25
NELL ANATOLIA MERIDIONALE
'2(5
Frammento di rilievo di sarcofago con parte di
ligure di due Amorini.
Torso di statuetta di Venere di piccole dimen-
sioni ma di finissima fattura, in bel marmo, a piccoli
cristalli e a bellissima patina aurea. Riproduce il
noto tipo della Afrodite Cnidia nella forma più ori-
ginale con la mano sinistra discostata dal corpo, in
atto di deporre la veste.
14) Il sig. dottore Piperidis è in possesso di una
pietra d'anello iscritta, che gentilmente mi ha consen-
tito di pubblicare. La pietra (onice) ha forma ellit-
tica a superficie liscia. Le lettere, nitidamente incise,
sembrano essere di età imperiale romana.
A £ r OYCIN
A0£AOYCIN
AereTuocAN
OYMÉAIMOI
L'iscrizione è già nota per altre gemme ('), nel-
l'una delle quali anzi sono aggiuute le parole ai
(fCXsi fis, avvgìsQi (sic) Goi. Non so se debba leggersi,
col Boeckh, Aéyovaiv a S-éXovGiv. AeyéiwGav, ov
fieXsi fioi, o non piuttosto: Aéyovaiv. jl O-éXovotv
).syé%oo(Jav, ov [itXei /xoi.
15) In una casa del quartiere greco, della quale
ho dovuto promettere di non dire il nome. Piccolo
tronco di piramide quadrangolare in calcare, su un
lato della quale è espressa in bassorilievo con mise-
rabile arte, una testa femminile di prospetto. Sopra
la testa, nel listello che termina il tronco di pira-
mide, è graffito, piuttosto che inciso,
Ai N H
La seconda lettera è meno conservata delle altre;
appare ora uno iota, ma non è improbabile fosse
originariamente un gamma (Ayvrj). L'oggetto può
aver fatto parte d'un modestissimo monumentino se-
polcrale.
(') G.I.G., 7293 e 7295; Smith Gens of the Brit. Atus.,
2154, 2155; De Ridder, Collection Leclercq, VII, n. 2413.
16) Mattone di un piede quadrato tolto dalle
mura e precisamente dal tratto di opera medievale
presso Ieni-Qapu dove era stato messo in opera.
Reca, in lettere rilevate,
EYTPiJniJ
Un altro frammento trovato a Lara ci assicura del
complemento EvTQoni[ov~\.
Le seguenti iscrizioni delle mura di Adalia furono
rilevate nella generale revisione compiuta dal dottor
Romanelli :
Iscrizioni delle mura di Adalia.
Nei vari successivi restauri e rifacimenti delle
mura furono messe in opera molte pietre scritte; il
maggior numero di esse si trova però nel tratto com-
preso tra la porta di Adriano, ora chiusa e quella,
pure antica, detta oggi leni Qapu.
Esse sono per la massima parie sepolcrali ; e poiché
certamente furono prese dalla regione circostante,
così dobbiamo ritenere che i sepolcri, a cui esse ori-
ginariamente appartenevano, erano quelli che fiancheg-
giavano la via che. uscendo dalla porta di Adriano,
si dirigeva verso Perge. Questa via era dunque quella
più ricca di monumenti funerari e (come ci induce
a credere anche il fatto che la porta, da cui essa
aveva origine, fu così splendidamente ornata) la più
importante delle vie che partivano da Adalia. La sua
importanza derivò non tanto da ragioni commerciali,
(poiché sotto questo aspetto dovevano essere più fre-
quentate le strade che si dirigevano verso settentrione,
mettendo in comunicazione il mare con le regioni mon-
tuose interne), quanto dall' importanza politica e reli-
giosa delle città cui tendeva (Perge Aspendos e Side),
che si consideravano come le tre principali città della
Panfilia.
Incominciando il giro a sinistra della porta di
Adriano, e venendo a S-W. verso leni Qapu:
17) Lastra di calcare (m. 0 87 X 0,59; alt. delle
lettere m. 0 03). L'iscrizione fu già data e compie-
NELL ANATOLIA MERIDIONALE
'2(5
Frammento di rilievo di sarcofago con parte di
ligure di due Amorini.
