Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (24.1916)

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I,A STAZIONE PALUSTRE DI CAMPO CASTELLAKO

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Assai abbondanti sono in compenso gli oggetti di
osso e soprattutto di corno cervino, i cui più carat-
teristici esemplari trovansi qui accanto riuniti nella
fig. 2. Sono manichi di varia foggia, spatule talora
ad espansione triangolare a guisa di accetta (d 1),
tal altra ad espansione ellittica a guisa di cucchiaio
piatto (d 2) ; punteruoli, lesine (a) ed aghi da cucire
muniti di cruna (qualche punta poteva anche essere
adattata ad un' asta di legno, formando un giavel-

Fio. 3. — a, manico d'osso; i, C, piccoli coni di terracotta. 3:5

lotto); cuspidi di freccia, munite di lungo peduncolo
per infiggerle nell'asta, per lo più di sezione circo-
lare (b), talora anche di sezione quadrata o triangolare
(g) e munite di dentini (barfrelures); bottoni e teste
di aghi crinali, o «fusaiole» (/), pezzi di corno in via
di lavorazione ecc. Sorprendiamo principalmente la
preparazione delle cuspidi di freccia, per mezzo di
vari esemplari non finiti (c), che appaiono tagliati per
lungo a spigoli vivi mediante una lama con ogni pro-
babilità metallica, affusolati dalla parte onde si vo-
leva ricavare il peduncolo, e già aguzzati dalla punta ;

la rifinitura doveva avvenire per via di fregagione

Fig. 4. — a, ascia a margini rialzati ; b, abbozzo di figu-
rina^), oggetto non finito. 3:5

Fig. 5. — Punte di spade. 2: 5

sopra lisciatoi di pietra. Menzioneremo ancora un ma-