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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Rellini, Ugo: La caverna di Latrònico: e il culto delle acque salutari nell'età del bronzo
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0312
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la caverna di latrónico ecc.

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siderando il concetto che ne informava l'instituzione,
si aggiungono i ripostigli di oggetti enei, e i luoghi
sacri alle divinità delle fonti salutari, presso i quali
il culto, come a quelle aponensi, è documentato dalle
inscrizioni nell'epoca romana, mentre le stipi di quei

il culto ben più remoto delle acque guaritrici. Possiamo anche
domandarci se gli Etruschi ebbero una religione delle acque.
Negli scrittori si trovano vaghi accenni a caverne sacre sul
Cremerà delle quali nulla è noto in modo positivo; forse quei
misteriosi cunicoli, persino in più ordini sovrapposti, cos'i fre-

laghetti lo fan risalire all'età del ferro, non senza
qualche cenno della ceramica con ansa lunata, o come
alla Pertosa in cui il culto risale, con continuità,
dalle età presenti a quella preistorica del bronzo.

Ugo Rellini.

quenti nell' Etruria meridionale e nello stesso sottosuolo di
Roma, dove dovettero esser costrutti dagli Etruschi, che ih
Roma rappresentarono l'alta coltura e l1 ingegneria, si connet-
tono con una particolare idea sulla circolazione sotterranea
delle acque di cui troviamo un riflesso in Lucrezio, V, 261-72.
 
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