talvolta al verdastro, talvolta rossastra,
che riflette alquanto la luce. Alcuni pochi hanno il
fondo rosso vivace (v. fig. 21, 21 a), altri il fondo natu-
rale della terra (v. fig. 14). Sulla prima vernice di
fondo è eseguita, in seconda cottura, la decorazione.
I colori adoperati per questa sono il bianco latteo, un
bel rosso di ferro talvolta tendente al purpureo, e il
giallo' ocra.
Fra i singoli elementi adoperati per la decorazione
spesseggiano le forme geometriche: strisce semplici
(8, 13, 17, 29, 33, 34, 44) e parallele (8, 13);
linee ondulate (43, 44) o a tortiglione (4), alle volte
sovrapposte a fasce di altro colore (16); fasci di
linee disposte a zig-zag (8) o intersecantisi in vari
modi (13; cf. 7, 17, 21); rete (18, 30, 31); fasce
di vari colori intrecciantisi a guisa d'intessitura (4) ;
cerchi concentrici (9, 12); semicerchi e forse anche
cerchi radiati (28, 38) ; spirale (44) ; croce a braccia
espanse, sia rette, sia curve (15, 27). Particolarmente
frequenti sono macchie o palline più o meno tonde,
disposte in serie (7, 13, 17) o geminate (43; cfr. 29,
37) o aggruppate in cerchi (9) ; accompagnanti linee
e figure (3, 5, 7, 9); riempienti scomparti (19, 25)
e figure (21, 30; cf. 43) o sparse per gli spazi in-
terreticolari (18); accentuanti le estremità delle figure
(15); miste ai bolloncini (2) e al reticolato plastico (6)
e con distinta vivacità del colore, distribuite sopra e
framezzo ad altre figure (1, 3, 5, 9, 15, 27).
Non mancano però forme tolte dal mondo vege-
tale : a queste si avvicinano gli spicchi incurvati a S
che ricordano foglie e che si trovano o in serie (30,
33, 34, 37) o riuniti in una figura somigliante ad una
foglia lanciolata più grande (37) ; inoltre vi sono rosacee
geometrizzate (11, 42). Di spiccato carattere vegetale
poi sono foglie ricurve in punta, poste in serie 1' una
accanto all' altra, alternate con foglie composte (di le-
guminose? 3), spighe o foglie di mirto (26), e ghirlande
di foglie simili interrotto qualche volta da foglio lan-
ciolate più grandi (35, 40).
Di animali vi sono pesci (5), le cui squame sono
ottenute col rilievo; hanno un riccio nella bocca.