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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Muñoz, Antonio: Codex Purpureus Sinopensis (Paris, Suppl. Gr. 1286)
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0230
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A. MUNOZ

della moltiplicazione, identica al Sinopetano, figurata in un movi-
mento orientale, con la sola variante del Cristo che sta seduto.
Nella seconda metà del IY secolo abbiamo a Roma in s. Callisto
una simile rappresentazione, in cui Cristo però sta in piedi come
nel Sinopense h II musaico di s. Apollinare a Ravenna 1 2 pre-
senta poi giustamente lo stesso tipo; e così dicasi della cattedra
di Massimiano 3. In quest’ultimo monumento troviamo poi per
la prima volta anche la seconda parte della storia, quella cioè
del popolo che mangia, rappresentata nella tavoletta successiva 4
in cui si vedono due uomini e una donna, seduti a mensa, nella
quale stanno tre pani e un pesce ; essi si volgono indietro verso
due apostoli che portano dentro canestri pani e pesci ; una donna
in piedi protende le mani, un uomo fa un gesto di sorpresa,
mentre un altro apostolo distribuisce il pane ai seduti.

L’arte primitiva cristiana coglie di tutta la storia il mo-
mento principale del miracolo, l’arte bizantina invece rappre-
senta anche il momento successivo del popolo che si ciba. Nel
Gregorio Nazanzieno (Parigi, n. 510) ai lati del gruppo centrale
di Cristo e dei due apostoli, stanno due gruppi di popolo, al
disopra sei canestri per lato. Nel salterio barberiniano (gr. 372)
al salmo XXXIII Cristo benedice i pani che un apostolo tiene;
il popolo siede a terra e un altro apostolo distribuisce il pane;
nei vangelii greci illustrati abbiamo pure la stessa rappresen-
tazione. In un affresco dell’Vili secolo, recentemente venuto
in luce nell’oratorio sotterraneo di Santa Maria in Via Lata
a Roma 5, si vede Cristo che poggia la sinistra sui pesci tenuti
sulle mani coperte da un apostolo ; a terra ci sono sei canestri
la parte a sinistra in cui c’era l’apostolo coi pani è distrutta.

1 Wilpert, Le pitture delle catacombe, tav. 237, 1.

2 Corrado Ricci, Ravenna, Bergamo, 1905, 5a ediz., fig. 60.

3 Garrucci, Storia, tav. 419, 1.

4 Garrucci, tav. 419. 2.

5 A. Mufioz, Pitture medioevali romane, « L’Arte », 1905, p. 60.
 
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