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Ghirardini, Gherardo: Gli scavi del Palazzo di Teodorico a Ravenna
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0388
767 GLI SCAVI DEL PALAZZO
triangoli formati con pezzi di marmi di svariata specie :
lunense, rosso e giallo antico, alabastro orientale,
diaspro, nero del Belgio. Il quale pavimentimi sedile
doveva estendersi in tutta la stanza d„ prima che in
essa fosse costruito l'altro pavimentimi tessellatum
bianco e nero di cui ho fatto parola e che comparve
a cm. 32; perocché ne vennero in luce alcuni resti
nell'angolo nord-ovest di detta stanzetta.
Nella parte su indicata della sala fi, fra il li-
vello più basso (cm. 53 sotto il comune marino) ove
si conserva il tratto di pavimentum sectile e il su-
periore lastricato di quadri di marmi di vari colori,
venne in luce una serie di pilastrini destinati a sor-
reggere il detto piano più alto : al tutto analoghi a
quelli delle stanze B ed H in cui il pavimento su-
periore era interamente scomparso.
Che si tratti di suspensurae per il passaggio del-
l'aria calda, anziché di semplici vespai per proteggere
le stanze dall'umidità del sottosuolo, è dimostrato
con piena sicurezza in questo ambiente dalla sco-
perta di alcuni caratteristici resti di tubulature fittili
quadrangolari che s'innalzavano verticalmente attra-
verso al pavimento lungo i muri meridionale e orien-
tale. Tutto ciò lascia facilmente scorgere che questo
corpo di edificio al sud del portico A, nel quale i
pavimenti di alcune stanze s'innalzarono su serie di
pilastrini costituenti le suspensurae, fu in parte adat-
tato all'uso di bagni.
A 56 cent, sotto il livello del mare nella stan-
zetta d, apparvero nel margine meridionale e occi-
dentale striscio di musaico a semplici tessere nere, e
l'intero impasto su cui posava la rimanente parte
mancante.
La camera G, attigua al salone irregolare dal lato
di ponente, aveva essa pure più pavimenti addossati
sotto al primo apparso ad 8 cm. sul comune marino.
Di un secondo a 25 cm. sotto il c. m. avanzavano
pochi resti. Più importante era il terzo (fig. 12) a
53 cm. sotto il c. m. non tanto in se stesso, perchè
constava di semplici tessere bianche ; ma per il fatto
che erano stati incastrati in esso quà e là, molto
irregolarmente, certi tratti di musaico contenenti
tre busti umani, una figura di cinghiale e qualche
motivo geometrico a tessere nere su fondo bianco.
Trattasi senza dubbio di rattoppature di tempi po-
steriori alla costruzione di quel pavimento, come è
DI TEODORICO A RAVENNA 768
tale una lastra marmorea che interrompe in un altro
punto il musaico bianco.
Nel quarto strato finalmente, a 55 cm. di profon-
dità dal c. m., era il musaico più antico a tessere
nere interrotte da piccole crocette bianche: motivo
che viene a corrispondere al più antico musaico del
portico A, salvo l'inversione dei colori, essendo in
questo le crocette nere sul fondo bianco.
Le due stanzette E ed F di secondaria impor-
tanza, avevano un piano d'impasto liscio, la prima
a cent. 18, la seconda a 23 sopra zero. La prima
presso all'angolo nord-est conservava un nucleo di mu-
ratura la quale si può mettere in rapporto con qualche
apparecchio di riscaldamento dell'acqua per i bagni che
sembra abbiano avuto sede in questo gruppo di am-
bienti. Ma ambedue le stanzette erano in età ante-
riore suddivise in due più piccole da muro trasversale
in direzione da nord a sud. E la parte orientale
della stanzetta E aveva sotto al piano superiore due
piani di musaico e un terzo di esagoni laterizi, pro-
fondi rispettivamente cent. 9 sopra lo zero, 8 e 24
sotto. Le due celle in cui dividevasi la stanzetta F
conservavano ciascuna sotto al piano superiore un piano
di esagoni di cotto molto profondi: a cm. 43 e a 54
sotto lo zero.
La saletta G, che aveva nel piano rispondente al
livello superiore delle altre stanze il bel musaico in-
tegralmente conservato, non lasciò scorgere nel terreno
sottostante veruna traccia di pavimenti anteriori.
Il corridoio / invece sotto al superiore musaico
ad onde, a cm. 31 sul comune marino, ne aveva un
secondo con gl'identici motivi a cm. 23 ed un terzo
a cm. 19,5 sempre sul c. m. con motivi differenti dai
superiori, cioè combinazioni elegantissime di intrecci
che dànno luogo a figure quadrate ed ellittiche. Nella
parte orientale di esso corridoio / si ritrovò inoltre
a 21 cent, sotto il c. m. un piano di mattoni, e un
piano d'impasto a 50 cent, pure sotto il c. m.
A sud dello stesso corridoio / una stanza che si
svolgeva dalla parte orientale di esso serbava due
avanzi di musaico a ornati geometrici, l'uno a 40 cent,
l'altro a 34 sul livello del mare.
