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CAVERTETTE E RIPARI PREISTORICI NELL'AGRO FALISCO

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di laboratorio e di fornace di rozzi fittili in epoca
etrusco-romana ».

« Rileviamo che nessun frammento di bucchero
italico, nè manufatto, nè tornito, si trovò tanto sul
banco ove si manifestavano avanzi litici, quanto sotto
la fornace ed attorno al focolare ».

« Al contrario, si ebbero frammenti di rozze an-
fore, di piccole tazze ad orlo rientrante e di altri
vasi ad orlo piano e sporgente di creta rossastra,
quasi laterizia, lavorati al tornio. Inoltre tutti que-
sti frammenti non apparivano cotti a fuoco libero,
siccome i vasi del periodo antichissimo, ma quantità
notevole di pastelli informi di creta rozza dovettero
servire siccome chiodi per tener sollevato un vaso
dall'altro entro le capsule ».

« 5a e 6a caverna. — Si elevano sopra un grande
declive di tufo litoide, affatto nudo di terrapieno.
Sebbene per noi fosse tentato un saggio di scavo
nella parte più bassa della roccia di fronte all'aper-
tura dell'una e dell'altra, nondimeno da per tutto
trovammo un terreno di riporto modernissimo che dal-
l'altipiano sovrastante alle caverne discende con le
acque giù per lo scivolo di tufo ed è trattenuto dalla
vegetazione del bassofondo».

« Sotto a queste due caverne apresi un grandis-
simo vano, di pianta rettangolare, la cui formazione
è dovuta in gran parte alle acque correnti. Fu esplo-
rato nel giugno del presente anno dal eh. comm. Ga-
murriui, con piccolo saggio che dette effimero resul-
tato ».

« 7a caverna. — Posta nello stesso piano delle pre-
cedenti sopra grande pendìo del tufo litoide, che dap-
pertutto si mostra nudo, aveva lungo la parete destra
un piccolo avvallamento ripieno di terra ».

- Ouasi a superficie aveva uno strato molto com-
patto con testimonianze di antica civiltà ».

« Si raccolsero confusamente, senza ordine cioè di
sovrapposizione, scaglie e alcuni utensili di silice, e
in grande quantità frammenti di vaso, di impasto
scuro, manufatti, e molti bruciati e aderenti alla
terra arsa e agglomerata dal fuoco ».

- In attorno non apparvero traccio di fornace, era
adunque evidente che i cavernicoli avevano traspor-
tato parte di scarico di fornace entro quell' insenatura
a scopo di rendere uniforme l'antro. Ma questa an-
tica stratificazione non posava sul terreno vergine,

cioè sulla nuda roccia. Praticatovi un saggio, ritornò
anche in questa caverna il solito banco di sassi spez-
zati, molto più grandi che nelle altre, descritte sopra.
Cioè per questo lavoro furono utilizzate le sfaldature
della volta, di cui originariamente, siccome tutt'oggi,
doveva esser ripieno il pavimento. Infatti, il detto
materiale su una faccia ò ricoperto di concrezione
calcaree. Negli spazi di questa rozza muratura o nel
piano sottostante alla medesima non apparve traccia
di industria umana. Sotto al banco, che funziona tut-
tora come vespaio, scorreva un velo d'acqua, che sca-
turisce dal fondo della caverna ».

« Per il nostro saggio si recuperarono cinque fram-
menti di nuclei di diaspro rosso e di silice bianca ed
i cinque utensili seguenti : »

« a) Raschiatoio di silice bianca, rozzamente
scagliata, largo alla base e arrotondato in cima a
forza di piccole scheggiature ».

« b) Idem, di silice opaca, tagliente da un solo
lato : la sua testa è arrotondata a piccoli colpi ».

« e) Idem, con testa e taglio scheggiati ».

« d) Frammento di coltelletto sottile di silice
bianco-opalina. Fu ottenuto dalla semplice scheggia-
tura del nucleo ».

« e) Coltelletto monotagliente, di silice rossa,
dove non riscontravasi traccia alcuna di lavoro ».

a I seguenti frammenti di vasi ritraggono i tipi
principali delle forme. Sono i soli che in quella massa
confusa di terra si potessero raccogliere intatti: »

« a) Orlo di grande vaso semi-ovoidale, elevato
quasi verticalmente su di un rialzo che a guisa di
bastoncello girava attorno al vaso. Conserva su questo
bastoncello una doppia prominenza orizzontale, a guisa
di astragalo, la quale doveva servire per ansa. La
estremità dell'orlo è interamente appianata e allo
esterno sporgente e arrotondata ».

« Doveva nell'insieme comporre una forma iden-
tica a quella delineata alla tìg. 1 della tav. H, ma
differiva iu grandezza perchè misurava Cini 20 di dia-
metro (]) ».

(') È l'orlo di un grande doglio con il labbro appena agget-
tante. Non sappiamo se il cordone girava tutto intorno al vaso
perchè ce ne resta solo la itaccia presso una breve sporgenza o
linguetta. Questa è intaccata ma non vi si ravvisa affatto la
forma dell'astragalo.
 
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