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VASI DIPINTI DEL MUSEO DI VILLA GIULIA
352
Faccia A. Figura di un uomo ignudo con cla-
mide raccolta al braccio destro, in atto di correre a
destra allontanandosi da una Sfinge accosciata, di pro-
filo a destra.
Faccia B. Leone gradiente a destra; pantera
o leopardo fra due arieti.
10. Anfora. Inv. n. 24994 (tav. III). Dal Kircheriano.
Altezza mm. 355.
Ben conservata.
Verniciata a nero, meno una zona inferiore a foglie
aguzze, brune su fondo rosso, due grandi riquadri
sulle due facce e il collo.
Faccia A. Teseo e il Minotauro. L'eroe col
braccio sinistro stringe per la testa il mostro, che si
ripiega sulle ginocchia, e gli immerge la spada nel
fianco destro da cui sgorgano abbondanti fiotti di
sangue. Egli è vestito di semplice chitonisco e porta
al fianco il fodero della spada, sospeso per mezzo del
balteo a tracolla, trattato a colorazione sovrapposta
bianco-gialla, ora in gran parte scomparsa. Il sangue
del Minotauro è reso a color rosso violaceo. Assistono
alla scena quattro persone: due giovani ammantati,
a sinistra, con mantello rossastro l'uno, nero l'altro ;
una donna, Arianna, e un vecchio, Minos, a destra (1),
l'ima e l'altro con mantelli neri, consparsi di ritocchi
rossastri. I mantelli degli uomini sono affatto disadorni;
quello di Arianna è decorato a fiori dai petali bianchi
e dal centro rosso cupo. Sulla faccia corrispondente
del collo è disegnata una testa maschile barbata, con
ritocchi rossastri sparsi qua e là, di profilo a sinistra.
F a c c i a B. Due grossi leoni araldicamente affron-
tati con la testa rivolta all'indietro e la bocca aperta;
giubbe rosso-violacee; ritocchi rossastri sui dorsi e
sulle cosce. Sul lato corrispondente del collo, una testa
maschile simile alla precedente
La modellatura delle figure è alquanto sommaria :
stretti i toraci nelle figure di Teseo e del Minotauro ;
esagerato lo sviluppo dei muscoli nelle cosce e nelle
gambe fortemente assottigliate alle ginocchia. Il di-
segno è reso in gran parte a tratti incisi. Sufficiente
(') Che si tratti effettivamente di Arianna e di Minos ri-
sulta dalla analogia di altre pitture vascolari, nelle quali alle
figure sono aggiunti i nomi (Monumenti dell'Instituto, VI-YII,
tav. 15).
è l'indicazione della musculatura nei corpi umani
nudi e nei corpi leonini ; mancano quasi del tutto
le pieghe nei panneggi, a meno che significato di
pieghe non abbiano i ritocchi a pennello praticati
in qualche parte. Salvo il bianco del balteo di Teseo
e dei fiori sul mantello di Arianna, che è trattato a
colorazione sovrapposta, il rosso cupo degli stessi fiori
e il rosso-violaceo delle lumeggiature sono trattati a
fuoco come la vernice nera.
11. Kylix. Inv. n. 16336 (tav. III). Acquistata al-
l'Ufficio di esportazione. Alt. mm. 160; diam.
mm. 250.
Rotta in più pezzi e ricomposta. Poche e insigni-
ficanti le lacune.
La vasca è molto profonda; le anse strette e allun-
gate in direzione quasi orizzontale; lo spessore del-
l'argilla sottile. Decorazione a figure nere con sovrap-
posizione di rosso violaceo e di bianco.
All'esterno, su ciascuna delle due facce, quattro
gruppi di due figure in piedi, a colloquio, ognuno dei
quali ripete in modo quasi identico lo stesso schema:
a sinistra, un uomo barbato con lunga capigliatura
spiovente sulle spalle, vestito generalmente di chitone
rosso violaceo e di mantello nero, con i gomiti abbas-
sati e le avambraccia protese; a destra, un altro uomo
imberbe, che vorrebbe essere di aspetto giovanile,
vestito di sola clamide, di solito per metà nera e per
metà rosso-violacea, in atto di gesticolare vivacemente.
I contorni delle membra e delle vesti sono per lo più
resi a tratti incisi; ma non di rado a semplici tratti
di pennello. Non sono indicate le pieghe degli indu-
menti e neppure i muscoli dei corpi; fatta eccezione
delle facce, rese particolareggiatamente, l'indicazione
per le forme del corpo, a prescindere dai contorni, si
limita ai gomiti, ai ginocchi, ai malleoli.
Nell'interno un ampio disco, il cui centro — a fondo
rosso — è occupato da una figura di guerriero, di
profilo a sinistra con le gambe piegate e il ginocchio
sinistro poggiato a terra.
12. Lekythos. Inv. n. 26977 (tav. IV). Acquistata
all'Ufficio di esportazione. Alt. mm. 210.
Ben conservata.