Finalmente in rapporto coi diversi strati di pa-
vimenti e coi vari periodi costruttivi di questo corpo
di fabbriche che abbiamo descritto, è la costruzione
delle cloache.
triangoli formati con pezzi di marmi di svariata specie :
lunense, rosso e giallo antico, alabastro orientale,
diaspro, nero del Belgio. Il quale pavimentimi sedile
doveva estendersi in tutta la stanza d„ prima che in
essa fosse costruito l'altro pavimentimi tessellatum
bianco e nero di cui ho fatto parola e che comparve
a cm. 32; perocché ne vennero in luce alcuni resti
nell'angolo nord-ovest di detta stanzetta.
Nella parte su indicata della sala fi, fra il li-
vello più basso (cm. 53 sotto il comune marino) ove
si conserva il tratto di pavimentum sectile e il su-
periore lastricato di quadri di marmi di vari colori,
venne in luce una serie di pilastrini destinati a sor-
reggere il detto piano più alto : al tutto analoghi a
quelli delle stanze B ed H in cui il pavimento su-
periore era interamente scomparso.
Che si tratti di suspensurae per il passaggio del-
l'aria calda, anziché di semplici vespai per proteggere
le stanze dall'umidità del sottosuolo, è dimostrato
con piena sicurezza in questo ambiente dalla sco-
perta di alcuni caratteristici resti di tubulature fittili
quadrangolari che s'innalzavano verticalmente attra-
verso al pavimento lungo i muri meridionale e orien-
tale. Tutto ciò lascia facilmente scorgere che questo
corpo di edificio al sud del portico A, nel quale i
pavimenti di alcune stanze s'innalzarono su serie di
pilastrini costituenti le suspensurae, fu in parte adat-
tato all'uso di bagni.
A 56 cent, sotto il livello del mare nella stan-
zetta d, apparvero nel margine meridionale e occi-
dentale striscio di musaico a semplici tessere nere, e
l'intero impasto su cui posava la rimanente parte
mancante.
La camera G, attigua al salone irregolare dal lato
di ponente, aveva essa pure più pavimenti addossati
sotto al primo apparso ad 8 cm. sul comune marino.
Di un secondo a 25 cm. sotto il c. m. avanzavano
pochi resti. Più importante era il terzo (fig. 12) a
53 cm. sotto il c. m. non tanto in se stesso, perchè
constava di semplici tessere bianche ; ma per il fatto
che erano stati incastrati in esso quà e là, molto
irregolarmente, certi tratti di musaico contenenti
tre busti umani, una figura di cinghiale e qualche
motivo geometrico a tessere nere su fondo bianco.
Trattasi senza dubbio di rattoppature di tempi po-
steriori alla costruzione di quel pavimento, come è
DI TEODORICO A RAVENNA 768
tale una lastra marmorea che interrompe in un altro
punto il musaico bianco.
Nel quarto strato finalmente, a 55 cm. di profon-
dità dal c. m., era il musaico più antico a tessere
nere interrotte da piccole crocette bianche: motivo
che viene a corrispondere al più antico musaico del
portico A, salvo l'inversione dei colori, essendo in
questo le crocette nere sul fondo bianco.
Le due stanzette E ed F di secondaria impor-
tanza, avevano un piano d'impasto liscio, la prima
a cent. 18, la seconda a 23 sopra zero. La prima
presso all'angolo nord-est conservava un nucleo di mu-
ratura la quale si può mettere in rapporto con qualche
apparecchio di riscaldamento dell'acqua per i bagni che
sembra abbiano avuto sede in questo gruppo di am-
bienti. Ma ambedue le stanzette erano in età ante-
riore suddivise in due più piccole da muro trasversale
in direzione da nord a sud. E la parte orientale
della stanzetta E aveva sotto al piano superiore due
piani di musaico e un terzo di esagoni laterizi, pro-
fondi rispettivamente cent. 9 sopra lo zero, 8 e 24
sotto. Le due celle in cui dividevasi la stanzetta F
conservavano ciascuna sotto al piano superiore un piano
di esagoni di cotto molto profondi: a cm. 43 e a 54
sotto lo zero.
La saletta G, che aveva nel piano rispondente al
livello superiore delle altre stanze il bel musaico in-
tegralmente conservato, non lasciò scorgere nel terreno
sottostante veruna traccia di pavimenti anteriori.
Il corridoio / invece sotto al superiore musaico
ad onde, a cm. 31 sul comune marino, ne aveva un
secondo con gl'identici motivi a cm. 23 ed un terzo
a cm. 19,5 sempre sul c. m. con motivi differenti dai
superiori, cioè combinazioni elegantissime di intrecci
che dànno luogo a figure quadrate ed ellittiche. Nella
parte orientale di esso corridoio / si ritrovò inoltre
a 21 cent, sotto il c. m. un piano di mattoni, e un
piano d'impasto a 50 cent, pure sotto il c. m.
A sud dello stesso corridoio / una stanza che si
svolgeva dalla parte orientale di esso serbava due
avanzi di musaico a ornati geometrici, l'uno a 40 cent,
l'altro a 34 sul livello del mare.
Finalmente in rapporto coi diversi strati di pa-
vimenti e coi vari periodi costruttivi di questo corpo
di fabbriche che abbiamo descritto, è la costruzione
delle cloache.