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STAZIONI PREISTORICHE NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

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lieo ('). Questa diversità di destinazione corrisponde
infatti ad mia sostanziale differenza nella tecnica
onde furono ottenute le punte di freccia dei due tipi
suddetti : chè quelle aggrovigliate di Villa Cassarini

i due procedimenti tecnici che si trovano applicati
alla fabbricazione di punte enee di freccia: la fusione
e la lamina tagliata. Il secondo di questi due pro-
cessi tecnici è rappresentato in proporzioni assai mi-

Fig. 46. 2:3

non sono fuse, come son quelle di Toscanella, bensì

Fio. 47. 1:1

tagliate nella lamina di bronzo. Questi sono, infatti,

(V Vedi 6. Bellucci, Cuspidi di freccia in bronzo; loro
impiego votivo, in Bullettino di paletnologia italiana, 40,1914,
pp. 56 sgg.

nori rispetto al primo ('); ed è poi particolarmente
connesso con un uso tutto speciale delle punte con
esso ottenute; le quali, essendo di spessore eguale
su tutta l'estensione loro, e difficilmente riuscendo
tagliate in modo da essere simmetriche, erano inser-
vibili nell'uso comune. Per le frecce adunque di questo
tipo (2), è fuori di ogni dubbio la loro destinazione
ad un uso votivo od ornamentale o, comechessia, sim-
bolico.

L'esempio più significativo e probante mi sembra
fornito da un oggetto del Museo Preistorico di Roma,
proveniente dalla necropoli ad umazione di Lepri-
gnano (verosimilmente nel sito dell'antica Capena).
Esso consta di duo punte di freccia accostate,

(') G. Bellucci, loc. cit.

(*) Secondo il Bellucci, loc. cit., tutte quante le punte
enee di freccia ebbero destinazione votiva. Io credo che con-
venga limitare questa affermazione, precisando e distinguendo.
 
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