La composizione figurata si estende alla maggior
parte della pancia; una larga zona, sotto il manico,
VASI DIPINTI DEL MUSEO DI VILLA GIULIA
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Faccia A. Figura di un uomo ignudo con cla-
mide raccolta al braccio destro, in atto di correre a
destra allontanandosi da una Sfinge accosciata, di pro-
filo a destra.
Faccia B. Leone gradiente a destra; pantera
o leopardo fra due arieti.
10. Anfora. Inv. n. 24994 (tav. III). Dal Kircheriano.
Altezza mm. 355.
Ben conservata.
Verniciata a nero, meno una zona inferiore a foglie
aguzze, brune su fondo rosso, due grandi riquadri
sulle due facce e il collo.
Faccia A. Teseo e il Minotauro. L'eroe col
braccio sinistro stringe per la testa il mostro, che si
ripiega sulle ginocchia, e gli immerge la spada nel
fianco destro da cui sgorgano abbondanti fiotti di
sangue. Egli è vestito di semplice chitonisco e porta
al fianco il fodero della spada, sospeso per mezzo del
balteo a tracolla, trattato a colorazione sovrapposta
bianco-gialla, ora in gran parte scomparsa. Il sangue
del Minotauro è reso a color rosso violaceo. Assistono
alla scena quattro persone: due giovani ammantati,
a sinistra, con mantello rossastro l'uno, nero l'altro ;
una donna, Arianna, e un vecchio, Minos, a destra (1),
l'ima e l'altro con mantelli neri, consparsi di ritocchi
rossastri. I mantelli degli uomini sono affatto disadorni;
quello di Arianna è decorato a fiori dai petali bianchi
e dal centro rosso cupo. Sulla faccia corrispondente
del collo è disegnata una testa maschile barbata, con
ritocchi rossastri sparsi qua e là, di profilo a sinistra.
F a c c i a B. Due grossi leoni araldicamente affron-
tati con la testa rivolta all'indietro e la bocca aperta;
giubbe rosso-violacee; ritocchi rossastri sui dorsi e
sulle cosce. Sul lato corrispondente del collo, una testa
maschile simile alla precedente
La modellatura delle figure è alquanto sommaria :
stretti i toraci nelle figure di Teseo e del Minotauro ;
esagerato lo sviluppo dei muscoli nelle cosce e nelle
gambe fortemente assottigliate alle ginocchia. Il di-
segno è reso in gran parte a tratti incisi. Sufficiente
(') Che si tratti effettivamente di Arianna e di Minos ri-
sulta dalla analogia di altre pitture vascolari, nelle quali alle
figure sono aggiunti i nomi (Monumenti dell'Instituto, VI-YII,
tav. 15).
è l'indicazione della musculatura nei corpi umani
nudi e nei corpi leonini ; mancano quasi del tutto
le pieghe nei panneggi, a meno che significato di
pieghe non abbiano i ritocchi a pennello praticati
in qualche parte. Salvo il bianco del balteo di Teseo
e dei fiori sul mantello di Arianna, che è trattato a
colorazione sovrapposta, il rosso cupo degli stessi fiori
e il rosso-violaceo delle lumeggiature sono trattati a
fuoco come la vernice nera.
11. Kylix. Inv. n. 16336 (tav. III). Acquistata al-
l'Ufficio di esportazione. Alt. mm. 160; diam.
mm. 250.
Rotta in più pezzi e ricomposta. Poche e insigni-
ficanti le lacune.
La vasca è molto profonda; le anse strette e allun-
gate in direzione quasi orizzontale; lo spessore del-
l'argilla sottile. Decorazione a figure nere con sovrap-
posizione di rosso violaceo e di bianco.
All'esterno, su ciascuna delle due facce, quattro
gruppi di due figure in piedi, a colloquio, ognuno dei
quali ripete in modo quasi identico lo stesso schema:
a sinistra, un uomo barbato con lunga capigliatura
spiovente sulle spalle, vestito generalmente di chitone
rosso violaceo e di mantello nero, con i gomiti abbas-
sati e le avambraccia protese; a destra, un altro uomo
imberbe, che vorrebbe essere di aspetto giovanile,
vestito di sola clamide, di solito per metà nera e per
metà rosso-violacea, in atto di gesticolare vivacemente.
I contorni delle membra e delle vesti sono per lo più
resi a tratti incisi; ma non di rado a semplici tratti
di pennello. Non sono indicate le pieghe degli indu-
menti e neppure i muscoli dei corpi; fatta eccezione
delle facce, rese particolareggiatamente, l'indicazione
per le forme del corpo, a prescindere dai contorni, si
limita ai gomiti, ai ginocchi, ai malleoli.
Nell'interno un ampio disco, il cui centro — a fondo
rosso — è occupato da una figura di guerriero, di
profilo a sinistra con le gambe piegate e il ginocchio
sinistro poggiato a terra.
12. Lekythos. Inv. n. 26977 (tav. IV). Acquistata
all'Ufficio di esportazione. Alt. mm. 210.
Ben conservata.
La composizione figurata si estende alla maggior
parte della pancia; una larga zona, sotto il manico,