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345

ANTICHITÀ CRETESI

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una serie di figuline caratteristiche di arte locale, su
cui mi riserbo uno studio speciale.

3. Sulle urne cretesi.

Finalmente aggiungo qualche osservazione riguardo
le urne funebri 'cretesi, e precisamente sul modo di
seppellimento dei cadaveri in esse, su cui si è que-
stionato. Dall' interrogatorio fatto da me ai ritrovatori
delle urne (o come essi dicono cassette) non sono potuto
venire in chiaro del modo di seppellimento ; sembra
che le ossa fossero tanto distrutte (') che non si è po-
tuto sapere se erano bruciate o semplicemente deposte.

Confesso di non potermi accontentare della solu-
zione del problema data dall' Orsi (2). Esse, secondo
lui, sarebbero un ripostiglio, un ossuario-magazzino di
parecchie ossa di vari cadaveri successivamente raccolti
nelle medesime. E bisogna convenire che le dimensioni
paiono troppo grandi per l'urna cineraria d'un solo ca-
davere, mentre sono certamente troppo piccole por con-
tenere un cadavere inumato orizzontalmente.

Ora appunto le dimensioni delle urne, che sono
alte e strette, e presso a poco identiche in tutti gli
esemplari, mi hanno fatto tornare siili' ipotesi già ac-
cennata, ma respinta dallo stesso Orsi (3), che cioè i
cadaveri vi fossero deposti accovacciati, cosa che ho
potuto sperimentare praticamente, insieme al dott. Haz-
zidakis, entrando nelle medesime.

Ad ammettere questo modo di inumazione per la
civiltà micenea già lo Tsountas è stato indotto da os-
servazioni fatte da lui a Micene ed a Vaphió C) e lo
stesso sistema vediamo in uso anche nell' antichissima
necropoli del Dipylon (5), come in altre italiche

La mia ipotesi trova una conferma ulteriore nella
presenza di buchi da me osservati nel fondo delle
urne (fig. b). Questi non potevano servire a scolo di
libazioni, perchè dall'alto non vi sono altri buchi per

(') "Htave aàv 7it!^ific't(fi, furono le loro parole.

(2) Orsi, Monum. pubbl. dall'Acc. d.Lincei, I, pag, 202 seg.

(3) L. e, pag. 219.

C) Tsountas, 'Eq>t]/i. 'Aq%. 1888, pag. 132; 1889, pag. 149;
Mvxìjvtu, pag. 139.

(5) Briicknerc Pernice, Athen. Milth d. Inst., XVIII, 1893,
paG. 109).

C') lirizio, Notiz. d. scavi, 1892, pag. 297 seg. {scavi nel
fondo Servigi presso Pesaro). Orsi, Bull, di paletn. ital., 1892,
pag. 80, e Mon. ani. pubbl. dall'Are. deiLincci, II, 1, pag. 81.

versar liquidi, dovevano quindi servire allo scolo de-
gli umori dei corpi in decomposizione, fatto che non

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0 0

V o ndo di urna.

Pig. b.

è raro, quantunque poco notato, anche in sarcofagi di
altre epoche (').

Un' altra circostanza che mi sembra importante di
notare, specialmente per la storia della civiltà cretese,
è la sopravvivenza dell' uso dei Xdgvaxtc di questa

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Urna di Ini:

Fig. c.

forma, se non dimostrata, almeno resa probabile da un
esemplare non ancora pubblicato (fig. c).

Esso è in Candia nel negozio di Mustafà Agà Pa-

(') Così in un letto sepolcrale di nenfro per bambino nel
Museo di Villa Giulia, ed in molli sarcofagi greci e romani
è comune il buco per lo scolo della tabe.
 
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