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G. CELI
La sua ubicazione bisogna dunque ricercarla nella regione
detta anche oggi Malmorata, cioè dal lato occidentale delle radici
dell’Aventino. « Il Camerario la chiama de marmoratis. Sorgeva
» precisamente nel luogo detto anche le Marmorate, nella strada
» che conduce alla porta S. Paolo. Bull. dell’lst. di C. Arch.,
1872, p. 73 ». Armellini, Chiese, p. 607. Anche la Bolla di
Onorio III parla distintamente di possedimenti dalla parte di
Marmorata. Dopo aver nominato S. Sabina, prosegue : « Domos
» cum griptis et casalinis sul monasterio, ubi dicitur Marmorata ».
Voglio conchiudere questa breve nota con un’osservazione che
non sarà, credo, inutile agli studiosi. Quando si tratta di antichi
testi, come cataloghi, itinerari, indicazioni topografiche presso
scrittori o documenti antichi, bisogna andare assai cauti prima di
crederli interpolati, invertiti, o errati in qualunque maniera. Nel
caso di S. Nicolò de Aqua Salvia ne abbiamo una lezione assai
istruttiva. Non parlava abbastanza chiaro il Catalogo di Torino
sulla ubicazione di questa chiesa? Esso la pone subito dopo la
chiesa di S. Prisca e le altre delPAventino :
M. Ecclesia sanate Marie de Aventino etc.
Monasterium S. Alexii etc.
Ecclesia S. Sabine etc.
Ecclesia S. Prisce etc.
Ecclesia S. Nicolai de Aqua Salvia etc.
Lo stesso ordine presso a poco segue il Catalogo di Niccola
Signorili:
^ S. Marie de Aventino
» Alexii
» Sabine
» Prisce
» Sale
» Nicolai de qua Salvia.
G. CELI
La sua ubicazione bisogna dunque ricercarla nella regione
detta anche oggi Malmorata, cioè dal lato occidentale delle radici
dell’Aventino. « Il Camerario la chiama de marmoratis. Sorgeva
» precisamente nel luogo detto anche le Marmorate, nella strada
» che conduce alla porta S. Paolo. Bull. dell’lst. di C. Arch.,
1872, p. 73 ». Armellini, Chiese, p. 607. Anche la Bolla di
Onorio III parla distintamente di possedimenti dalla parte di
Marmorata. Dopo aver nominato S. Sabina, prosegue : « Domos
» cum griptis et casalinis sul monasterio, ubi dicitur Marmorata ».
Voglio conchiudere questa breve nota con un’osservazione che
non sarà, credo, inutile agli studiosi. Quando si tratta di antichi
testi, come cataloghi, itinerari, indicazioni topografiche presso
scrittori o documenti antichi, bisogna andare assai cauti prima di
crederli interpolati, invertiti, o errati in qualunque maniera. Nel
caso di S. Nicolò de Aqua Salvia ne abbiamo una lezione assai
istruttiva. Non parlava abbastanza chiaro il Catalogo di Torino
sulla ubicazione di questa chiesa? Esso la pone subito dopo la
chiesa di S. Prisca e le altre delPAventino :
M. Ecclesia sanate Marie de Aventino etc.
Monasterium S. Alexii etc.
Ecclesia S. Sabine etc.
Ecclesia S. Prisce etc.
Ecclesia S. Nicolai de Aqua Salvia etc.
Lo stesso ordine presso a poco segue il Catalogo di Niccola
Signorili:
^ S. Marie de Aventino
» Alexii
» Sabine
» Prisce
» Sale
» Nicolai de qua Salvia.