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NEL MUSEO NAZIONALE DI NAPOLI

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invece di piegarsi ad arco sale in alto ad angolo. La
parte superiore di esso è tritìda, o nella sporgenza tonda
che sta fra le due acute (di cui una è rotta) passa
un foro (v. la fìg. 25). Dalla parte che s'attacca al
labbro sporgono di qua e di là altri due occhielli si-

Fio. 25.

mili. La decorazione consiste tutta in bande orizzon-
tali, delle quali alcune più larghe sono scompartite
da altre piccole bande verticali, e riempite con liste
o con una serie di piccole losanghe. 11 manico è li-
stato.

ip) Museo Borbonico, n. 4; alt. ni. 0,10; da Nola
(colleziono Lamberti). Vasetto che pel sistema de-

Fig. 20.

corativo si rannoda strettamente al precedente, ed
anche per avere un'alto manico piegato ad angolo e
bifido: nella forma del corpo ricorda invece i due «
e tp, non essendovi la distinzione tectonica del collo

(v. la tìg. 26). Il corpo del vaso è decorato con bande
brune, a piccoli ornati geometrici, scompartite e tra-
mezzate. Il manico è listato, e, nella parte che s'at-
tacca al labbro, è decorato con una svastica sotto cui
è un foro, mentre, in corrispondenza delle sporgenze
forate del vaso i, vi sono due sporgenze per lato, con
finti fori rappresentati da cerchielli concentrici (').

w) Museo Borbonico, n. 3; alt. m. 0,09; da
Nola (collezione Lamberti). Vasetto analogo al prece-

Fio.'27.

dente, salvo il manico che è alto e piegato ad an-
golo, ma non bifido (v. la tìg. 27). Si notano alcuni
campi nel basso, con circoli concentrici. Il manico è
listato ed ha all'attacco due piccole sporgenze con cer-
chielli concentrici. Del resto la decorazione è allatto
simile a quella del vaso ip (2).

aa) Collez. Santangelo ; alt. m. 0,08, col ma-
nico 0,10. Vasetto che per la forma si rannoda all'e-
semplare Xi cm lo ravvicina anche il manico alto, pie-
gato ad angolo, bifido, con foro nella parte che attacca

(>) Winter, 1. e, fig. 14.

(2) Winter, 1. e, flg. 18. È perfettamente credibile che
questo vasetto ed il precedente siano stali rinvenuti in Cam-
pania. Kssi hanno la massima analogia con altri della raccolta
Spinelli (cfr. la mia Nota in lìcnd. dcWAccad. dei Lincei cit.,
voi. IV fase. 0, p. 303). Bon tutti vasetti piccoli, di terra molto
chiara, con ornati esclusivamente bruni, di carattere spiccata-
mente lineare, dal tratteggio a volte assai tino. Perciò si rife-
riscono senza dubbio ad una fabbrica speciale che si distingue
dalle altre. Dove fosso sita questa fabbrica è quello che oggi
non si saprebbe ancor dire: può trattarsi tanto dì fabbricazione
indigena della Campania interna o del Sannio (in tal caso si
avrebbe ivi un documento di (dementi etnici allini agli appuli)
quanto di fabbricazione lucana ovvero appula importata in Cam-
pania. Quelli che in ogni modo non ci hanno proprio ohe ve-
dere sono i Fenici, l'incubo della storia antichissima e dell'ar-
cheologia mediterranea, verso i quali nella mia Nota mi son
mostrato ancora troppo scrupoloso e circospetto.
 
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