161
NELL'ANATOLIA MERIDIONALE
162
óX(o)kóyov snórj(ta(%>y . . vtinsvrjfisvo'iaivsiv. 5òri' Ss zi na . . .
Dai fxèv zòov xcct avi)qw{ti)ov zàv S's'zsqa zsxva on(u))g rjfiàg fióv\_ov~\g
xai zàg yvvaìxag t)^iùiv xrjSsvffovzat sv i(5 inarco (ivt]fieia.
'Eàv Sè /xszà lavza x(?jJ)f(i'0'oi')r«f sy ysvrjfiàzoav rjficóv oi aQQSVsg
10 rjfiwv sv tS) stcccvo» fivijfisiw, ai Ss drjXsìai sv zò) imo xàrco x^Ssvffov-
zai. 'Eàv Ss zivtg zòav i)rjXsiù>v sxSo&ì) ngòg yà\iov jirj\nwg~\
sì-(bG^)t(ù svDsìvai tlg zovzo io fivrjfia. 'Eàv Sé zig naqà zaìg Six\aig~\
norjo'f] ànozsiaàzu) (s)ìg tòv STjfxov Sqa%[xàg %siì.[iuq~\
xal fiovc Ss'xa Xsvxovg xal fls'Xavsg St'xa xal aì(ya)g ov nXtov\ag~\
15 xià zqàyovg Ssxa. (K")aì ovzcog avviata io jLivrjfia xal.....
GTijxóun ot (pi) 7iQoffysyQa[t[/j,tvoi~\ fir/rs smxqizrjQiov firjzs sni^ov.....
'Eàv Ss zig à7io<Szrj\jysi^ é'zsqog xcà avzòg ànoihiGsi zà n]j}oys-
yqafi^isva oi xoivo\_) ovvzsg z]0 ^vfjfia. 'Eàv Ss Tig ilvyazs'qa sarai eì£-
t'ffjrw sv&sìvai s\lg~\ zovzo zò (ivfjfia.......SiSórzoc . . s.....
20 .....vsSisvs . . tivyu~\%ÌQsg Sè xaì sv.....z~\ovio zò Qir//jtt«
... o zò fisQOQ ot tivvsXitórzsg........lovzut sìg zò ftàtf\j)ov
.....og zsivszai oi àoffsvoi (siri fj/iòóv oi nQ(s)tìf}(iì)xsqoi
[X~]a((jì)(ìavszu)Gav oi TXQoysyQa/xfis'voi. 'Av(o)Ctsi zig fila . . .
.....zo nQoysyoafifisva
Nella parte posteriore:
[_Mìj s^sOz^m sv(xf)sìvai sìg xnvzo zò fivì^ia MoaiioosiSfioviog
ovSè àX~\Xov, iióvoi avzoi.
La lunga iscrizione, che ha nelle prime linee forme
tanto lontane dalle greche, ed è così scorretta in tutta
la sua grafia e così mancante in fine, rileva pure ab-
bastanza il suo carattere. È una lex sepu/chri; e le
prescrizioni, le esclusioni così frequenti nella epigrafìa
sepolcrale d'Asia Minore, sono qui più numerose e
rigorose, perchè il monumento funebre pare fosse de-
stinato ad accogliere più persone ('). È una specie di
collegium funeraticium che si è formato, e che è si-
gnificato a Un. 3 e 21 con le parole oi ovrsXOóvzsg (2).
I nomi dei componenti dovrebbero ricercarsi in
quelle strane parole raccolte nelle linee 3, 4 e 5.
Alcune di quelle parole sono abbastanza convenienti
come nomi propri cilicii; altre, come ad esempio Mwg,
(') Cfr. il xoivòc tàfpos (li un'iscr. della vicina Giìnei:
Beberdey-Wilhelm, loc. cit, p. 151; cl'r. Journ. lieti. Stud.,
1914, p. 13.
(2) Altri esempi, in Asia Minore, di persone che. pur non
essendo parenti, si associano per costruire un sepolcro, non man-
cano ; cfr. iscrizione di Olympos. CI. G-, 4325k.
Monumenti Antichi — Vol. XXIII.
'PwvSag, sono già esemplificate in altre iscrizioni (l);
altre infine ci si presentano come nuove e strane.
La prima parola di lin. 6. OAlOAOTON, che pro-
pongo di correggere in òloXóyov, potrebbe essere una
molto singolare forma per significare sepolcro co-
mune (8).
Con le linee 6 e 7 cominciano i paragrafi del re-
golamento che gli associati si son dato, e nei quali
si parla infatti in prima persona plurale. Data la
brevità dello spazio, tali norme sono date in forma
compendiata: il che, aggiunto alle mènde sintattiche,
grammaticali e ortografiche, e alle lacune nella lettura,
non contribuisce certo alla chiarezza del testo. Così, ad
esempio, non so trarre un senso dalle due prime
linee 6 e 7.
(') Cfr. Journ. of. fieli. Stud 1891, p. 245. iscrizione del-
l'antro di Korykos: Ma>g, lin. 43, 84; l'uivS^iog, lin. 14, 40.
(a) Cfr. un nuvXóyiov con questo senso in un'iscrizione
cretese ili Venezia; Coraparetti, in Museo ìtal. d'antichità
classica, I, p. 149.
