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la stazione palustre di campo castellaro
336
Ricapitolando adunque quanto risulta dall'analisi
delle forme eostruttive dei vasi, possiamo dire che la
ceramica del Castellaro non si allontana notevolmente
da quella più caratteristica delle palafitte lombardo-
Fio. 21. — Ceramica con ornati. 1 ; 3
venete, ma neppure collima con essa interamente,
mentre da un lato l'arcaismo e la povertà delle forme
Analizzando le forme decorative della ceramica
del Castellaro, possiamo rilevare i seguenti sistemi :
a) decorazione in rilievo per applicazione: nastri
d'argilla sovrapposti, lisci (fig. 16), pizzicati o se-
ghettati (fig. 16 in alto);
b) decorazione in rilievo per modellatura delle
pareti: bugne, le quali ricevono pure ornati incisi se
di grandi dimensioni (fig. 17); ombelico concavo-con-
vesso nel fondo delle scodelle, (tìg. 14), talora ripetuto
più volte (fig. 13 a), in qualche caso con disposizione
in quincunx (fig. 18);
c) decorazione in rilievo per modellatura della
superficie: bitorzoli che ricoprono intere pareti (fig. 12) ;
bitorzoli tra cordoni (figg. 16 e 19b); bitorzoli chiusi
in una specie di cartouche in rilievo, che sembrano
una singolarità della nostra stazione (fig. 19a);
d) decorazione in rilievo-incavo: cordoni tra-
mezzati da solchi, eseguiti con la stecca (tìg. 16);
seghettatura degli orli (figg. 15 a, 18); applicazione
ripetuta di polpastrello a guisa di finto cordone sovrap-
posto (cordoni unghiati, fig. 20) ;
Fio. 22.
Ceramica con ornati.
1 : 3
sembrano piuttosto richiamare i fondi di capanne (dei
quali, non bisogna dimenticarlo, era pieno il territorio
di Vhò e gran parte dei circonvicini), e dall'altro
lato la decorazione ha, come vedremo, stretti rapporti
con le terremare dell' Emilia.
e) decorazione in incavo per impressione : grossi
punti cupelliformi, poco profondi, messi in fila o tra-
mezzanti altri ornati, ed ottenuti con l'applicazione
di un bastoncello ad estremità arrotondata o di un
ciottoletto a pallina (figg. 21 e 22); piccoli punti
la stazione palustre di campo castellaro
336
Ricapitolando adunque quanto risulta dall'analisi
delle forme eostruttive dei vasi, possiamo dire che la
ceramica del Castellaro non si allontana notevolmente
da quella più caratteristica delle palafitte lombardo-
Fio. 21. — Ceramica con ornati. 1 ; 3
venete, ma neppure collima con essa interamente,
mentre da un lato l'arcaismo e la povertà delle forme
Analizzando le forme decorative della ceramica
del Castellaro, possiamo rilevare i seguenti sistemi :
a) decorazione in rilievo per applicazione: nastri
d'argilla sovrapposti, lisci (fig. 16), pizzicati o se-
ghettati (fig. 16 in alto);
b) decorazione in rilievo per modellatura delle
pareti: bugne, le quali ricevono pure ornati incisi se
di grandi dimensioni (fig. 17); ombelico concavo-con-
vesso nel fondo delle scodelle, (tìg. 14), talora ripetuto
più volte (fig. 13 a), in qualche caso con disposizione
in quincunx (fig. 18);
c) decorazione in rilievo per modellatura della
superficie: bitorzoli che ricoprono intere pareti (fig. 12) ;
bitorzoli tra cordoni (figg. 16 e 19b); bitorzoli chiusi
in una specie di cartouche in rilievo, che sembrano
una singolarità della nostra stazione (fig. 19a);
d) decorazione in rilievo-incavo: cordoni tra-
mezzati da solchi, eseguiti con la stecca (tìg. 16);
seghettatura degli orli (figg. 15 a, 18); applicazione
ripetuta di polpastrello a guisa di finto cordone sovrap-
posto (cordoni unghiati, fig. 20) ;
Fio. 22.
Ceramica con ornati.
1 : 3
sembrano piuttosto richiamare i fondi di capanne (dei
quali, non bisogna dimenticarlo, era pieno il territorio
di Vhò e gran parte dei circonvicini), e dall'altro
lato la decorazione ha, come vedremo, stretti rapporti
con le terremare dell' Emilia.
e) decorazione in incavo per impressione : grossi
punti cupelliformi, poco profondi, messi in fila o tra-
mezzanti altri ornati, ed ottenuti con l'applicazione
di un bastoncello ad estremità arrotondata o di un
ciottoletto a pallina (figg. 21 e 22); piccoli punti