Torso di statuetta di Venere di piccole dimen-
sioni ma di finissima fattura, in bel marmo, a piccoli
cristalli e a bellissima patina aurea. Riproduce il
noto tipo della Afrodite Cnidia nella forma più ori-
ginale con la mano sinistra discostata dal corpo, in
atto di deporre la veste.
14) Il sig. dottore Piperidis è in possesso di una
pietra d'anello iscritta, che gentilmente mi ha consen-
tito di pubblicare. La pietra (onice) ha forma ellit-
tica a superficie liscia. Le lettere, nitidamente incise,
sembrano essere di età imperiale romana.
A £ r OYCIN
A0£AOYCIN
AereTuocAN
OYMÉAIMOI
L'iscrizione è già nota per altre gemme ('), nel-
l'una delle quali anzi sono aggiuute le parole ai
(fCXsi fis, avvgìsQi (sic) Goi. Non so se debba leggersi,
col Boeckh, Aéyovaiv a S-éXovGiv. AeyéiwGav, ov
fieXsi fioi, o non piuttosto: Aéyovaiv. jl O-éXovotv
).syé%oo(Jav, ov [itXei /xoi.
15) In una casa del quartiere greco, della quale
ho dovuto promettere di non dire il nome. Piccolo
tronco di piramide quadrangolare in calcare, su un
lato della quale è espressa in bassorilievo con mise-
rabile arte, una testa femminile di prospetto. Sopra
la testa, nel listello che termina il tronco di pira-
mide, è graffito, piuttosto che inciso,
Ai N H
La seconda lettera è meno conservata delle altre;
appare ora uno iota, ma non è improbabile fosse
originariamente un gamma (Ayvrj). L'oggetto può
aver fatto parte d'un modestissimo monumentino se-
polcrale.
(') G.I.G., 7293 e 7295; Smith Gens of the Brit. Atus.,
2154, 2155; De Ridder, Collection Leclercq, VII, n. 2413.
16) Mattone di un piede quadrato tolto dalle
mura e precisamente dal tratto di opera medievale
presso Ieni-Qapu dove era stato messo in opera.
Reca, in lettere rilevate,
EYTPiJniJ
Un altro frammento trovato a Lara ci assicura del
complemento EvTQoni[ov~\.
Le seguenti iscrizioni delle mura di Adalia furono
rilevate nella generale revisione compiuta dal dottor
Romanelli :
Iscrizioni delle mura di Adalia.
Nei vari successivi restauri e rifacimenti delle
mura furono messe in opera molte pietre scritte; il
maggior numero di esse si trova però nel tratto com-
preso tra la porta di Adriano, ora chiusa e quella,
pure antica, detta oggi leni Qapu.
Esse sono per la massima parie sepolcrali ; e poiché
certamente furono prese dalla regione circostante,
così dobbiamo ritenere che i sepolcri, a cui esse ori-
ginariamente appartenevano, erano quelli che fiancheg-
giavano la via che. uscendo dalla porta di Adriano,
si dirigeva verso Perge. Questa via era dunque quella
più ricca di monumenti funerari e (come ci induce
a credere anche il fatto che la porta, da cui essa
aveva origine, fu così splendidamente ornata) la più
importante delle vie che partivano da Adalia. La sua
importanza derivò non tanto da ragioni commerciali,
(poiché sotto questo aspetto dovevano essere più fre-
quentate le strade che si dirigevano verso settentrione,
mettendo in comunicazione il mare con le regioni mon-
tuose interne), quanto dall' importanza politica e reli-
giosa delle città cui tendeva (Perge Aspendos e Side),
che si consideravano come le tre principali città della
Panfilia.
Incominciando il giro a sinistra della porta di
Adriano, e venendo a S-W. verso leni Qapu:
17) Lastra di calcare (m. 0 87 X 0,59; alt. delle
lettere m. 0 03). L'iscrizione fu già data e compie-