11
NELL'ANATOLIA MERIDIONALE
162
óX(o)kóyov snórj(ta(%>y . . vtinsvrjfisvo'iaivsiv. 5òri' Ss zi na . . .
Dai fxèv zòov xcct avi)qw{ti)ov zàv S's'zsqa zsxva on(u))g rjfiàg fióv\_ov~\g
xai zàg yvvaìxag t)^iùiv xrjSsvffovzat sv i(5 inarco (ivt]fieia.
'Eàv Sè /xszà lavza x(?jJ)f(i'0'oi')r«f sy ysvrjfiàzoav rjficóv oi aQQSVsg
10 rjfiwv sv tS) stcccvo» fivijfisiw, ai Ss drjXsìai sv zò) imo xàrco x^Ssvffov-
zai. 'Eàv Ss zivtg zòav i)rjXsiù>v sxSo&ì) ngòg yà\iov jirj\nwg~\
sì-(bG^)t(ù svDsìvai tlg zovzo io fivrjfia. 'Eàv Sé zig naqà zaìg Six\aig~\
norjo'f] ànozsiaàzu) (s)ìg tòv STjfxov Sqa%[xàg %siì.[iuq~\
xal fiovc Ss'xa Xsvxovg xal fls'Xavsg St'xa xal aì(ya)g ov nXtov\ag~\
15 xià zqàyovg Ssxa. (K")aì ovzcog avviata io jLivrjfia xal.....
GTijxóun ot (pi) 7iQoffysyQa[t[/j,tvoi~\ fir/rs smxqizrjQiov firjzs sni^ov.....
'Eàv Ss zig à7io<Szrj\jysi^ é'zsqog xcà avzòg ànoihiGsi zà n]j}oys-
yqafi^isva oi xoivo\_) ovvzsg z]0 ^vfjfia. 'Eàv Ss Tig ilvyazs'qa sarai eì£-
t'ffjrw sv&sìvai s\lg~\ zovzo zò (ivfjfia.......SiSórzoc . . s.....
20 .....vsSisvs . . tivyu~\%ÌQsg Sè xaì sv.....z~\ovio zò Qir//jtt«
... o zò fisQOQ ot tivvsXitórzsg........lovzut sìg zò ftàtf\j)ov
.....og zsivszai oi àoffsvoi (siri fj/iòóv oi nQ(s)tìf}(iì)xsqoi
[X~]a((jì)(ìavszu)Gav oi TXQoysyQa/xfis'voi. 'Av(o)Ctsi zig fila . . .
.....zo nQoysyoafifisva
Nella parte posteriore:
[_Mìj s^sOz^m sv(xf)sìvai sìg xnvzo zò fivì^ia MoaiioosiSfioviog
ovSè àX~\Xov, iióvoi avzoi.
La lunga iscrizione, che ha nelle prime linee forme
tanto lontane dalle greche, ed è così scorretta in tutta
la sua grafia e così mancante in fine, rileva pure ab-
bastanza il suo carattere. È una lex sepu/chri; e le
prescrizioni, le esclusioni così frequenti nella epigrafìa
sepolcrale d'Asia Minore, sono qui più numerose e
rigorose, perchè il monumento funebre pare fosse de-
stinato ad accogliere più persone ('). È una specie di
collegium funeraticium che si è formato, e che è si-
gnificato a Un. 3 e 21 con le parole oi ovrsXOóvzsg (2).
I nomi dei componenti dovrebbero ricercarsi in
quelle strane parole raccolte nelle linee 3, 4 e 5.
Alcune di quelle parole sono abbastanza convenienti
come nomi propri cilicii; altre, come ad esempio Mwg,
(') Cfr. il xoivòc tàfpos (li un'iscr. della vicina Giìnei:
Beberdey-Wilhelm, loc. cit, p. 151; cl'r. Journ. lieti. Stud.,
1914, p. 13.
(2) Altri esempi, in Asia Minore, di persone che. pur non
essendo parenti, si associano per costruire un sepolcro, non man-
cano ; cfr. iscrizione di Olympos. CI. G-, 4325k.
Monumenti Antichi — Vol. XXIII.
'PwvSag, sono già esemplificate in altre iscrizioni (l);
altre infine ci si presentano come nuove e strane.
La prima parola di lin. 6. OAlOAOTON, che pro-
pongo di correggere in òloXóyov, potrebbe essere una
molto singolare forma per significare sepolcro co-
mune (8).
Con le linee 6 e 7 cominciano i paragrafi del re-
golamento che gli associati si son dato, e nei quali
si parla infatti in prima persona plurale. Data la
brevità dello spazio, tali norme sono date in forma
compendiata: il che, aggiunto alle mènde sintattiche,
grammaticali e ortografiche, e alle lacune nella lettura,
non contribuisce certo alla chiarezza del testo. Così, ad
esempio, non so trarre un senso dalle due prime
linee 6 e 7.
(') Cfr. Journ. of. fieli. Stud 1891, p. 245. iscrizione del-
l'antro di Korykos: Ma>g, lin. 43, 84; l'uivS^iog, lin. 14, 40.
(a) Cfr. un nuvXóyiov con questo senso in un'iscrizione
cretese ili Venezia; Coraparetti, in Museo ìtal. d'antichità
classica, I, p. 149.
11